Moscatelli: ''Cadetti bravissimi, che lavoro''
07 Ottobre 2020"Il risultato della rappresentativa cadetti a Forlì è stato straordinario ed è figlio dell'onda lunga iniziata otto anni fa". Gongola Carlo Moscatelli, presidente del comitato regionale della FIDAL, nel commentare il nono posto nella classifica combinata dell'Umbria ai campionati italiani cadetti. Un risultato che non era stato mai registrato prima e che ha portato la "piccola Umbria" davanti a regioni decisamente più grandi e dalla grande tradizione. Quell'onda lunga che il presidente ha sempre citato, convinto del lavoro svolto dal comitato che presiede da due mandati olimpici. "Il nostro è stato un lavoro certosino - riprende - Quando dicevo che questa onda sarebbe durata a lungo e che avrebbe portato frutti continui non mi sbagliavo. Ovunque hanno sottolineato il nostro risultato, arrivato grazie ad ottime prestazioni di tutti i ragazzi".
E se è vero che il 2020 ha visto nascere un nuovo regolamento con il conteggio di 8 risultati maschili e 8 femminili, è altresì vero che "abbiamo scartato prestazioni con addirittura 12 punti e che chi ha analizzato i dati ci ha detto che anche con il vecchio regolamento avremmo chiuso intorno alla nona posizione" precisa Moscatelli che sottolinea anche "come abbiamo dovuto fare a meno di due atleti di valore rimasti a casa in isolamento".
Insomma, un risultato non frutto del caso. "Otto anni fa in Umbria c'erano 20 società assolute affiliate alla FIDAL, oggi ce ne sono 53 e 24 fanno attività giovanile. Abbiamo avuto crescita di tesserati come nessuna altra regione in Italia e tantissimi di questi sono nell'età dei più piccoli. A questo dobbiamo aggiungere il lavoro svolto dai tecnici. Abbiamo fatto constantemente corsi di istruttori e ora possiamo dire che tutta la regione è ben coperta. I nostri sono tecnici qualificati che sanno lavorare con i ragazzi.
Un grosso grazie va a loro, oltre ovviamente alle società, per l'impegno profuso sul campo così come va ad i genitori che ci hanno scelto". Il resto lo hanno fatto i ragazzi. Ragazzi splendidi, come sottolineato dai tecnici che li hanno seguiti a Forlì, che hanno fatto gruppo, si sono integrati, si sono divertiti e in gara hanno tutti fatto del proprio meglio in molti dei casi ottenendo il proprio primato personale. Insomma in un anno difficile come quello che li ha visti a lungo costretti a casa durante il lockdown, i cadetti umbri hanno risposto alla grande. "C'è stata sì qualche difficoltà con le discipline tecniche tipo gli ostacoli dovuta all'impossibilità di allenarsi nel periodo del lockdown - precisa il n. 1 della FIDAL Umbria - ma era da mettere in conto così come quella di lavorare sulle staffette che peraltro sono anche andate bene, soprattutto i cadetti". Tante note positive ed un unico vero neo. "Purtroppo la provincia di Terni era rappresentata da un solo atleta di Orvieto - conclude - Per Orvieto posso dire che si è trattato di un'annata particolare dove si è verificato un 'buco' generazionale, a Terni speriamo che si riesca a fare la pista e che il lavoro che sta facendo soprattutto l'Athletic Terni porti i frutti nel futuro prossimo. E' evidente che la mancanza di impianti ha creato problemi, ma sembra che anche qui il futuro sia roseo... anzi verde come la nostra meravigliosa Umbria".
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