Montagna, km verticale per Aymonod e Belotti

11 Ottobre 2020

Alla Chiavenna-Lagunc (Sondrio) il valdostano si laurea campione italiano e la valtellinese conferma il titolo femminile

Grande spettacolo e un livello tecnico stellare all’edizione 2020 della Chiavenna-Lagunc. La gara a cronometro, valida come Campionato italiano di chilometro verticale, ha rispettato i pronostici della vigilia con il valdostano Henri Aymonod (Sportification) e l’irlandese Sarah McCormack a farla da padroni, mentre Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina) è seconda con lo stesso crono della vincitrice e conferma il titolo tricolore. Il re e la regina della classica in provincia di Sondrio, arrivata alla sua 25esima edizione, hanno dovuto faticare e non poco per strappare il primo posto ai diretti rivali e confermare i successi ottenuti a Casto nel corso dello scorso weekend, dove Aymonod fu primo nel vertical e la McCormack si aggiudicò il trail. L’atmosfera da brivido, lo scenario incantevole delle montagne valtellinesi e il tifo caloroso (seppur con le dovute precauzioni dettate dal Covid-19) hanno fatto da cornice alle fatiche degli oltre 300 atleti impegnati sull’impegnativo percorso da 3,298 km e 1000 metri di dislivello.

UOMINI - Come detto, pronostico rispettato grazie all’ennesimo sigillo stagionale di Henri Aymonod, che quest’anno nel vertical non ha avuto rivali: dopo il Piz Tri di Malonno e il recente successo al Vertical Nasego, l’atleta valdostano mette in cassaforte anche il Lagunc, grazie a un 32:31 che rimane comunque lontano dal 30:27 corso da Bernard Dematteis nel 2013, ma è comunque un tempo di assoluto livello. Il titolo di Aymonod è però in discussione fino all’ultimo, visto che gli atleti alle sue spalle fanno davvero sul serio: staccato di soli due secondi il friulano Tiziano Moia (Gemonatletica, 32:33), autore di una gara eccellente che gli vale il secondo posto a livello italiano. Terzo è il giovane svizzero Roberto De Lorenzi (32:36) che precede il terzo della rassegna nazionale assoluta Alberto Vender (Sa Valchiese, 33:01). Quinto, a un passo dal podio tricolore, taglia il traguardo Andrea Rostan (Atl. Saluzzo) che con 33:02 può “consolarsi” con un crono di tutto rispetto e soprattutto con il titolo italiano under 23. Il giovane piemontese si lascia alle spalle il forte irlandese Zak Hanna (sesto in 33:03) e il padrone di casa Andrea Acquistapace (Amici Madonna della Neve Lagunc, 33:52). Ottavo e nono i due svizzeri Daniele Fontana e Martin Anthamatten (entrambi a 34:06), mentre il bresciano Emanuele Manzi (Us Malonno) completa la top ten con 34:10: è lui il campione italiano master A. Dodicesimo è Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche Leffe, 34:50), sul podio tricolore promesse anche i due gemelli veneti della Recastello Radici Group, Italo Cassol (35:22) e Roberto Cassol (35:52) che sono rispettivamente quattordicesimo e diciassettesimo.

Tra i due un altro “verde” della Recastello, il master A Fabio Ruga, che in 35:50 è sedicesimo assoluto e secondo di categoria dietro a Manzi, ma soprattutto contribuisce insieme ai fratelli Cassol al titolo italiano a squadre del team La Recastello Radici Group. Nelle altre categorie master riescono a imporsi Dario Martocchi (B, Amici Madonna della Neve Lagunc) e Leandro Marcoz (C, Apd Pont-Saint-Martin). Tra gli juniores il successo va ad Alessandro Crippa (Atl. Alta Valtellina, 37:02).

DONNE - Meno presenze in gara, ma livello decisamente alto anche tra le donne. Il duello a distanza di giornata è tra l’irlandese Sarah McCormack e la valtellinese Valentina Belotti: l’epilogo thriller costringerà i giudici a valutare l’apprezzamento dei centesimi per decretare la millimetrica vittoria dell’atleta anglosassone sull’azzurra, che con lo stesso tempo dell’avversaria (39:03) conquista il titolo italiano assoluto e master A. La portacolori dell’Atletica Alta Valtellina stacca di un minuto esatto la compagna di squadra Elisa Sortini (40:03), sul secondo gradino nazionale davanti a Ilaria Bianchi (La Recastello Radici Group, 40:20). A un passo dal podio tricolore si fermano le sorelle Francesca Ghelfi ed Erica Ghelfi, che corrono rispettivamente in 40:22 e 40:23 per la Podistica Valle Varaita. Settima è la ruandese Primitive Niyirora (Gs Orecchiella Garfagnana, 41:34) seguita dalla svizzera Viktoria Kreuzer (41:48”, ottava). Chiudono la top ten Maria Dimitra Theocharis (Us Aldo Moro, 42:28) e la valtellinese Alice Gaggi (La Recastello Radici Group, 42:34). Ottimi piazzamenti sono anche quelli di Marta Binda (Atl. Pidaggia, undicesima in 44:28) e Chiara Fumagalli (I Bocia Verano Brianza, dodicesima in 44:43) che precedono Elisa Compagnoni, incappata in una “giornata no” che la pone tredicesima in 44:46, ma il suo piazzamento è valido per la classifica a squadre, che incorona la sua Atletica Alta Valtellina. Tra le promesse trionfa Cecilia Basso (Gs Orecchiella Garfagnana, 45:09) davanti alle lombarde Irene Mantica (Team Pasturo, 46:01) e Cristina Patti (Amici Madonna della Neve Lagunc, 50:08), gli altri titoli master sono per Giovanna Cavalli (B, Atl. Paratico) e Laila Alquati (C, Atl. Paratico).

Matteo Porro (FIDAL Lombardia)

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