Mondo, lanci in prima fila
01 Settembre 2014di Marco Buccellato
Lanci, momento magico
Non fosse bastato il primato mondiale di Anita Wlodarczyk a mettere un sigillo sul fine settimana appena passato agli archivi, il settore lanci ha offerto altri spunti a fine agosto, con la Germania in pole position. Nel meeting di Thum, in Sassonia, il giavellottista Thomas Röhler, reduce dall'87,63 di poche ore prima a Zurigo, ha migliorato il primato della pedana lanciando a 83,98 sullo statunitense Furey (81,83). A soli 7 cm dal record del meeting invece David Storl, che ha vinto la gara di peso con 21,42 (anche lui impegnato a Zurigo la sera precedente). Dominio tedesco completato dalle vittorie di Wierig nel disco (64,47), di Christina Schwanitz nel peso donne (20,08), per la terza volta nella stagione outdoor oltre i 20 metri, dalla Stahl nel giavellotto (62,08), e dalla discobola Rüh (60,37).
Berlino la vecchia
Grande Storl anche 48 ore dopo a Berlino (21,41). Il tedesco campione europeo concluderà la stagione per poi sottoporsi a un piccolo intervento al ginocchio, un malanno che in varie fasi della stagione ne ha condizionato, parzialmente, il rendimento, soprattutto la dinamica dell'azione in pedana. Nel meeting ISTAF, nato nel 1937 nell'anno post-olimpico, a parte il record mondiale nel martello femminile, grandi esibizioni anche dal disco, con Harting e Wierig vicini ai rispettivi record stagionali (68,21 e 66,13), un altro bel duello Schwanitz-Kolodko (19,53 contro 19,43), e alcune egregie cose dalla pista. Su tutto, gli 800, in cui l'etiope Aman è tornato a vincere in 1:43.52 contro il campione olimpico dei 1500 metri di Londra Taoufik Makhloufi (1:43.53) e coi polacchi Kszczot e Lewandowski a ridosso immediato dell'1:44.
Décanation, primato USA nel disco
La manifestazione di Angers si è conclusa con la vittoria di stretta misura della selezione statunitense (114 punti) sui francesi (112) e sui russi (108). A dar lustro alla presenza USA il clamoroso 69,17 della discobola 35enne Gia Lewis-Smallwood, che ha sugellato in Francia la miglior stagione della carriera sul piano delle misure. Già due volte oltre i 67 metri negli ultimi 50 giorni, la statunitense ha migliorato il record degli Stati Uniti, detenuto dall'olimpionica di Pechino Stephanie Trafton-Brown con 67,74.
Tra gli altri risultati, la vittoria della campionessa europea di salto in lungo Eloyse Lesueur con 6,79, il 5,90 di Lavillenie nell'asta (con errori a 6 metri), l'11,09 di Miryam Soumaré nei 100, il 13.08 di Pascal Martinot-Lagarde (rivincita sul russo Shubenkov, secondo con 13,39, ma vincitore agli Europei) e il 50.62 di Francena McCorory nei 400. Dal peso donne, il miglior lancio di stagione della russa Kolodko (19.52). L'aria favorevole ai lanci si estende anche in Ungheria, dove il campione d'Europa di lancio del martello Krisztian Pars ha lanciato a 80,61 della finale della Super League magiara a Debrecen.
Svezia vs Finlandia
Stavolta il tradizionale confronto di fine stagione (sede: Helsinki) si è deciso all'ultima gara, per l'assegnazione della vittoria femminile, in favore della selezione svedese, che ha battuto quella finlandese per la miseria di due punti. L'apporto decisivo l'ha portato la campionessa d'Europa dei 5000 Meraf Bahta, che ha vinto i 1500 in 4:10.67 sulla bravissima siepista finnica Sandra Eriksson, capace di vendere cara la pelle migliorandosi di 4 secondi e 7 decimi fino a 4:11.05. Davanti a un pubblico competente di 52.000 spettatori complessivi per sabato e domenica), anche le gare maschili sono andate ai padroni di casa con un distacco più netto di 23 punti. I migliori risultati sono arrivati col record nazionale finlandese nell'asta donne, 4,52 della Nikkanen, il 6,68 della regolarissima Jarder nel lungo, mentre nel giavellotto maschile il campione europeo Antti Ruuskanen (84,26) ha battuto ancora Tero Pitkämäki (83,24). Prima dell'inizio delle gare di domenica, è stata consegnata a Olli-Pekka Karjalainen, martellista finlandese ormai ritirato, la medaglia d'oro degli Europei di Göteborg (in pedana vinse il bielorusso Tikhon, al quale è stato revocato il titolo).
