Mondo: salti e lanci in primo piano
15 Giugno 2020di Marco Buccellato
Senza l'abituale grande impatto di fine primavera, l'estero propone alcuni risultati di rilievo da archiviare, in vista di un ritorno alla normalità non troppo lontano. La maggior parte delle prestazioni sono da annoverare al Nord Europa, con qualche eccezione balcanica. Ecco i principali: iniziamo da un record nazionale di spessore, quello ottenuto dal lunghista finlandese Kristian Pulli, che a Espoo, lo stesso giorno dello svolgimento degli Impossible Games di Oslo, ha portato il limite a 8,27, cinque centimetri più in là del duplice record firmato dal bronzo iridato 2005 Tommi Evilä nel 2008 e nel 2010. Per Pulli il miglior exploit della carriera, dopo il primo acuto con la medaglia di bronzo nel salto triplo agli Europei U20 di Rieti nel 2013.
OSTACOLI, HERMAN IN FORMA - Prima uscita all'aperto, anche se non ufficiale e nel contesto di un test in allenamento, per la campionessa d'Europa 2018 dei 100 metri ostacoli Elvira Herman. A Minsk, la bielorussa ha corso due volte la distanza con prestazioni sovrapponibili in considerazione dell'aiuto del vento: prima 12.70 con vento quasi al limite (1,9 m/s), poi 12.66 con vento oltre la norma (2,6).
CEH INSISTE - A pochi giorni dal record nazionale sloveno di 66,29, il discobolo Kristjan Ceh conferma l'ottimo momento con il 65,58 di 48 ore fa a Slovenska Bistrica. Altra atleta U23 in evidenza, l'altista Lia Apostolovski, che ha portato il limite nazionale di categoria a 1,92 superando la numero uno slovena Cernjul (1,89). Altre interessanti uscite dai lanci: In Svezia ieri a Södertälje 20,55 del pesista Wictor Petersson (dopo il 20,94 negli Impossible Games) e 82,96 del giavellottista Amb, al momento quarta prestazione mondiale stagionale e seconda europea. Da notare il persistere dei problemi tecnici del campione del mondo di lancio del disco Daniel Stahl. Dopo i numerosi nulli di Oslo, nessun lancio valido a Södertälje.
Anche qui un primato nazionale U23, quello della discobola Vanessa Kamga con 60,01, e il buon 61,24 della giavellottista islandese Hjalmsdottir.
WEISSHAIDINGER SEMPRE LONTANO - Ancora una prestazione di valore per l'austriaco, bronzo mondiale di lancio del disco a Doha, Lukas Weisshaidinger. Di nuovo sulla pedana di Schwechat, un 66,70 che, pur distando due metri dall'eccellente 68,63 di venti giorni fa, ne fa lo specialista più in forma del momento. Il plurimedagliato pesista tedesco David Storl è tornato a superare i 20 metri dopo l'infortunio alla schiena che ne ha condizionato il rendimento nella passata stagione. Per lui, 20,24 sabato a Neustadt. Meglio il croato vincitore del World Indoor Tour 2020 e campione europeo U23 a Tallinn nel 2015, Filip Mihaljevic, tornato in pedana sempre sabato a Spalato, dove con 20,61 ha ottenuto la prestazione meno brillante di un 2020 iniziato con grandi risultati: serie clamorosa indoor con 21,52-21,42-21,74-21,84, e debutto outdoor prima del blocco dell'attività con 21,69. In crescita invece il discobolo svedese ma ora naturalizzato statunitense Niklas Arrhenius: 63,91 nella sua abituale sede di Orem (Utah).
150 FESTIVAL - Tante le escursioni su questa inusuale distanza, da diverse settimane. Il miglior risultato è dello svizzero Silvan Wicki (personali di 10.17 e 20.60), che sabato a Langenthal ha corso il primo 150 metri dopo quattro anni chiudendo con il crono più veloce dell'anno di 15.05 con vento appena entro i limiti. Numeri alla mano, il 150 più veloce del 2020 era accreditato al primatista sudafricano dei 100 metri, con 9.89, Akani Simbine (15.08). Largamente superata la miglior prestazione dell'anno scorso, un 15.34 del canadese Jerome Blake, quando la distanza, con attività classica in calendario, fu corsa molto meno frequentemente.
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