Niente dubbi, è sempre Di Martino: subito 1,97



Ha avuto bisogno di una gara, quella di Mosca di sabato scorso, per prendere le misure, rodare il motore. Poi, è tornata immediatamente a volare. Antonietta Di Martino ha vinto questa sera la prova di alto del meeting GE Galan di Stoccolma, superando la bella quota di 1,97 e riuscendo a battere in maniera netta un bel gruppo di avversarie. Ruolino eccelente per la salernitana: ingresso a 1,80, superato alla prima prova; poi, un errore alla misura successiva, 1,84, prima di infilare un classico percorso netto (1,88; 1,91; 1,94; 1,97, tutto al primo tentativo). Alla fine, battute le russe Chicherova (1,91), Shkolina e Kivimyagi (1,94), e la svedese Green (1,94), la Di Martino ha provato anche l'ebbrezza dell'asticella ai 2,00 del suo record italiano indoor, altezza alla quale ha dovuto però arrendersi. Manca l'ufficialità, ma è chiaro che a questo punto la partecipazione della portacolori delle Fiamme Gialle ai Mondiali di Valencia è praticamente certa. Altra cosa notevole in chiave italiana a Stoccolma l'ha fatta Christian Obrist, che, giungendo quinto nei 1000 metri in 2:18.58 (vittoria al sudanese kaki in 1:15.77, mondiale junior), ha stabilito la miglior prestazione italiana sulla distanza, togliendo dodici centesimi al limite precedente, il 2:18.70 realizzato da Andrea Giocondi a Erfurt il 3 febbraio 1999. Una prova di grande efficienza per il carabiniere altoatesino, che sarà in gara anche a genova nel fine settimana dei Campionati Italiani Assoluti, prima di volare a Valencia per i 1500 metri del Mondiale. Ultima del terzetto di azzurri in gara a Stoccolma Elisa Cusma, che ha chiuso al quinto posto in un eccellente 2:01.20, primato personale a soli 35 centesimi dal record italiano di Gabriella Dorio (2:00.85 del febbraio 1982). bella la gara della ragazza dell'Esercito, che ha seguito da vicino le orme della Mutola (prima in 1:59.82) fino ai 100 metri finali, quando ha dovuto arrendersi al ritorno delle specialiste dei finali convulsi Martinez e Szetowksa. Tra le altre cose di rilievo da segnalare, il 2,33 nell'alto uomini dello svedese Stefan Holm (davanti a Tereshin, Silnov e Yoannu, tutti a 2,30), il 7.44 del cubano Dayron Robles nei 60 ostacoli (con 7.74 della vedese Kallur nella gara donne), il 6,96 della russa Irina Simagina nel lungo, il 7:34.65 dello statunitense Bernard Lagat nei 3000. m.s. Nella foto, Antonietta Di Martino ai Mondiali di Osaka 2007 (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
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