Montagna tricolore: a Malonno il km verticale
30 Luglio 2021Fine settimana di grande corsa in montagna a Malonno (Brescia), con le due classiche competizioni in Valle Camonica: il PizTriVertical di sabato 31 luglio sarà Campionato italiano assoluto individuale e di società di chilometro verticale, mentre domenica 1° agosto andrà in scena il tradizionale Fletta Trail. Si parte con la rassegna tricolore: poco più di 3 chilometri di lunghezza, start da Moscio e 1000 metri “up” per raggiungere la malga Campel. A vincere le ultime due edizioni è stato Henri Aymonod che viene dal grande slam (Nasego Vertical, Fully, KV Lagunc, Piz Tri) e ha comandato per settimane il ranking mondiale: da due anni qui è imbattuto e questa volta vestirà la casacca del team di casa, l’Us Malonno. “Aymo” dovrà vedersela con Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), il detentore del record del percorso (34:09) e ugualmente due volte vincitore al PizTri, successore di un’altra doppietta formidabile, firmata dall’etiope Petro Mamu, anch’egli attesissimo protagonista. Di altissimo profilo il resto del cast con Davide Magnini (Atl. Valli di Non e Sole), l’irlandese Zak Hanna (Us Malonno), Tiziano Moia (Gemonatletica), Andrea Rostan (Atl. Saluzzo), Alberto Vender (Valchiese), Lorenzo Cagnati (La Recastello Radici Group), lo sloveno Timotej Becan, Andrea Acquistapace (Amici Madonna della Neve Lagunc), i keniani Timothy Kirui e Geoffrey Gikuni Ndungu, Massimo Farcoz (Us Malonno) ed Emanuele Manzi (Us Malonno).
Al femminile ecco Andrea Mayr pronta a calare il poker. L’austriaca, sei volte iridata, regna sul PizTri dal 2018 e ha ritoccato un paio di volte il primato, fissato a 37:20 (crono che in alcune edizioni varrebbe la top ten maschile). Gli onori di casa spettano alla nuova capitana dell’Us Malonno, Valentina Belotti, che qui ha trionfato nel 2016. Per la campionessa azzurra è un momento difficile, con un infortunio che la sta limitando da mesi, ma con grande forza di volontà ha risposto presente soprattutto per onorare la nuova maglia. La società organizzatrice schiera anche Corinna Ghirardi che in questa stagione sta infilando un risultato dietro l’altro, il più recente la vittoria all’Aosta-Becca di Nona. Sempre in chiave tricolore, tra le favorite Camilla Magliano (Podistica Torino), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo), Erica Ghelfi (Podistica Valle Varaita) e Alessia Scaini (Atl. Saluzzo). Line up internazionale molto interessante con la specialista slovena e numero uno attuale del world ranking Mojca Koligar, l’irlandese Sarah McCormack, le keniane Joyce Njeru e Susan Aramisi (Gs Orecchiella Garfagnana), la spagnola Sara Alonso e la finlandese Susanna Saapunki.
Il Fletta Trail di domenica potrebbe avere un doppio sigillo internazionale. Il livello dei pretendenti è come sempre elevato, spicca la mancanza di qualche azzurro ma nel contempo ambedue i record sembrano attaccabili, soprattutto il limite femminile che rischia di vacillare sotto l’assalto di Lucy Wambui Murigi e Sarah McCormack. La keniana due volte iridata sa come si corrono queste gare e il crono di 1h41:09 siglato da Sara Bottarelli sembra alla portata di un’atleta che nel curriculum ha già anche il record del Nasego. La prima rivale è probabilmente Sarah McCormack, trionfatrice della World Cup 2019 e già protagonista a Malonno. Occhio a non dimenticare la vincitrice della prima prova tricolore Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita), qui ottima terza nell’ultima edizione. Grande attesa per la keniana Joyce Njeru che in stagione ha già vinto una gara top come il Grossglockner. Un piazzamento di rilievo, forse anche una clamorosa sorpresa, la può regalare la giovanissima spagnola Sara Alonso, già nella top ten di Canazei due settimane fa e capace sul percorso del Fletta di impostare una gara tutta all’attacco. Doveroso l’omaggio infine ad una tripla vincitrice della gara: Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina) torna a Malonno dove è stata regina nel 2013, 2014 e 2018.
La gara maschile è ricca di spunti e vive sul grande interrogativo delle condizioni del protagonista più atteso, il piccolo eritreo Petro Mamu che ha corso per primo il Fletta sotto l’ora e 26 minuti (1h25:44 nel 2016). Due Coppe del Mondo, un titolo iridato, qualsiasi classica del mountain running classic vinta almeno una volta. Non ci sono però certezze sulle sue reali condizioni attuali. Sbarcherà in Italia venerdì sera e di fatto Malonno rappresenterà il ritorno alle gare due anni dopo l’ultima apparizione europea. Non mancheranno gli avversari, perché Timothy Kimutai Kirui e Geoffrey Gikuni Ndungu non saranno a Malonno a fare da comparsa ed entrambi nel 2018 hanno colto la top 5 al loro esordio al Fletta. Altro nome molto gettonato per tentare un podio di prestigio è lo sloveno Timotej Becan, miglior crono individuale dell’ultimo Trofeo Vanoni. In lizza per una posizione di vertice anche Henri Aymonod (US Malonno), Alex Cavallar (Atl. Valli di Non e Sole), Iacopo Brasi (La Recastello Radici Group), Marco Filosi (Valchiese), il giovane Luca Merli (Valchiese) e i più esperti Lorenzo Cagnati (La Recastello Radici Group), Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche Leffe) e Martin Dematteis (Sportification). Mine vaganti: c’è la Francia con il trail runner Simone Gosselin, la Colombia con Gustavo Buitrago, Malta con Ryan Farrugia e c’è la Repubblica Ceca con Ondrej Fejfar. Al via inoltre Emanuele Manzi (Us Malonno) e Marco De Gasperi (Atl. Alta Valtellina), grandi protagonisti del movimento azzurro con le loro imprese. Il weekend di gare è stato presentato giovedì sera, di fronte al monumento Memoriale del mountain running in piazza Repubblica: una stele in acciaio su cui sono incisi i nomi dei vincitori e delle vincitrici delle passate edizioni e dove sabato sera verranno introdotti anche Francesco Puppi ed Elisa Sortini, trionfatori del 2020.
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