Americhe e Asia
Martellate anche in Sud America: il brasiliano Wagner Domingos ha centrato l'ennesimo record nazionale della stagione con 75,21 a São Bernardo. In Messico, nei campionati nazionali di Xalapa (quasi 1500 metri di altitudine) doppietta del velocista Herrera (10.21 e 20.38). In Colombia, 10.15 dello sprinter Isidro Montoya a Cali. USA: vicino Washington, sulle rive del fiume Potomac, il triplista haitiano Samyr Laine ha raggiunto la miglior misura della stagione con 17,27. In Cina, i campionati universitari a Pechino: ottimo il lungo uomini, con Zhang Yu a 8,14 e Huang Changzhou a 8,12, e doppietta della marciatrice 19enne Duan Dandan, che ha vinto i 5000 in 21:42.62 (miglior tempo mondiale under 20 della stagione) e i 10000 in 45:33.26.
La ragazza è rientrata alle competizioni per l'occasione: mancava dal successo nella gara di Coppa del Mondo di Taicang sui 10 km (43:05).
Strada, tocca a Tirunesh Dibaba
La Hokkaido Marathon di Sapporo apre il panorama delle corse su strada, che come abbiamo illustrato la scorsa settimana, si avvia a una grande seconda parte di stagione con le grandi maratone autunnali e un calendario fittissimo di mezze maratone e corse su varie distanze. In Giappone il miglior risultato è arrivato dalla 42 km femminile, vinta da Azusa Nojiri in 2:30:26, mentre nella corsa maschile è bastato un modesto 2:15:24 per assicurare la vittoria a Shigeki Tsuji, a poco medo di due minuti dal personale. Sempre dall'Oriente, il kenyano Jamin Ekai Ngaukon ha vinto ieri in 2:15:25 la maratona cinese di Qinhuangdao (oltre 17.000 partenti, fonte Globaltimes).
Poteva mancare Yuki Kawauchi? All'ottava maratona del 2014, il giapponese ha migliorato il record della Perth Marathon in 2:12:55. Tra un mese sarà al via della 42 km dei Giochi asiatici. Infine, due mezze maratone in Polonia: a Szczecin 1:01:16 del kenyano Joel Mwangi su James Emuria (1:01:18), e 1:12:09 di Agnes Chebet. A Varsavia, 1:03:5 di John Tanui e 1:13:10 di Iwona Lewandowska. Sabato prossimo il primo grande appuntamento su strada di fine estate, la Great North Run da Newcastle a South Shields. In gara, Tirunesh Dibaba, vincitrice due anni fa al debutto sulla distanza (in 1:07:35), e terza l'anno scorso (in 1:06:56). Al via anche Edna Kiplagat. Presente, da spettatore, Haile Gebrselassie, in procinto di rientrare alle corse tra un mese.
Lutto
In Croazia lutto nell'atletica per la scomparsa, a 76 anni, di Ivan Ivancic, guru dei lanci nell'area dell'ex-Jugoslavia. Da atleta vinse l'oro nel getto del peso ai Giochi del Mediterraneo di Algeri e fu bronzo quattro anni dopo a Spalato. Vinse anche due medaglie di bronzo ai Campionari Europei indoor agli inizi degli anni '80. Nel 1983, fu finalista mondiale a Helsinki (dodicesimo). Il suo personale era do 20,77. Da tecnico, è stato lo scopritore di eccezionali talenti di cui è diventato coach, come Sandra Perkovic, Ivana Brkljacic, e alcuni atleti capaci di vincere le massime competizioni giovanili come Edis Elkasevic e Marin Premeru.
Previews, Vlasic di ritorno
Stasera a Zagabria l'IAAF World Challenge torna con l'edizione numero 64 del Memorial Boris Hanžekovic: rientra in pedana per l'ultimo meeting della stagione Blanka Vlasic, alle prese con la collega di specialità Ana Simic. L'altra stella croata, Sandra Perkovic, sarà in pedana per la gara di lancio del disco. Iscritti anche Spanovic, Klishina e Reese nel lungo, Pitkämäki contro Röhler nel giavellotto, Bailey-Cole vs Powell nei 100, Ortega-Shubenkov-Merritt nei 110 ostacoli.
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