Montecarlo con 8 azzurri, c’è Battocletti

11 Luglio 2024

Venerdì la Diamond League con la doppia campionessa europea (5000), Simonelli nei 110hs, Tortu 200, Sito 400, mezzofondo con Tecuceanu (800) e Arese (1500), salti per Sottile (alto) e Bruni (asta)

Otto azzurri nella serata regale del Principato di Monaco, al Meeting Herculis, a venti giorni dall’inizio dell’atletica alle Olimpiadi di Parigi. In gara venerdì sera nella nona tappa della Wanda Diamond League gli ori degli Europei di Roma Nadia Battocletti (qui nei 5000), Lorenzo Simonelli (110 ostacoli) e Filippo Tortu, impegnato nei 200 allo stadio Louis II. Presenti anche il doppio argento della staffetta Luca Sito (400), i bronzi dell’Olimpico Catalin Tecuceanu (800) e Pietro Arese (1500), il saltatore in alto Stefano Sottile appena tornato a 2,30 (come noto non ci sarà Gianmarco Tamberi) e l’astista Roberta Bruni. 

TRA LE STAR - Si sono incontrati a Glasgow, Mondiali indoor: medaglia d’oro (praticamente scontata) per il fenomenale Holloway, argento a sorpresa per l’emergente Simonelli. Si ritrovano a Montecarlo a ridosso dei Giochi, per la prima volta in Diamond League: lo statunitense è il favorito n.1 per il titolo olimpico, che gli sfuggì a Tokyo, clamorosamente beffato dal giamaicano Parchment dopo aver comandato fino all’ultima barriera; l’azzurro non ha confini dopo il 13.05 che gli ha consegnato il titolo europeo di Roma. Lorenzo Simonelli (Esercito), oltre che con il leader mondiale stagionale Holloway (12.86 al Trials) dovrà vedersela con gli altri Usa Cordell Tinch e Trey Cunningham, con il francese Sasha Zhoya che ha vinto domenica a Parigi (dove l’azzurro ha mancato la finale in 13.33), con il jam Rasheed Broadbell, il giapponese Shunsuke Izumiya, lo svizzero bronzo a Roma Jason Joseph. Nei 5000 la regina d’Europa Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) affronta un’ampia pattuglia etiope ma non quella che sfiderà alle Olimpiadi: miglior tempo il 14:22.76 di Aynadis Mebratu rimasta fuori dai Giochi, così come Fantaye Belayneh (14:35.27). Il 14:35.29 della trentina allo stadio Olimpico, e soprattutto i suoi finali da favola, fanno sognare in chiave cinque cerchi a tre anni dal settimo posto di Tokyo. Nei 200 il campione olimpico ed europeo della staffetta 4x100 Filippo Tortu (Fiamme Gialle) punta a migliorare il 20.53 di domenica della tappa di Charlety. Agli stessi rivali Alexander Ogando (Rep. Dominicana) e Tarsis Orogot (Uganda) si aggiunge il formidabile botswano argento mondiale dei 100 e bronzo dei 200 Letsile Tebogo. Occhio anche al giamaicano Andrew Hudson.

PER STUPIRE - Il Louis II è tra le cattedrali del mezzofondo mondiale. Un contesto in cui può esaltarsi Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) che non ha mai fatto mistero di voler superare, prima o poi, il leggendario record di Marcello Fiasconaro (1:43.7 nel 1973). E non c’è da sottovalutare il fatto che tornino in azione quattro protagonisti della clamorosa gara di domenica a Parigi, ovvero l’algerino Djamel Sedjati, terzo di sempre con 1:41.56, il francese campione d’Europa Gabriel Tual (quinto alltime con 1:41.61), il keniano Aaron Cheminingwa a sua volta entrato in top ten di ogni epoca con 1:42.08, il belga Elliott Crestan che con 1:42.43 è arrivato addirittura sesto. A questi va aggiunto il canadese campione del mondo Marco Arop. Immaginare un’altra gara veloce, velocissima, non è un’utopia. E può essere da stimolo per chi, come ‘Tecu’, ha avvicinato l’1:44 ad Asti (1:44.01). Ha lavorato in altura a St. Moritz, come pure Pietro Arese (Fiamme Gialle) che primatista italiano lo è diventato a Oslo con 3:32.13 battendo Genny Di Napoli dopo 34 anni, e che cerca spazio in un ‘garone’ dei 1500 con il norvegese campione olimpico Jakob Ingebrigtsen, il keniano argento di Tokyo Timothy Cheruiyot e un totale di sei PB sotto i 3 minuti e 30. Per Luca Sito (Cus Pro Patria Milano), un altro neo-primatista italiano, è il battesimo del fuoco in Diamond League, forte del 44.75 nei 400 di Roma: l’azzurro si misura, tra gli altri, con l’eccezionale diciannovenne canadese Christopher Morales-Williams (44.05), con gli americani Quincy Hall e Vernon Norwood, con il botswano Bayapo Ndori.

SALTI AZZURRI - Proseguire sulla scia degli Assoluti, e del 2,30 ritrovato dopo cinque anni: questo è l’obiettivo di Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) chiamato a competere con un parterre di avversari a dir poco illustre, tra cui lo statunitense argento mondiale di Budapest JuVaughn Harrison (dietro a Gimbo), il neozelandese oro mondiale indoor Hamish Kerr, il coreano campione della Diamond League Woo Sang-hyeok. Nell’asta Roberta Bruni (Carabinieri) è in gara con la campionessa olimpica e mondiale Katie Moon (Usa) e con l’australiana Nina Kennedy che con Moon ha diviso la medaglia d’oro a Budapest.

CHE MEETING - Tra tutte, la gara ‘wow’ di un faraonico Herculis si annuncia quella dei 400 ostacoli maschili, una finale olimpica anticipata tra i primi tre della storia: Karsten Warholm (Norvegia, 45.94 a Tokyo), Rai Benjamin (Usa, 46.17 sempre nella finale olimpica in Giappone), Alison Dos Santos (Brasile, 46.29 ai Mondiali 2022 in Oregon). Ampliando lo sguardo anche al qatarino Abderrahman Samba, quinto di sempre con 46.98, sono in pista 28 dei primi 30 tempi di ogni epoca per questa specialità. Rinuncia Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) in vista di Parigi, così come Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) non sarà in pista nei 100 metri con l’oro mondiale indoor Julien Alfred (Santa Lucia), il trio statunitense Aleia Hobbs, Tamari Davis e Tamara Clark, l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, la britannica Dina Asher-Smith. L’australiana Jessica Hull in gara nei 2000 dopo il sensazionale 3:50.83 nei 1500.

DIRETTA - Il Meeting Herculis del Principato di Monaco sarà trasmesso in diretta tv venerdì 12 luglio dalle 20 alle 22 su Rai 3 e su Sky Sport Max. Differita su tv.sportface.it.

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