Novi Sad, il bilancio degli azzurri
Una formazione senza fenomeni, senza grandi stelle, eppure espressione di un movimento: la sensazione che si è avuta nel corso di questi Europei juniores di Novi Sad è soprattutto quella della compattezza. Anche gli osservatori stranieri hanno avuto la stessa impressione, tanto da presentare le congratulazioni: "Italia, OK!". Solo i monocoli con vista sul medagliere potrebbero arricciare il naso: nessun titolo, "solo" un argento e tre bronzi. Bottino che a prima vista sembrerebbe segnare un passo indietro anche rispetto a Hengelo 2007, dove in aggiunta s'era registrato l'oro di Mario Scapini. Ma poi vai un po' più in profondità e scopri ben 5 finalisti "veri" in più (da 13 a 18), una classifica a punti lusinghiera - che vale il 5° posto, alle spalle unicamente dei colossi continentali (Germania, Russia, Gran Bretagna e Polonia) - e uno score di 73 che costituisce un notevole passo avanti rispetto ai 56 punti accumulati in Olanda due anni fa.
D'accordo, le medaglie fanno più scena: ma quattro metalli sono sempre un bel risultato, se si considera che il nostro 19° posto nel medagliere "classico" diventa il 10° se rapportato al dato numerico complessivo e che la corazzata francese - pur con l'oro del mostruoso Lemaitre - torna a casa con due podi in totale e una montagna di controprestazioni.
E, d'accordo, il trio Germania-Russia-Gran Bretagna è sempre più padrone della situazione: tuttavia, alle spalle dei giganti, gli azzurri fanno la loro figura. Se ha destato sensazione la campagna acquisti dell'Azerbaijan - a parte Guliyev, il medagliere dell'ex repubblica sovietica è lievitato come non mai grazie ai mezzofondisti etiopi reclutati in questa stagione - non sempre le medaglie raccontano tutta la verità: ad esempio la Spagna ha dato la netta impressione, non solo a noi, di un movimento in regresso rispetto al recente passato. Certo, poi vedi che salva la faccia con i tre ori dei suoi mezzofondisti: ma resta il fatto che il resto del potenziale è frammentario, anche quando si presentava con nettissimi favoriti nei concorsi, come il martellista Cienfuegos (solo bronzo il primatista del mondo di categoria) o il lunghista Caceres (fuori condizione ed estromesso dal podio).
L'autentica sorpresa positiva è costituita forse dalla Turchia, tre argenti ed un bronzo e una discreta presenza nelle finali (otto in totale), che ben si sposa con la rappresentativa insolitamente numerosa, forte di una trentina di unità.
Ritornando a guardare in casa nostra, tralasciando le medaglie ampiamente trattate in cronaca, i motivi di soddisfazione ci sono: due record nazionali - per merito del giavellottista Tamberi e della siepista Roffino - ma anche un discreto numero di primati personali, diversi stagionali (ad esempio dei marciatori) e prestazioni generalmente in linea con quello che si richiedeva nell'occasione. Forse va denunciata una certa inconsistenza nei lanci, questo sì, a parte il citato Tamberi: con l'aggravante della totale assenza femminile. Ma se Eduardo Albertazzi non avesse incontrato una giornataccia nelle qualificazioni del disco, tutto sommato non ci sarebbe stato neanche da lamentarsi.
Altro dato preoccupante, l'impalpabile incidenza del mezzofondo maschile: che, associata al comportamento dei colleghi più giovani a Bressanone - lì sì presenti in massa, ma con scarsa incisività - richiede una qual certa riflessione.
Tra gli elementi più positivi, il pieno recupero fisico e agonistico di un talento come Elena Vallortigara: la veneta è tornata ai livelli d'eccellenza di due anni fa e solo uno straordinario exploit della giovanissima montenegrina Vukovic (allieva salita da 1.82 a 1.89 nel corso della finale) ha impedito all'azzurra di provare ancora la volta la gioia di un podio internazionale.
