Mondo: strada e pista nel segno del Kenya
28 Settembre 2015Berlino, Hengshui, Varsavia, Utrecht: successi kenyani su strada. In pista vince Paul Tanui, doppia medaglia di bronzo mondiale
di Marco Buccellato
L'apoteosi di Berlino corona un fine settimana di vittorie kenyane: nella Lake International Marathon di Hengshui, in Cina, il poco più che ventenne Ernest Ngeno ha dominato la 42 km in 2:07:57, sottraendo oltre due minuti al primato personale stabilito a Torino lo novembre, quando fu secondo in 2:10:01. Nell'occasione ha preceduto atleti di rango quali Adhana (2:06:21 di personale) e Kering (vanta 2:07:11). Bis femminile con Agnes Kiprop, prima in 2:25:46. Curiosamente, anche la 36enne connazionale di Ngeno vanta esperienze a Torino: nel 2009 vinse sia la 42 km che la mezza maratona a distanza di cinque mesi. Vanta anche brillanti partecipazioni alla Roma-Ostia ed è specialista di lungo corso. Le prime tracce della sua carriera internazionale risalgono al decimo posto ai mondiali di cross torinesi del 1997 nella categoria junior. In Cina la Kiprop ha avuto la meglio contro l'etiope Marta Lema Megra, seconda in 2:25:59 (record personale). Qualità anche in retroguardia, con personal best per la terza, l'altra etiope Shuko Genemo Wote (2:27:29) e per le cinesi Liu Ruihan (2:28:35) e Hua Shaoqing (2:30:58).
Il Kenya che perde entrambe le maratone dei campionati del mondo, pur schierando detentori e ex-detentori del record mondiale, è lo stesso che domina in larga parte le 42 km internazionali. Anche in Polonia, con lo sconosciuto Ezekiel Kemboi Omullo, quasi omonimo del superasso Ezekiel Kemboi che vince le medaglie d'oro sui 3000 siepi da quattro campionati mondiali consecutivi. L'Omullo che ha vinto ieri a Varsavia in 2:09:19 (largamente record personale) era alla quarta maratona della carriera, di cui si sa effettivamente poco. In assenza di concorrenza valida, i kenyani hanno monopolizzato il podio, con Victor Kipchirchir secondo in 2:10:45 e Johnstone Maiyo terzo in 2:10:58. Festa completata col successo femminile di Ruth Wanjiru in 2:29:39.
Cheroben torna e vince
Abraham Naibei Cheroben fa parlare nuovemente di sé: il kenyano ora 23enne, che l'anon scorso fu il più veloce al mondo nella mezza maratona (58:48), ha vinto ieri la 10 km su strada di Utrecht in 27:35, a cinque secondi dalla miglior prestazione mondiale stagionale del connazionale Sambu. Ha preceduto di ventisette secondi il detentore del record della corsa olandese, Philip Langat Kiprono. Un kenyano ha vinto anche la Route du Vin di Remich-Grevenmacher, classica mezza maratona autunnale, in Lussemburgo: è Paul Kipkemoi Kipkorir, primo in 1:02:04. Dietro di lui i connazionali John Kemboi (1:02:05) e Bethwell Chemweno (1:02:08).
Kipchoge, corsa a handicap
Per il vincitore della maratona di Berlino in 2:04:00, anche un fastidioso problema che ne ha condizionato in parte il rendimento. I plantari delle sue scarpe da corsa si sono staccati causandogli vesciche e un taglio sull'alluce. Il kenyano ha resistito al dolore e non ha mai pensato al ritiro.
C'è da aggiungere che la vincitrice della 42 km femminile Gladys Cherono era appena alla seconda maratona della carriera, dopo l'esordio di Dubai in gennaio, quando perse in un tiratissimo sprint di un solo secondo contro l'etiope Mergia, chiudendo in 2:20:03, terzo miglior tempo della storia per una debuttante sulla distanza. La Cherono, iridata di mezza maratona in carica, è la diciottesima maratoneta a correre sotto le 2:20:00. All'elenco vanno aggiunte prestazioni che rischiano di essere cancellate per doping e quelle ottenute a Boston, che come si sa non sono omologabili e hanno valenza relativa.
Kelfezighi record Master
Ancora protagonista il quasi 40enne Mebrahtom Keflezighi, argento olimpico nel 2004 dietro Stefano Baldini e vincitore della maratona di Boston di un anno fa. Nella Rock 'n' Roll Half-Marathon di San Jose ha migliorato il primato nazionale Master di mezza maratona (1:03:23 di Mbarak Hussein), correndo in 1:03:02 (il primato mondiale è fissato a 1:02:28). La prestazione gli è valsa il secondo posto nella corsa, vinta in volata da Jordan Chipangama, runner zambiano prossimo a acquisire la nazionalità statunitense, in 1:03:00. Di passaggio, "Meb" ha migliorato anche il record Master sui 20 km, transitando in 59:43. Sempre a San Jose, sabato, un'altra celebrità USA medagliata a Atene 2004, Deena Kastor-Drossin, aveva eguagliato il record nazionale Master sui 5 km vincendo la cors in 15:48 (grazie a Alfons Juck, Runners World, Ken Nakamura).
Pista, Tanui 27:37.13
I National Corporate Championships giapponesi si sono disputati a Gifu, e hanno visto al via Paul Kipngetich Tanui, bronzo mondiale sui 10000 metri a Mosca e ai recenti mondiali di Pechino. Il kenyano ha vinto la corsa élite per il suo team in 27:37.13 su James Mwangi (27:43.25) e Bernard Kimani (27:54.30). Buoni risultati anche nella gara femminile, vinta dalla giapponese Ayuko Suzuki, nona ai mondiali sui 5000, in 31:48.18. Tra gli altri risultati spiccano il 49.08 sui 400 hs di Nozawa (in batteria, primo in finale in 49.28) e il 5,70 di Seito Yamamoto nel salto con l'asta.
Previews: ori mondiali in Corea, Kimetto e Kiplagat in Scozia
Domenica prossima inizia il programma di atletica dei Giochi Mondiali Militari, che si svolgeranno in Corea del Sud. Nell'alto femminile è prevista la presenza della campionessa del mondo Mariya Kuchina, mentre Anna Chicherova ha annunciato che diserterà la manifestazione. Iscritto anche il campione del mondo di lancio del disco Piotr Malachowski. Su strada, la maratona di Kosice in Slovacchia, con kenyani e etiopi in prima fila a contendersi le vittorie maschili e femminili (al via anche il campione del mondo dei 50 km di marcia Toth), e la Great Scottish Run (mezza maratona) con Dennis Kimetto, primatista mondiale di maratona, e Edna Kiplagat, due volte campionessa del mondo, vincitrice uscente con 1:07:57.
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