NDOROBO E STRANEO CONQUISTANO LA GENSAN GIULIETTA E ROMEO HALF MARATHON
17 Febbraio 2019Una giornata così Verona non la dimentica più: la Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon è stata semplicemente perfetta. Sole caldo che sembrava di essere a primavera inoltrata, oltre 7mila al via dall’Agsm Forum per la mezza maratona Gold Label Fidal e per l’Agsm Duo Marathon in staffetta e 1500 persone in piazza Bra per la Lidl Monument Run. Clima perfetto, aria di festa, musica giusta con i deejay che hanno ‘sparato’ la playlist preparata appositamente per tutti i corridori e poi grandi e forti top runner che hanno dato spettacolo segnando grandi tempi. Il tutto trasmesso in tre ore di mondovisione con il live streaming sul canale Veronamarathon su Youtube con commento di Davide Daccò e commento tecnico di Gianni Poli.
Il Romeo di questa 12^ Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon è stato il keniano Peter Kwemoi Ndorobo (Purosangue Athletics) che ha spinto sull’acceleratore senza timore. Gara in totale solitaria e vittoria tra due ali di folla. Primo posto in 1h00’43”, che per 19” non è il primato della corsa fissato nel 2017 da Edwin Koech, ma è il bis dell’anno passato quando Ndorobo trionfò in 1h01’01”. Gara diversa rispetto al 2018, lì fece un duello spalla a spalla fino allo sprint finale con Chelanga Kalale, quest’oggi la strada era tutta per lui. Ancora Kenya per il secondo posto con Joel Kipkenei Melly che con 1h02’37” si avvicina e non di poco al suo personal best mentre brillano i colori di Germania sul terzo gradino del podio con Petros Amanal, finisher in 1h03’32” oggi esordiente d’eccezione sulla distanza di mezza maratona. Applausi per Lorenzo Dini (Fiamme Gialle) che è il primo italiano in classifica al quinto posto. Gara di sostanza per l’allievo di Stefano Baldini (oggi sul percorso di gara in bicicletta come coach) che firma qui alla Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon il nuovo primato personale con 1h03’53”, il primo sub1h04’ della carriera: “Sono molto soddisfatto, speravo in 20” in meno per essere ancora più contento ma dopo due soli mesi di allenamento va bene così. Mi è mancato un po’ il finale dove sono un po’ calato. Sia io che mio fratello Samuele che ora è infortunato siamo molto motivati e stiamo dando il massimo. L’obiettivo è fare la prima maratona in autunno e con un allenatore come Baldini non potranno che essere grandi cose. C’è da lavorare tanto ma siamo qui per questo”. Un po’ sotto tono Alessandro Giacobazzi che nel 2017 sulle strade veronesi fece un 6° posto in 1h05’35”, mentre oggi si è piazzato ottavo in 1h05’53”.
La Giulietta era tanto attesa e ha fatto capire che nonostante i 42 anni e qualche acciacco di questi ultimi due anni si sentirà parlare ancora di lei. Parliamo dell’azzurra Valeria Straneo (Laguna Running Ssd) che trionfa in 1h12’33” e a suo modo fa il bis anche lei. Aveva già vinto nel 2014 con tanto di titolo di campionessa italiana di mezza maratona, mentre nel 2016 dovette ritirarsi al 17° km per infortunio. Si è scaldata tanto Valeria prima del via, esercizi, stretching, almeno 7-8km corsi in progressione per essere allo start già mentalmente in gara: “Ho avuto qualche problemino in questa settimana ed ero un poco timorosa, non pensavo nemmeno di poter vincere. Con il mio allenatore Stefano Baldini stiamo facendo le cose per bene e con calma. E’ un mese abbondante che mi segue ma i risultati già stanno arrivando – dice una sorridente e sempre disponibile Valeria sulla linea di arrivo -. Era questo di Verona un primo vero test per impostare il prossimo ciclo di allenamenti, dovevo provare a correre a 3’25” al km di media e chiudere sul passo di 1h12’30” e così è stato, obiettivo di oggi centrato anche se è stata dura nella parte finale, ho stretto i denti. Poi correre qui a Verona con una giornata così è davvero fantastico, i runners e i tifosi mi hanno scaldato il cuore. Ora preparo una maratona da correre in primavera, non so ancora quale sarà”. Ancora Italia per il secondo gradino del podio femminile con la portacolori dell’Esercito Laila Soufyane che si è presentata in piazza Bra in 1h12’58”: “E’ un rientro più che buono - ha affermato Laila - avevo preventivato 1h14’ finale ed è andata ancora meglio. Farò la Maratona di Roma, è un rientro per quello, Roma è eterna, sono sicura mi darà una bella sorpresa”. Come per gli uomini anche nella gara femminile terzo posto per la tedesca Heim Thea con 1h14’38” che significa anche nuovo primato personale per lei, cancellato l’1h15’13” di Hannover 2017. Non bene per la keniana Kinah Cheruto, che ha chiuso quarta in 1h18’07” ben lontana dai suoi normali standard.
Presente sull’arrivo anche il campione olimpico di maratona Stefano Baldini: “Mi sono divertito molto, una città che merita, organizzazione molto buona, percorso scorrevole, molte curve ma si corre forte e i tanti primati personali fatti oggi lo confermano. Bene Lorenzo Dini anche se è calato nel finale, ha fatto 15 km per chiudere in 63’20” e va bene così, migliorerà tanto. Bene anche Valeria Straneo, un bel ritorno il suo dopo due anni tribolati”. Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon che non è stata solo campioni e tempi, ma come sempre anche un evento capace di trasmettere messaggi importanti. Al via il gruppo dei MaratonAbili ma anche la 58enne Silvia Furlani che affetta da oltre trent’anni da sclerosi multipla non si arrende e combatte. E’ partita alle 6.30 in solitaria e in 6 ore esatte, alle 12.30, si è presentata come promesso all’arrivo dimostrando tanto carattere. All’arrivo anche Stefano Ghidini, a cui due anni fa diagnosticarono il morbo di Parkinson (da comunicato stampa organizzatori)
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