E poi la bella prestazione complessiva del settore velocità: tre staffette in finale, un bronzo storico con la 4x400 maschile e due quarti posti dei quartetti veloci che possono anche lasciare un po' d'amaro in bocca (occasione persa soprattutto dalle ragazze, vista la squalifica in batteria di Francia e Gran Bretagna). Ma soprattutto la piena consacrazione del talento di Marani, la conferma di Rosichini e Basciani - oltre che di Valentina Zappa - e l'autentica rivelazione del settore a livello europeo, Delmas Obou. Non dimentichiamoci che due anni fa Giuseppe Aita agguantò nei 100 un bronzo al quale poi non ha dato sostanziale seguito: barattiamo volentieri quel podio isolato dell'atleta salernitano con la freschezza di questo gruppo emergente.
Nessuna medaglia dai salti, ma un riscontro collettivo di prim'ordine: almeno un finalista in ognuna delle quattro specialità maschili e, tra le donne, la "nuova" Vallortigara, che ha ancora un anno da spendere nella categoria.
Il prossimo anno si andrà a Moncton, New Brunswick, sulla costa atlantica canadese: sarà un contesto decisamente più complicato, in sede mondiale. Dei 52 elementi presenti qui, quasi la metà - 23 - potrebbero ripetere l'esperienza: tanti sono gli azzurri della classe '91, al primo anno di categoria. Quanto agli Europei, se ne parlerà tra due anni, a Tallinn (Estonia).
Raul Leoni
ITALIA: BILANCIO FINALE
Atleti partecipanti: 52 (uomini 34, donne 18)
Piazzamenti sul podio: 4 (0-1-3)
Piazzamenti nei primi 8: 18 (uomini 10, donne 8)
Piazzamenti nei primi 12: 25 (uomini 15, donne 10)
Piazzamenti nei primi 16: 31 (uomini 17, donne 14)
Classifica a punti: 73 (uomini 42, donne 31)
Primati personali: 16 (uomini 11, donne 5)
Primati nazionali: 2 (uomini 1, donne 1)
TUTTI GLI AZZURRI A NOVI SAD
UOMINI
100m batterie: (2)b2 Delmas Obou 10"51 PB (+0.8, qual.), (2)b3 Francesco Basciani 10"64 (+0.2, qual.), (2)b4 Valerio Rosichini 10"63 (-1.5, qual.)
100m semifinali: (3)sf2 Basciani 10"72 (-1.3, 15° elim.), (3)sf2 Rosichini 10"61 (-1.3, qual.), (2)sf 3 Obou 10"60 (-1.5, qual.)
100m finale: (+0.2) 5.VALERIO ROSICHINI 10"54, 6.DELMAS OBOU 10"55
200m batterie: (6)b1 Lorenzo Valentini 21"60 (+0.5, qual.), (1)b2 Diego Marani 21"04 (+0.9, qual.)
200m semifinali: (1)sf2 Marani 21"16 (+1.0, qual.), (8)sf3 Valentini 21"99 (+0.5, 23° elim.)
200m finale: (-0.1) 3.DIEGO MARANI 21"03
400m batterie: (2)b1 Francesco Cappellin 47"52 PB (qual.), (4)b2 Alessandro Pedrazzoli 48"26 (19°, elim.), (-)b3 Francesco Ravasio squal. (47"55* PB*, elim..)
400m semifinali: (5)sf2 Cappellin 47"89 (10°, elim.)
3000st batterie: (10)b1 Andrea Scoleri 9'16"58 (17°, elim.), (10)b2 Maurizio Tavella 9'25"35 (22°, elim.)
110hs batterie: (5)b3 Giovanni Mantovani 14"37 (-1.3, 20° elim.), (6)b4 Luca Sergi 14"43 (+1.1, 23° elim.)
400hs: (6)b2 Manuel Cargnelli 54"56 (21° elim.), (5)b3 Cesare De Mezza 53"87 (25° elim.)
Alto qualificazioni: 11Q Lorenzo Biaggi 2.10 (qual.), 24Q= Roberto Azzaro 2.00 (elim.)
Alto finale: 4.LORENZO BIAGGI 2.14
Asta qualificazioni: 12Q Marcello Palazzo 4.85 (qual.), 15Q= Claudio Stecchi 4.70 (elim.)
Asta finale: 8.MARCELLO PALAZZO 4.95.
Lungo qualificazioni: 8Q Lorenzo Crosio 7.43 PB (+1.4, qual.), 20Q Paolo Catallo 6.53 (+0.6, elim.)
