Mondo: maratona, ora è un altro passo

11 Novembre 2018

Ruth Chepngetich vince a Istanbul in un eccezionale 2h18:35. E' solo l'ultimo atto di un anno-record per la più classica delle distanze su strada. Mai tante donne sotto le 2h20.

di Marco Buccellato

Un autentico boom. L'anno che volge al termine è stato per la maratona il momento dell'upgrading, della rivoluzione e del cambio di passo. Con il pazzesco successo odierno della keniana Ruth Chepngetich nella maratona dei due continenti a Istanbul in 2h18:35, il tabellino all-time riporta ben 5 delle migliori 11 prestazioni di sempre che sono state ottenute nel 2018 e soprattutto l'inedito elenco di ben 11 donne capaci di esprimersi sotto le 2h20 nell'arco di 12 mesi, ancora da completare. Al maschile, la nuova era delle 42km è stata firmata dal record mondiale di Eliud Kipchoge, ora ratificato dalla IAAF, in un alieno 2h01:39 che è solo il picco di un movimento che ha visto ben 21 maratoneti scendere sotto le 2h06 in un solo anno. E non è finita. Fukuoka, in dicembre, potrà ancora una volta dire la sua.

CHEPNGETICH 2h18:35, BIS E RECORD - La keniana aveva già vinto l'anno scorso a Istanbul, all'esordio sulla distanza, in 2h22:36, epilogo di una stagione dettata da continui progressi nelle mezze maratone, compresa la Stramilano. Stavolta, forte di passaggi-monstre (48:15 al 15° chilometro e 1h08:22 a metà gara), ha abbassato lo stagionale di 2h22:59 (seconda a Parigi quest'anno) fino a un 2h18:35 che ne fa la 7ª performer di sempre, la 10ª a scendere sotto le 2h19 e la 30ª sotto le 2h20, al netto delle altre atlete scese sotto il limite e poi squalificate e delle prestazioni ottenute su percorsi non certificati.

IN CORNICE - Non poteva esserci fotografia più suggestiva della 40ª Istanbul Marathon, una corsa che parte dal territorio asiatico dell'Anatolia, attraversa il Bosforo sul Ponte dei Caduti del 15 luglio e trova il suo epilogo all'Hippodrome situato nell'European side della sesta città più popolosa del pianeta. Staccatissima dalla Chepngetich, ma comunque capace di un ottimo 2h25:04, l'altra keniana Margaret Agai. Il mostruoso crono della Chepngetich ha messo in penombra i risultati maschili, dove Felix Kimutai ha vinto in 2h09:57. Da notare il terzo posto del francese ex-keniano Abraham Kiprotich in 2h10:55, nona prestazione europea dell'anno.

ANCHE LA MASAI DA RECORD - Con le dovute comparazioni, fa notizia anche l'esordio in maratona dell'altra keniana Magdalene Masai, che ha debuttato nella fredda 42km cinese di Hefei vincendo con il nuovo record della corsa in 2h28:20, davanti all'altra keniana Racheal Mutgaa (2h28:37) e all'etiope Aberash Fayesa (2h29:03). Niente record ma primato personale del vincitore uomini, Leonard Langat, un atleta che vanta un terzo posto a Roma quando esordì sulla distanza nel 2014. Da notare che Langat aveva corso la Frankfurt Marathon solo due settimane fa, giungendo tredicesimo.

ATENE, CORSA E PREMI - Altra 42km suggestiva sul percorso classico dalla città di Maratona ad Atene, giunta alla 36ª edizione, mai premiata da timing di rilievo ma con un bilancio-record di iscritti, ben 18.750 in rappresentanza di 105 paesi.

Ha vinto il keniano Brimin Kipkorir Misoi in 2h10:56 sulla coppia etiope Tiruneh Workneh Tesfa (2h12:52) e Azmeraw Mengistu (2h13:20). Keniana anche la prima delle donne, Shelmith Muriuki in 2h36:46. Come da tradizione, la corsa è stata anticipata dalla bella cerimonia che festeggia i migliori maratoneti dell'anno, gli AIMS Awards (Association of International Marathons and Distance Races). Scontati i vincitori, Eliud Kipchoge (poker consecutivo) e Gladys Cherono.

BEIRUT - Niente vittoria per il rientrante Wesley Korir, assente da un anno e mezzo. Il keniano, già vincitore a Boston, ha chiuso settimo nella maratona di Beirut in 2h14:17, lontanissimo dal vincitore in 2h10:41, il marocchino Mohamed Reda El Aaraby. Più interessante la corsa donne vinta dalla etiope Madina Deme Armino (già prima a Treviso) in 2h29:30 davanti alla debuttante eritrea e osservata speciale Nazret Weldu, seconda in 2h29:48.

DIECIMILA, WL IN EXTREMIS - Non è mai troppo tardi per la migliore prestazione mondiale dell’anno nei 10.000 metri su pista. A novembre ormai inoltrato il keniano Stanley Mburu Waithaka, argento mondiale under 20 dei 5000 in questa stagione, con 27:13.01 a Yokohama ritocca il crono di 27:14:70 ottenuto tre settimane fa nella stessa città giapponese dal connazionale Richard Yator.

RESUME - Breve flashback delle corse nel passato weekend, oscurate dalla forza mediatica della New York Marathon. Record a Nizza con l'etiope Abrha Milaw capace di esprimersi in 2h07:25 e successo donne della etiope Nurit Shimels in 2h31:53. La 42km di Porto è stata vinta in 2h09:06 dall'ugandese Robert Chemonges e dalla etiope Abeba Tekulu in 2h30:13. Dalle maratone asiatiche di sette giorni fa, successi della etiope Hirut Tibebu a Hangzhou (Cina) con il record della corsa portato a 2h25:10 e del connazionale Asefa Mengistu a Seul in 2h08:11 con sette atleti entro le 2h09:30 e podio definito con gli altri etiopi Tariku Kisfu (2h08:19) e Abdela Godana (2h08:32).

CROSS IAAF, VIA CON ATAPUERCA - Start della stagione IAAF del cross oggi a Burgos (Spagna) con il Cross de Atapuerca. La prima coppia vincitrice della stagione autunnale porta i nomi dell'ugandese e già notissimo 18enne Jacob Kiplimo (Atl. Casone Noceto), re dell'ultima Cinque Mulini, e dell'etiope Senbere Teferi. Il cross di Burgos era zeppo di talenti e big del cross e della pista, nonché di atleti già autori di prestazioni-super nelle corse su strada. Kiplimo ha preceduto l'eritreo Kifle e gli etiopi Zakayo e Hadis in 2 secondi. Andy Vernon, britannico e primo europeo, ha chiuso dodicesimo. Tra gli altri battuti, i notissimi Edris, Toroitich e Aweke. La Teferi ha sconfitto in volata le keniane Margaret Chelimo, Tanui, Kite e Cherono, e le altre big internazionali Oljira e Bahta, svedese prima europea al traguardo.

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