Mondo: quando i primatisti sono under 23
30 Giugno 2020di Marco Buccellato
Il recente record europeo under 23 del discobolo sloveno Kristjan Ceh (un gigante alto più di due metri) con 68,75 a Maribor, oltre a migliorare l'annoso limite di categoria del tedesco democratico Wolfgang Schmidt (68,60 risalente al 1976), ha la doppia valenza di miglior prestazione del mondo al di sotto dei 23 anni. Non esiste ufficialità riguardo i primati U23 mondiali, ma statisticamente la raccolta di questi dati assume un carattere tecnico e storico rilevante. Approfittiamo così di questo exploit per una panoramica sulle migliori prestazioni mondiali U23, e del loro impatto sui record mondiali attuali: una fotografia del momento, destinata a mutare nel corso degli anni.
RECORD COINCIDENTI - Sono attualmente quattro i primati mondiali, riferibili solo alle specialità olimpiche, che corrispondono anche alla miglior prestazione mondiale under 23. Tre maschili, dell'etiope Kenenisa Bekele sui 5000 metri (12:37.35), del qatarino ex-keniano Saif Saaeed Shaheen sui 3000 siepi (7:53.63), dello svedese formato tecnicamente negli Stati Uniti Armand Duplantis nell'asta (6,17 indoor, appena ratificato, e il successivo 6,18 ancora in corso di omologazione), e uno femminile, quello della bulgara Stefka Kostadinova nell'alto (2,09).
STESSA FIRMA - L'elenco si allunga se consideriamo uno stesso atleta, con prestazioni diverse, capace di accreditarsi prima della miglior prestazione U23 e successivamente del record del mondo. Nella lista, naturalmente aggiornata a oggi, entrano altre sette specialità uomini e due donne. Le doppie firme maschili sono di Usain Bolt sui 100 metri, di David Rudisha sugli 800, ancora di Kenenisa Bekele, stavolta sui 10.000 metri, di Javier Sotomayor nell'alto, di Randy Barnes nel peso e nelle due staffette, 4x100 e 4x400. Nel primo caso Giamaica (seppur la miglior prestazione mondiale U23 è stata eguagliata dopo ben 40 anni da un quartetto USA), nel secondo caso Stati Uniti. L'uno-due femminile è della pesista russa Natalya Lisovskaya e della staffetta veloce degli Stati Uniti, pur se va precisato che il world best U23 di un quartetto della Louisiana, nel 2018, andò a eguagliare quello della DDR, ottenuto a Torino nel 1979.
NOTE SUI PRIMATI - Alcuni record mondiali, poi migliorati, sono stati stabiliti da atleti di categoria U23.
Sempre rifacendoci alla doppia tabella attuale, sono il 9.69 di Usain Bolt ai Giochi di Pechino, tutt'ora world best U23, l'1:41.01 di David Rudisha allo stadio Guidobaldi di Rieti. Ancora, il 12.87 di Dayron Robles sui 110 ostacoli, il 2,44 di Sotomayor, l'8,90 nel futuro di Bob Beamon ai Giochi messicani, il 2:56.16 del quartetto statunitense sempre in Messico, formato tutto da atleti sotto i 23 anni. Sono stati record del mondo femminili, oltre che migliori prestazioni mondiali U23, il tris di 21.71 sui 200 metri di Marita Koch e Heike Drechsler (due volte), il 3:50.46 della cinese Qu Yunxia sui 1500 metri, il 29:31.78 dell'altra cinese Wang Yunxia sui 10.000 metri, l'8:52.78 di Ruth Jebet sui 3000 siepi, ancora la Drechsler nel lungo con il 7,45 del 1986, il 77,06 della martellista Tatyana Lysenko, il 71,54 della giavellottista cubana Osleydis Menendez e, nella marcia, 1h25:02 della russa Lashmanova ai Giochi del 2012.
ULTIMI RISULTATI - Due gare in rapida successione per il campione del mondo 2017 di disco Andrius Gudzius. Il lituano ha esordito con 65,91 e pochi giorni dopo si è migliorato a 67,08. Henrik Ingebrigtsen è l'autore della miglior prestazione stagionale sui 5000 metri: il norvegese ha chiuso la distanza in 13:19.65 a Oslo. Ancora Norvegia: exploit del 18enne decatleta Markus Rooth, che sempre a Oslo ha realizzato la seconda performance di sempre nel decathlon U20 con 8238 punti. Un altro record nazionale, in sole due gare da portoghese, per la pesista originaria del Camerun, Auriole Dongmo. Stavolta il 19,27 firmato a Leiria è anche il miglior lancio dell'anno a livello mondiale. Altrove nel mondo, 12.73 della bielorussa campionessa europea dei 100hs Elvira Herman a Minsk, 8,15 nel lungo dello svizzero oro continentale U20 di decathlon Simon Ehammer. Sempre dal vivace momento elvetico, 20.45 dello sprinter Silvan Wicki e 22.88 ventoso di Ajla Del Ponte a Berna. Infine, per chiudere come abbiamo iniziato la panoramica, ancora lo sloveno Ceh, che in Austria ha confermato il nuovo elevato standard tecnico vincendo largamente la sfida con l'austriaco Weisshaidinger, 67,19 contro 64,27.
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