Olimpiade Lavillenie oro nell'asta a 5,97
10 Agosto 2012di Marco Buccellato
Renaud Lavillenie vince la finale dell'asta con 5,97, ma ha vita dura con i fenomenali tedeschi Björn Otto e Raphael Holzdeppe (5,91), battuti dal francese con l'ultimo tentativo a disposizione. Il podio è identico a quello dei Campionati Europei di Helsinki. La finale dei 1500 femminili regala un esito storico, il primo oro della Turchia in una gara olimpica di atletica, e le medaglie sono addirittura due, oro con Asli Çakir Alptekin (4:10.23) e argento con Gamze Bulut (4:10.40), lo stesso micidiale uno-due registrato agli Europei di Helsinki, in una finale tattica dettata da ritmi bassi. La finale del martello si tinge di giallo: oro alla russa Tatyana Lysenko con 78,18, argento alla polacca Urszula Wlodarczyk con 77,60, e bronzo assegnato a gara finita alla primatista mondiale Betty Heidler, cui viene attribuita la misura di 77,13, inizialmente giudicata lancio nullo. In festa la Heidler, sotto choc la cinese Zhang Wenxiu, privata della medaglia doop averla festeggiata. Bahamas-capolavoro nell'ultima finale della giornata, con successo maturato a 40 metri dall'arrivo contro la formazione statunitense. Per Bahamas il titolo in 2:56.72, argento USA in 2:57.05, bronzo a Trinidad in 2:59.40.
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ASTA uomini (finale) - Finale strepitosa con il francese Renaud Lavillenie che con 5,97 segna il nuovo record olimpico, pareggia il mondiale stagionale (già suo) e riporta la Francia all'oro olimpico dopo l'ultimo, di Jean Galfione, che risaliva ad Atlanta '96. Lavillenie e i due tedeschi Björn Otto e Raphael Holzdeppe sono stati i protagonisti della miglior gara di salto con l'asta della stagione, fotocopiando il podio dei recenti Europei di Helsinki.
La gara: il podio si decide a 5,85, misura che Lavillenie raggiunge con una progressione senza errori. Solo Otto e Holzdeppe superano la misura, ma non al primo assalto. Il podio provvisorio si ribalta con Otto e Holzdeppe che superano alla prima prova 5,91, dove invece sbaglia Lavillenie. Il francese gioca d'azzardo per puntare all'oro, riservandosi le due restanti prove a 5,97 (sbagliati da Otto e Holzdeppe), dove al secondo tentativo cala il jolly e si prende un meritato oro.
1500 metri donne (finale) - L'hanno fatto di nuovo. Come ai Campionati Europei di Helsinki, le mezzofondiste turche Asli Çakir Alptekin e Gamze Bulut hanno mandato in archivio una fantastica doppietta, rispettivamente medaglia d'oro e d'argento, nella finale olimpica dei 1500 metri. E' uno storico primo oro per la Turchia nel programma di atletica delle Olimpiadi (fino a stasera, nel medagliere, due argenti e due bronzi). La gara, condotta su cadenze tutt'altro che proibitive (2:24 il passaggio agli 800 metri) è stata incanalata come meglio non si poteva per le caratteristiche delle due turche, le più abili nel rettilineo a cucirsi addosso i panni delle superstars. L'oro dunque a Asli Çakir Alptekin in 4:10.23, argento a Gamze Bulut in 4:10.40, bronzo alla due volte iridata della specialità Maryam Yusuf Jamal (Bahrain), che ha chiuso in 4:10.74. Quarto posto della 37enne russa Tatyana Tomashova in 4:10.90. Falliscono l'impresa le favorite Aregawi, solo quinta in 4.11.03, la russa Kostetskaya (nona in 4:12.90). Addirittura ultima la kenyana Obiri in 4:16.57, che completa il crack kenyano sulla distanza, dopo il fallimento degli uomini nella gara vinta dall'algerino Makhloufi.
MARTELLO donne (finale) - Come a Daegu lo scorso anno in occasione dei Mondiali, vince la russa Tatyana Lysenko, subito in testa in avvio di gara col record olimpico di 77,56.
Nei primi lanci la sola cinese Zhang Wenxiu (76,34) è parsa poter controbattere alla Lysenko, ma al quinto turno la classifica si smuove: la Lysenko allunga con un altro primato olimpico (78,18), la polacca Anita Wlodarczyk si porta a 77,10 e con il lancio conclusivo a 77,60, conquistando la medaglia d'argento. Giallo finale: la tedesca Betty Heidler, cui viene attribuito nullo il quinto lancio, litiga con i giudici, pretende la misurazione del lancio e le viene data ragione a gara conclusa, con l'assegnazione della misura di 77,13, decisiva per salire sul podio e togliere il bronzo alla cinese Zhang Wenxiu, che già festeggiava in pista con la bandiera del suo paese sulle spalle.
4x400 uomini (finale) - Finale di giornata pirotecnico con altra impresa storica, la prima volta del quartetto delle Bahamas sul gradino più alto delle Olimpiadi nella storia della specialità, una impresa preparata già quattro anni fa con l'argento di Pechino, quando la vittoria arrise agli Stati Uniti. Stavolta la delusione è cocente per il quartetto USA, e in particolare per l'ultimo frazionista Angelo Taylor, che ha giocato al gatto col topo contro l'ultimo uomo di Bahamas, Ramon Miller, che invece lo ha impietosamente infilato negli ultimi 40 metri e dato al suo paese un secondo clamoroso oro olimpico in una staffetta, dopo quello delle ragazze della 4x100 a Sydney 2000. I neo olimpionici sono Chris Brown, Demetrius Pinder, Michael Mathieu e Ramon Miller, medaglia d'oro in 2:56.72, terza prestazione di sempre per nazione, davanti al quartetto USA composto da Bryshon Nellum, Joshua Mance, Tony McQuay e Angelo Taylor (argento in 2:57.05). Al bronzo Trinidad & Tobago in 2:59.40, secondo record nazionale in due giorni dopo quello registrato in batteria, con Lalonde Gordon, Jarrin Solomon, Ade Alleyne-Forte e Deon Lendore.
File allegati:- RISULTATI/Results
- Le FOTO dell'OTTAVA GIORNATA/Photos
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