Ojiaku, un giorno agli Eucalipti

20 Febbraio 2018

Kevin Ojiaku tra i giovani della Scuola Eucalipti nell'ambito dell'iniziativa "A Scuola con gli Azzurri". L'intervista esclusiva.

Si è svolto ieri il primo di una serie di incontri che in questi giorni vedrà diversi campioni azzurri tra i ragazzi delle Scuole del CR Lazio nell’ambito dell’apprezzata iniziativa “A Scuola con gli Azzurri”. Nonostante il maltempo su Roma, allo Stadio degli Eucalipti sono stati in tanti i giovani che non hanno voluto perdere l’appuntamento con il saltatore delle Fiamme Gialle Kevin Ojiaku, atterrato lo scorso anno nel salto in lungo alla misura di 8,20, quarto italiano di sempre nella graduatoria di specialità all’aperto. A seguire l’intervista esclusiva con il campione azzurro, al termine di una divertente sessione di allenamento sulla pedana del lungo.  

 

Chi è Kevin Ojiaku? Che hobby e passioni ha?

È un ragazzo come tutti i giovani, a cui piace divertirsi, ovviamente finchè questo non incide sugli allenamenti; mi piace giocare a scacchi, il basket e ascoltare la musica praticamente tutto il giorno.

Com è iniziata la tua esperienza nel mondo dell’atletica? Quali discipline hai provato?

La mia esperienza nell’atletica è iniziata con i Giochi Sportivi Studenteschi in un campo proprio come questo degli Eucalipti. Ho iniziato praticando il salto in alto (ndr Kevin è alto oltre 1m90, tutti i bambini lo guardano con gli occhi spalancati), nel quale ho partecipato ai campionati mondiali allievi nel 2005; poi mi sono infortunato al ginocchio e sono passato al salto in lungo dove ho iniziato ad ottenere bei risultati che mi hanno portato ad entrare in Fiamme Gialle.

Com’è cambiata la tua vita da quando sei un professionista?

Sicuramente ho iniziato ad allenarmi di più, da una a due volte quasi tutti i giorni. Il cambiamento più grande probabilmente è stato trasferirmi da Ivrea (TO) da dove vengo fin qui a Roma, dove vivo nel Centro Sportivo della Guardia di Finanza.

Sei un neofita azzurro, sei uno degli ultimi in ordine di tempo ad aver indossato la maglia della nazionale assoluta, cosa rappresenta per te indossare questi colori?

Oltre che un onore è una responsabilità; la responsabilità di trasmettere un messaggio importante a tutti quelli che mi seguono, dai più piccoli ai più grandi. Noi riusciamo a fare il nostro lavoro ad alti livelli soprattutto perché alla base ci siete voi che crescete pian piano e ci spingete a fare sempre meglio.

Sei uno dei pochi italiani ad aver oltrepassato la barriera degli 8 metri. Qual è il tuo prossimo obiettivo?

L’obiettivo di quest’anno, più che aumentare il mio personale, è quello di stabilizzarmi intorno agli 8,20, cioè intorno a quelle misure che ti permettono di lottare con i migliori a livello internazionale; la scorsa stagione ho avuto una buona media, ma mi manca ancora qualcosa.

Che caratteristiche deve avere un saltatore?

Sicuramente la velocità è fondamentale, e poi bisogna avere piedi svegli e reattivi!

Che consigli vorresti dare a tutti i nostri ragazzi che si avvicinano al mondo dell’atletica?

Di venire sempre al campo, anche quando non si ha tanta voglia, non perché sia un obbligo, ma perché è un’opportunità che non va sprecata, e bisogna farlo sempre divertendosi!!!

Dopo aver dato qualche dimostrazione in buca a fine lezione, Kevin è stato sommerso dai ragazzi che chiedevano foto e autografi con grande entusiasmo e gli occhi brillanti. Un’esperienza che non dimenticheranno!

A cura di Priscilla Carlini e Lorenzo Minnozzi


Kevin Ojiaku con i giovani atleti della Scuola Eucalipti


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