Olimpiadi: Jacobs avanti con 10.05, Ali 10.12
03 Agosto 2024Debutta con un secondo posto in batteria ai Giochi di Parigi il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs. L’azzurro chiude in 10.05 (vento -0.3) e si qualifica per la semifinale di domani sera, alle ore 20.05, quando andrà in caccia della finale in programma alle 21.50. Il successo parziale è del nigeriano Kayinsola Ajayi in 10.02 davanti al due volte oro europeo che non brilla in avvio, poi si distende e controlla negli ultimi metri. “Era importante risparmiare energie il più possibile - commenta Jacobs - pensando alla semifinale che sarà difficile con tanti pretendenti. Ho commesso qualche errore in partenza, che non mi ha permesso di trovare il ritmo che avrei voluto, e mi sono dovuto impegnare più del previsto nella seconda parte. Sui blocchi ho avuto anche la puntura di un insetto, sulla scapola esterna. Quale voto posso darmi? La sufficienza, un 6, ma domani bisogna correre molto più forte”. Promosso anche Chituru Ali, a sua volta secondo in 10.12 (+0.2). Esce bene dai blocchi il vicecampione d’Europa, in prima corsia, e poi tiene testa al keniano Ferdinand Omanyala (secondo al mondo quest’anno con 9.79) che vince in 10.08. Nell’asta Claudio Stecchi è il primo degli esclusi dalla finale, tredicesimo con il primato stagionale di 5,70 alla seconda prova, eliminato per un errore di troppo. Non superano lo scoglio del turno di ripescaggio sugli 800 metri Eloisa Coiro, seconda nella sua batteria in 2:00.31, ed Elena Bellò, quarta con 2:02.91. Definita la formazione della staffetta 4x400 mista azzurra per la finale di questa sera alle ore 20.55. Saranno in pista nell’ordine Luca Sito, Giancarla Trevisan, Edoardo Scotti e Alice Mangione.
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100 uomini (batterie) - Contava soprattutto rompere il ghiaccio, superare il primo turno senza spendere troppo, in attesa del momento clou di domani sera. Si piazza al secondo posto Marcell Jacobs con 10.05 (-0.3) in batteria senza esagerare, dopo un avvio tutt’altro che fulmineo, ma riuscendo a cogliere il piazzamento utile. Chi parte bene è il nigeriano Kayinsola Ajayi che prevale in 10.02 mentre il campione olimpico precede il ghanese Abdul-Rasheed Saminu, terzo con lo stesso crono dell’azzurro in 10.05, e il sudafricano Benjamin Richardson, qualificato in 10.06 con i tempi di recupero e costretto ad attendere le altre batterie per il verdetto. “Non mi sono piaciuto - riflette Jacobs - perché sono rimasto un po’ pesante nella prima parte di gara, senza lasciarmi andare come volevo, con sensazioni non ottime. Ma cercherò di rifinire quello che non ha funzionato, intanto quando si passa il turno va sempre bene. Domani entrerò in pista con una mentalità diversa rispetto a oggi”. Missione compiuta anche da Chituru Ali, secondo in 10.12 (+0.2) nella scia del keniano Ferdinand Omanyala (10.08) ma davanti al tedesco Joshua Hartmann (10.20). “Non ne esco convintissimo - commenta l’argento europeo - ma è mattina, ci ho messo un po’ a ingranare. Si torna ai box per sistemare un paio di cose e domani bisogna andare forte, non ci sono scuse”. Si vedono già cinque tempi sotto i dieci secondi: 9.97 per gli statunitensi Kenny Bednarek (vento +0.3) e Fred Kerley (+0.2) ma impressiona per la facilità di azione il giamaicano Kishane Thompson, 10.00 (+0.6) smettendo di spingere nel tratto conclusivo. Ecco la composizione delle semifinali: Marcell Jacobs nella seconda, alle 20.14 di domenica sera, in ottava corsia al fianco di Bednarek in settima, mentre in quelle centrali dalla quarta alla sesta ci saranno Letsile Tebogo (Botswana), il sudafricano Akani Simbine e di nuovo il nigeriano Ajayi. Stessa corsia, l’ottava, per Chituru Ali impegnato alle 20.05 nella prima semifinale che vede come favoriti lo statunitense campione mondiale Noah Lyles e il giamaicano Oblique Seville, poi alle 20.23 in gara tra gli altri Kishane Thompson e Fred Kerley. Passano in finale i primi due con recupero di due tempi.
