Mondo, la lunga estate di Dunfee

14 Dicembre 2015

Marcia-record per Canada e Sud Africa al caldo di Melbourne. La maratona "tenta" Rupp. La nobiltà metrica del giavellotto si estende allo Sri Lanka.

di Marco Buccellato

La trasferta australiana dei giorni scorsi ha portato ancora fortuna al marciatore canadese Evan Dunfee, uno specialista che può vantare l'esordio sui 50 km direttamente nel proscenio del campionato del mondo, a Mosca 2013. In Russia ottenne un piazzamento migliorabile (trentaseiesimo), tuttavia il primo assaggio da cinquantista si chiuse appena sotto le quattr'ore. Lo scorso anno Dunfee emigrò a Melbourne per giocarsi la seconda uscita nell'ambito dei campionati australiani. Migliorò il crono moscovita di un minuto, piazzandosi secondo dietro il marciatore locale Erickson. Su sei partenti conclusero la prova in tre: ci furono anche vittime illustri come il plurimedagliato Tallent. Ieri Dunfee ha replicato la trasferta in Australia, stavolta vincendo da ospite la prova (ancora campionati nazionali e ancora a Melbourne) con il record canadese di 3:45:35, primato dell'area nord-americana. Il record del continente è detenuto dal guatemalteco Barrondo con 3:41:09.

Dietro Dunfee, altro titolo nazionale per Erickson in 3:54:10. Un altro ospite, il sudafricano Marc Mundell, ha centrato terzo posto e record africano in 3:54:12. Sette a gareggiare, con altri due australiani e altri due canadesi. Cinque primati personali. Due record di area. Bella chiusura per una stagione che il Canada ha già festeggiato in estate col bronzo iridato di Ben Thorpe sui 20 km. Il dinoccolato Dunfee ha mostrato grandi progressi piazzandosi dodicesimo a Pechino, sia sui 20 che sui 50 km. Il titolo femminile dei 20 km, dove le "aussie" andavano fortissime alcuni lustri fa con la Saxby prima e la Saville poi, è andato a Megan Lamble in 1:30:45. C'è scappato anche il record della Nuova Zelanda firmato in 1:32:50 da Alana Barber.

Honolulu ai kenyani

Ancora capace di esprimersi a buoni livelli dopo una lunga stagione, la kenyana Joyce Chepkirui ha vinto per il secondo anno consecutivo la 43ª Honolulu Marathon in 2:28:34 davanti alle connazionali Lucy Karimi (2:28:55) e Isabella Ochichi (2:29:44, nuovamente terza). La Chepkirui in autunno aveva vinto la maratona di Amsterdam in 2:24:11, dopo il decimo posto conseguito in primavera a Boston.

Ha vinto anche il titolo nazionale dei 10000, dopo che nel 2014 si era laureata sia campionessa africana che campionessa del Commonwealth sulla stessa distanza. Niente bis al maschile per Wilson Chebet, preceduto di tre secondi da Felix Kiprotich, co-favorito dopo il 2:06:59 ottenuto a Seul in marzo. 2:11:43 per Kiprotich, 2:11:46 per Chebet. Ha gareggiato ancora l'eterno Kenneth Mburu Mungara, primo a Milano quest'anno in 2:08:44 e primo anche in Australia in estate in 2:08:42. Stavolta un onorevole quinto posto in 2:18:36.

Il dilemma di Rupp

Galen Rupp ha vinto la mezza maratona di Portland, dove è di casa, in 1:01:20, garantendosi il diritto (minimo stabilito in 1:05:00) di disputare i Trials nazionali di maratona del prossimo 13 fennraio a Los Angeles, validi per la composizione del team USA per i Giochi Olimpici di Rio. L'argento olimpico dei 10000 metri a Londra aveva già disputato una mezza maratona quattro anni fa, a New York, coprendo la distanza all'esordio in 1:00:30. Il risultato di ieri per ora non cambia i programmi di Rupp, che a caldo ha dichiarato di essere ancora indeciso se cimentarsi o meno nei Trials californiani di maratona in prospettiva Olimpiadi. La selezione su pista, cui Rupp potrebbe partecipare optando per una partecipazione olimpica a 5000 e 10000, avverrà nella prima decade di luglio all'Hayward Field di Eugene, tempio del mezzofondo. Non è esclusa, al momento, nemmeno l'attività indoor, considerando che la rassegna iridata avrà luogo proprio a Portland. Ventaglio aperto, dunque, e scelte rimandate alle prossime settimane.

Indoor USA e Europa

Nella seconda tornata di meeting USA segnaliamo il 6.61 sui 60 dello sprinter Ronnie Baker ma soprattutto il 20,46 dell'egiziano 20enne Mostafa Ahmed Hassan nel getto del peso in un meeting in Colorado. Ahmed ha disputato il mondiali, eliminato in qualificazione, ma lo scorso anno è stato finalista ai mondiali junior di Eugene. In apertura di stagione, al Cairo, si era portato a 20,57. In chiusura della stagione estiva ha conquistato la medaglia d'argento ai Giochi africani.

Sul fronte dell'attività in Europa, subito alto il russo Veryovkin, che ha superato i 2,29 a Kineshma, sulla rive del Volga, migliorandosi di quattro centimetri.

Giavellotto senza confini

Dopo l'oro olimpico andato a un lanciatore di Trinidad e l'oro mondiale di Pechino conquistato dallo spettacolare kenyano Yego (con l'argento a un egiziano), la specialità più rivoluzionaria delle ultime stagioni, in termini di gerarchie geografiche, lancia ora il cingalese 24enne R.M. Sumedha Ranasinghe. L'atleta, che vanta la partecipazione alle Universiadi di quest'anno (ventesimo), si è superato di sei metri e mezzo progredendo fino a 83,04, terza misura del continente asiatico nel 2015 dietro l'84,66 del giapponese Arai e l'84,24 dell'uzbeko Shokirjanov, e ampiamente record nazionale.

Eaton verso Portland

Ashton Eaton copre da solo metà delle news internazionali: il campione olimpico e mondiale e primatista di decathlon conferma di voler disputare in marzo il mondiale indoor di Portland, dove è nato, guida l'elenco degli atleti-top impegnati nella 109ª edizione dei Millrose Games (gareggerà sui 60 ostacoli e nel salto in lungo), e lascia aperto uno spiraglio sull'eventuale partecipazione iridata a Londra 2017 dopo l'Olimpiade di Rio. A giochi fatti, anzi a "Giochi", Eaton deciderà se chiudere la carriera da decatleta o estenderla per un'altra stagione. Intanto, focalizzerà i programmi tecnici per migliorare nel salto in alto, dove vanta 2,11.

Atleti dell'anno

Grandi sorrisi a Nairobi per il riconoscimento andato a due campioni del mondo, Julius Yego e Vivian Cheruiyot. Premi speciali per Nicholas Bett, oro mondiale dei 400 ostacoli. Per la federazione di Spagna gli atleti del 2015 sono il campione del mondo dei 20 km di marcia Miguel Angel Lopez e Ruth Beitia. Capitolo Schippers: alla straordinaria campionessa del mondo dei 200 metri sarà dedicato un ponte nella città natale di Utrecht. Il progetto è stato approvato e i lavori inizieranno a breve. Si prevede che sarà completato entro la fine del 2016. 

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