Olimpiade: l’astista Molinarolo sesta con 4.70

07 Agosto 2024

A Parigi la veronese aggiunge due centimetri al personale e avvicina il record italiano
Elisa Molinarolo nell’Olimpo del salto con l’asta. La veronese d’adozione padovana è sesta in finale all’Olimpiade con 4.70, record personale. Sesto anche il poliziotto Massimo Stano in coppia con Antonella Palmisano nella staffetta di marcia. Gianmarco Tamberi entra in finale nell’alto. Il padovano Catalin Tecuceanu supera la batteria degli 800. Out invece la vicentina Federica Del Buono nel turno di ripescaggio dei 1500. 

MOLINAROLO -
Si migliora nella finale olimpica e chiude al sesto posto Elisa Molinarolo. L’astista veronese d’adozione padovana, tesserata per le Fiamme Oro, raggiunge un piazzamento di rilievo, mai ottenuto finora a livello globale da un’azzurra in questa specialità al femminile. Ci riesce con un salto a 4.70 realizzato al primo tentativo, due centimetri in più del personale e appena tre in meno del record italiano, senza errori anche alle quote precedenti di 4.40 e 4.60. Poi la veneta si cimenta in tre prove a 4,80, con altrettanti errori, ma scrive un’altra pagina importante dopo la finale mondiale dell’anno scorso in cui era stata nona. “Sono felicissima, pensavo che la giornata più bella fosse l’anno scorso ai Mondiali di Budapest - sorride Elisa Molinarolo - invece eccomi qui e non ci credo, è un sogno che diventa realtà. L’inizio è stato un po’ difficile in riscaldamento, ero stanca mentalmente. Non ero mai entrata in gara a 4.40, il 4.60 alla prima mi ha fatto pensare che potevo far bene e poi 4.70 sapevo di averlo nelle gambe da qualche gara, è venuto al momento giusto”.

STANO -
Finisce al sesto posto l’Italia nella staffetta di marcia alle Olimpiadi di Parigi. La squadra con il poliziotto Massimo Stano e Antonella Palmisano lotta a lungo per il podio nella nuova gara sulla distanza di maratona, in terza piazza provvisoria all’ultimo cambio, ma nella frazione conclusiva l’azzurra esce dalla zona medaglie a poco più di sei chilometri dall’arrivo e subisce il sorpasso delle avversarie. Oro alla Spagna di Alvaro Martin e Maria Perez che prendono il largo nella parte finale con il notevole crono di 2h50’31”. Per entrambi è la seconda medaglia in questa edizione dopo aver conquistato rispettivamente bronzo e argento nella 20 chilometri di giovedì scorso. Al secondo posto l’Ecuador con il campione olimpico Daniel Pintado e Glenda Morejon in 2h51’22”, terza l’Australia (2h51’38”) di Rhydian Cowley e Jemima Montag, al secondo bronzo in questa edizione, poi arrivano Perù (2h51’56”) e Messico (2h52’38”) davanti all’Italia (2h53’52”) con Palmisano che chiude con grande generosità, pur non al meglio della condizione, abbracciata al traguardo dal compagno di squadra Stano. Due frazioni maschili (la prima e la terza), due femminili (la seconda e la quarta) con queste distanze: 11,395 km, 10 km, 10 km, 10,8 km.

TAMBERI -
È in finale Gianmarco Tamberi nell’alto. Il campione in carica supera lo scoglio della qualificazione con 2.24 alla prima prova, dopo aver iniziato con un salto riuscito a 2.20, per poi sbagliare tre volte a 2.27. La misura realizzata basta per andare avanti, al sesto posto in classifica, a pari merito con l’altro azzurro Stefano Sottile. Appuntamento per entrambi alla finale di sabato sera alle ore 19 quando Gimbo, campione di tutto, oro olimpico, mondiale ed europeo, andrà in caccia di un’altra medaglia. Dopo i problemi delle ultime settimane, dall’edema al bicipite femorale di inizio luglio rinunciando ai meeting che aveva in programma, allo stato febbrile dei giorni scorsi con la partenza per Parigi posticipata a lunedì, in pedana l’atleta delle Fiamme Oro riesce comunque a trovare le energie per cogliere l’obiettivo. 

TECUCEANU E DEL BUONO -
Piace la corsa di Catalin Tecuceanu che quando più conta, nell’ultimo tratto degli 800, si esibisce in una volata briosa per recuperare rapidamente quattro posizioni, dalla sesta alla seconda, dopo aver controllato fino a quel momento. È in forma il bronzo europeo, promosso direttamente per la semifinale con il secondo posto in 1’44”80 nella più veloce delle sei batterie alle spalle di un big come il keniano Emmanuel Wanyonyi, 1’44”64 per il vicecampione mondiale, ma davanti allo svedese argento iridato indoor Andreas Kramer (1’44”93) e allo spagnolo Adrian Ben (1’45”03) che dovrà ricorrere al ripescaggio. “Felice per come è andata - le parole del padovano delle Fiamme Oro - e per aver evitato il turno di domani. Ora vediamo cosa succede in semifinale, darò tutto”.  Per la vicentina Federica Del Buono, nel turno di ripescaggio dei 1500, il rendimento è decisamente superiore in confronto a ieri, ma la settima posizione con 4’06”00 non è sufficiente per passare.
 

START LIST - LA SQUADRA ITALIANA - GLI ORARI DEGLI AZZURRI

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Catalin Tecuceanu in semifinale negli 800 (Grana/FIDAL)


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