Montagna, stagione al via: “Sempre in crescita”

10 Maggio 2019

Parte il 2019 della corsa sui sentieri, con la prima rassegna nazionale dell’anno. Il responsabile di settore Germanetto: “Un’attività ormai globale”

di Luca Cassai

Nuova stagione e nuove sfide sui sentieri. Nel fine settimana, sabato 11 e domenica 12 maggio, scatta il calendario delle rassegne nazionali con i Campionati italiani di staffette di corsa in montagna a Saluzzo (Cuneo), che torna a ospitare un evento tricolore dopo il successo di pubblico dell’anno scorso nella manifestazione individuale. In contemporanea si svolge la prima prova dell’Eolo FIDAL Mountain and Trail Grand Prix 2019, il circuito dedicato alla corsa in ambiente naturale, con un articolato calendario di 15 prove e 3 trofei di specialità nell’arco di quasi 6 mesi. Appuntamento a Badia Prataglia (Arezzo), domenica 12 maggio, per il Trail Sacred Forests. Ma nello scorso weekend è già iniziata l’attività con una classica del settore, il Trofeo Valli Bergamasche a Leffe. La stagione, in chiave internazionale, propone invece quattro date principali: dai Mondiali di trail a Miranda do Corvo (Portogallo, 8 giugno) agli Europei di corsa in montagna a Zermatt (Svizzera, 7 luglio), per andare avanti con l’International Mountain Running Cup U18 in Italia (24 agosto a Susa) fino ai Mondiali di corsa in montagna, il 15-16 novembre a Villa La Angostura, in Argentina.

MONDIALE INEDITO - “Un calendario insolito, con i Mondiali per la prima volta a metà novembre - spiega il responsabile tecnico di corsa in montagna, trail e ultradistanze Paolo Germanetto - e quindi si dovranno fare delle scelte di programmazione. Se però c’è un gruppo ampio, si tratta di selezionare per l’Argentina gli atleti che si troveranno nella migliore condizione, anche in base ai risultati della prova indicativa del 22 settembre ad Arco. Va sottolineato che nessuno è sicuro di avere un posto, neppure due uomini-simbolo come i gemelli Dematteis, ed è sinonimo di una specialità viva. Al momento, tra i due, Martin è quello che sta meglio rispetto al campione europeo Bernard, ma entrambi cercheranno di essere ancora protagonisti, dopo l’argento iridato a squadre del 2018”.

VERSO GLI EUROPEI - “In giugno ai Mondiali di trail avremo una squadra di valore - prosegue Germanetto - con Francesco Puppi e Alessandro Rambaldini che poi potrebbero ambire ai Mondiali lunghe distanze, simili come tipo di gara e preparazione, insieme a Marco De Gasperi e affiancati da altri tre ottimi atleti. Nella prova femminile il nome di riferimento è ancora Silvia Rampazzo. Chi verrà impegnato in questa manifestazione, difficilmente potrà essere ai successivi Europei, anche perché la prova di selezione del 9 giugno a Gazzaniga si svolgerà all’indomani della rassegna iridata di trail. Speriamo di recuperare infortunati eccellenti, senza però affrettare i tempi, come Xavier Chevrier che ha vinto il titolo nel 2017 ma poi ha perso più di un anno ed è appena rientrato. Al femminile, attendiamo il graduale ritorno dalla maternità di Alice Gaggi e Sara Bottarelli, mentre Valentina Belotti è di nuovo in azione. Intanto un punto fermo è rappresentato da Elisa Sortini, alle sue spalle c’è curiosità per vedere i progressi di Erica Ghelfi e della sorella Francesca. Poi le più giovani, da Alessia Scaini a Gaia Colli, oltre a Lorenza Beccaria. La campionessa europea under 20 Angela Mattevi è proiettata su un’attività che comprende anche la pista, ma potrebbe difendere il suo titolo. Tra gli uomini, in un Europeo di sola salita, uno dei candidati è Hannes Perkmann, mentre speriamo di rivedere presto Cesare Maestri e Alex Baldaccini che di recente hanno avuto qualche fastidio fisico”.

GRAND PRIX E WORLD CUP - Confermato il circuito FIDAL Mountain and Trail Grand Prix, nato nel 2015 e alla terza edizione con il marchio Eolo. Una kermesse che animerà l’intera stagione, dal 12 maggio al 27 ottobre, e che toccherà anche il sud della penisola. Per la prima volta ci sarà una tappa in Puglia, il 2 giugno a Massafra (Taranto). Nell’ultima settimana di luglio, tre gare consecutive in provincia di Vicenza, con il vertical e poi le due rassegne tricolori di trail. Un’iniziativa che anticipa la tendenza dei prossimi anni a livello internazionale. La tappa italiana della World Cup sarà invece il 14 settembre a Sesto, in Alto Adige, nello scenario da cartolina delle Tre Cime di Lavaredo per la Drei Zinnen Alpine Run.

EVOLUZIONE FUTURA - C’è interesse verso il mondo che corre sui sentieri. L’ultimo congresso della European Athletics, nel mese scorso, ha approvato il nuovo nome della rassegna continentale che si chiamerà “Off Road”. Un incrocio tra le due realtà, trail e corsa in montagna, in linea con le modifiche ai Mondiali volute dalla Iaaf che partiranno nel 2021, per una serie di quattro gare nello stesso evento: vertical, trail lungo, trail su distanza di maratona e corsa in montagna classica. “L’orizzonte si allarga, con l’Africa sempre più presente - commenta Paolo Germanetto - e il livello si innalza. Uno stimolo per tutti, ormai bisogna essere atleti polivalenti su ogni terreno per rimanere competitivi. Se guardiamo al nostro movimento, dobbiamo crescere soprattutto nel trail lungo”. Un percorso tracciato anche da una proposta italiana, che prevede di valorizzare il format di salita e discesa nella giornata finale e l’inserimento di una gara under 20. E poi, tra le novità, la possibile apertura a una partecipazione di massa.

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