Asta uomini (qualificazione) - All’ultimo salto della gara svaniscono le speranze di finale per Claudio Stecchi. Una beffa per l’astista azzurro, capace di 5,70 in una stagione tormentata da problemi fisici e relegato nella posizione più scomoda, la tredicesima, dal 5,75 del tedesco Bo Kanda Lita Baehre ottenuto al terzo tentativo. Parte bene la qualificazione del fiorentino con 5,40 alla prima prova e va subito a segno anche alla misura di 5,60 che vale lo stagionale eguagliato, superata con buon margine pur toccando in fase discendente, lasciando intravedere la possibilità di crescere ulteriormente. Si va a 5,70 e arriva il primo nullo: l’altezza c’è ma Stecchi ricade sull’asticella. Il secondo tentativo è quello buono, di giustezza, pur sfiorando con il petto. È al decimo posto provvisorio in classifica e anche con l’inserimento del fenomenale Mondo Duplantis (che sceglie di passare alla successiva quota di 5,75 valicata agevolmente) sarebbe per il momento nei primi dodici. Sbaglia di poco nel primo tentativo a 5,75, più netto il secondo errore e manca qualcosa anche all’ultimo assalto, dopo appena un paio di minuti. “Sensazione tremenda - racconta Stecchi - per essere il primo escluso con un’ottima misura. Ho comunque fatto vedere chi sono, anche se con poco allenamento”.
800 donne (ripescaggio) - Si ferma la corsa delle azzurre negli 800 metri al turno di ripescaggio, novità assoluta di questa edizione, con un doppio impegno in poco più di quindici ore. Anche oggi è combattiva Eloisa Coiro. La romana risale posizioni e arriva seconda in 2:00.31 alle spalle dell’australiana Abbey Caldwell (2:00.07) sorpassando la svizzera Audrey Werro, terza con 2:00.62, mentre scivola indietro l’ugandese Halimah Nakaayi, ex campionessa mondiale, sesta in 2:02.88 dopo aver dettato il ritmo nella prima parte (59.12). Ma stavolta passa direttamente soltanto la vincitrice, con il recupero di due tempi, e il crono della campionessa italiana non è sufficiente per andare avanti: “Gara un po’ lenta, pensavo fosse più veloce. Credo di essermi mossa bene, non sprecando energie all’inizio, e ho cercato di marcare l’australiana”. Ci prova anche Elena Bellò, che sceglie di correre all’interno e subisce qualche contatto, poi non riesce a rispondere alla volata delle avversarie: al traguardo è quarta in 2:02.91, successo per la cubana Rose Mary Almanza (2:01.54). “È stato un tour de force, c’è da lavorare - commenta l’azzurra - ma il rammarico è soprattutto per ieri perché stavo bene ma è difficile quando si perde il passo senza trovare spazio per uscire”.
Decathlon (asta) - Colpo di scena, anzi due: finiscono senza misura nell’asta Skotheim, con tre nulli a 4,50, e anche Warner, out al 4,60 di ingresso. La strada sembra spianata per Neugebauer che salta 5,00, a trenta centimetri dal recente personale, e guida con 7410 punti. Si esalta il norvegese Markus Rooth a 5,30 (+20 cm sul suo primato) per salire dal sesto al secondo posto (7271), terzo Victor (7191) vicino ai propri limiti con 4,90 davanti a Owens-Delerme (7153) e allo statunitense Harrison Williams (7118).
Decathlon (disco) - Nuovo capovolgimento di fronte, come prevedibile, perché vola a 53,33 il disco di Neugebauer che torna in vetta (6500) mentre Warner firma lo stagionale a 48,68 e diventa secondo a quota 6428. Il lancio più lungo con 53,91 è del grenadino Lindon Victor, bronzo mondiale, che rientra in corsa per il podio: quarto (6311) dietro a Skotheim (6326 dopo la spallata a 45,77) ma sorpassando Owens-Delerme (43,36 nel disco e 6304 in classifica).
Decathlon (110 ostacoli) - Cambia ancora la classifica in un decathlon appassionante che vede quattro contendenti nell’arco di 42 punti. Al comando torna Warner con 13.62 (+0.7) sui 110 ostacoli, Owens-Delerme non fa meglio di 14.09, l’ex leader Neugebauer si difende con 14.51 (+0.2) in una specialità a lui poco favorevole ma si avvicina Skotheim che corre in 14.15. Così dopo sei prove: Damian Warner 5585, Ayden Owens-Delerme 5571, Leo Neugebauer 5560, Sander Skotheim 5543, quinto il campione europeo Johannes Erm (5440 per l’estone).
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