Lungo finale: 12.LORENZO CROSIO 5.68 (-0.5)
Triplo qualificazioni: 10Q Andrea Chiari 15.56 (+0.2, qual.), 11Q Jeudi Brito 15.48 (-1.7, qual.)
Triplo finale: 9.ANDREA CHIARI 15.42 (+1.0), 10.JEUDI BRITO 15.36 (+0.9)
Disco qualificazioni: Daniel Compagno 51.66 (20°, elim.), NC Eduardo Albertazzi NM (elim.)
Martello qualificazione: 24Q Simone Falloni 61.55 (elim.), 28Q Gian Lorenzo Ferretti 58.89 (elim.)
Giavellotto qualificazioni: Gianluca Tamberi 61.39 (dopo reclamo 72.00*, qual.)
Giavellotto finale: 4.GIANLUCA TAMBERI 72.76 NJR
Decathlon (finale): 11.MICHELE CALVI 7.179 (11"07/-1.2, 6.94 PB/+0.3, 13.74, 1.86, 50"98 PB - 14"21 PB/-0.9, 42.39 PB, 4.00, 47.66, 5'03"14), 21.STEFANO COMBI 6.747 (11"28/-1.2, 7.21 PB/+2.5, 12.04, 1.74, 50"02 PB - 14"95/-2.0, 32.28, 4.00 PB, 47.33, 5'01"23)
Marcia 10km finale: 5.RICCARDO MACCHIA 42'20"12, 6.VITO DI BARI 42'39"80, VINCENZO TALIANO squal.
4x100m batterie: (4)b1 Italia (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini) 40"53 (qual.)
4x100m finale: 4. ITALIA (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini) 40"00
4x400m batterie: (2)b2 Italia (Andrea Daminelli/49"29-Francesco Cappellin/47"99-Alessandro Pedrazzoli/48"09-Francesco Ravasio/48"22) 3'13"59 (qual.)
4x400m finale: 3.ITALIA (Andrea Daminelli/49"10-Francesco Cappellin/46"62-Alessandro Pedrazzoli/47"07-Francesco Ravasio/47"08) 3'09"87
DONNE
200m batterie: (3)b1 Laura Gamba 24"36 PB (+0.8, qual.), (4)b2 Marta Maffioletti 24"57 (+0.3, qual.)
200m semifinali: (8)sf1 Gamba 25"41 (+0.6, 15^ elim.), (7)sf2 Maffioletti 24"88 (+0.6, 11^ elim.)
400m batterie (semifinali): (4)b1 Valentina Zappa 54"32 PB (qual.)
400m finale: 7.VALENTINA ZAPPA 54"65
3000m finale: 8.GIULIA VIOLA 9'39"38
5000m finale: 3.VERONICA INGLESE 16'41"37 PB, 8.LUCIA COLI' 17'04"38
3000st batterie: (10)b1 Giulia Martinelli 11'02"09 (18^, elim.), (3)b2 Valeria Roffino 10'27"94 (qual.)
3000st finale: 5.VALERIA ROFFINO 10'17"35 NJR
400hs batterie (semifinali): (3)b3 Ilaria Vitale 61"10 (14^, elim.)
Alto qualificazioni: 1Q Elena Vallortigara 1.80 (qual.), 16Q Enrica Cipolloni 1.73 (elim.)
Alto finale: 4.ELENA VALLORTIGARA 1.87 PB
Asta qualificazioni: 15Q= Tatiane Carne 3.65 (elim.), 20Q Alessandra Lazzari 3.65 (elim.)
Lungo qualificazioni: 24Q Sara Bianchi Bazzi 5.27 (+0.9, elim.)
Marcia 10km finale: 2.ANTONELLA PALMISANO 46'59"47, 10.CLAUDIA BUSSU 54'59"11
4x100m batterie: (2)b1 Italia (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45"49 (qual.)
4x100m finale: 4.ITALIA (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45"92
nelle foto (Giancarlo Colombo per Omega/fidal): (in alto) da parte di Gianluca Tamberi (giavellotto) e Valeria Roffino (3000st) due nuovi primati nazionali juniores; (in basso) la tradizionale foto di gruppo della formazione azzurra.
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