Olimpiadi: Tamberi abdica, ma che orgoglio
10 Agosto 2024L'atleta delle Fiamme Oro, penalizzato da problemi fisici, è undicesimo con 2.22
Serata amara per Gianmarco Tamberi. Sceso in pedana in precarie condizioni fisiche, il campione olimpico uscente del salto in alto è undicesimo con 2.22. Per l’atleta delle Fiamme Oro una delusione enorme, frutto di un percorso di avvicinamento alla gara olimpica quanto mai accidentato. Yeman Crippa e il vicentino Eyob Faniel rispettivamente 25° e 43° nella maratona.
TAMBERI - Con coraggio scende in pedana il campione in carica Tamberi, ma la sua finale si chiude prima del previsto in una giornata molto difficile. Dopo due errori iniziali riesce a superare la quota di ingresso in gara a 2.22 con l’ennesima dimostrazione di carattere, ma a 2.27 sbaglia tre volte. Troppo poche le energie rimaste perché il portabandiera italiano ha raccontato di aver avuto una colica renale in nottata, quindi nel primo pomeriggio si è sottoposto ad accertamenti in una struttura ospedaliera per poi decidere di gareggiare. Il poliziotto marchigiano entra in campo per il riscaldamento alle 18.15 e saluta il pubblico, con il cappuccio della felpa a coprire il capo, il volto tirato e concentrato. Al momento della presentazione si toglie il cappuccio, allarga le braccia, si batte le mani sul petto e strilla, accolto dal boato degli spettatori. La progressione è 2.17-2.22-2.27-2.31-2.34-2.36-2.38-2.40. Tamberi sceglie di passare 2.17 e quindi partirà da 2.22. Gimbo chiede il sostegno del pubblico che risponde e c’è la curva dei fan che indossano la maglietta dedicata, ma il primo tentativo è un errore abbastanza netto a 2.22. Sbaglia anche al secondo Tamberi, mancando di poco la quota stavolta, ma con il polpaccio sinistro tocca l’asticella che cade. Dentro o fuori, già alla misura di ingresso: “devi farlo, ti prego”, dice a se stesso. Con le spalle al muro il campione di tutto reagisce, trova energie che fino a un paio di minuti prima non aveva, e piazza un bel salto con notevole margine. Il suo urlo di gioia risuona nello stadio, per un attimo si commuove. Ci prova, Tamberi, ma non riesce il suo primo approccio a 2.27 e nemmeno il secondo, senza trovare la giusta elevazione. È l’ultimo appello: si inginocchia con le mani giunte per chiedere aiuto alla folla, prende la rincorsa e sbaglia anche se in modo meno evidente. Si copre il volto con le mani, disteso sul saccone, poi alza il braccio destro e ringrazia il pubblico, riceve l’abbraccio di Stefano Sottile che proprio da Gimbo era stato consolato in altre occasioni.
Non può trattenere le lacrime, sotto la curva si stringono a lui il fratello Gianluca, gli amici, lo staff tecnico. Una serata amara, appena addolcita dal quarto posto finale di Sottile.
CRIPPA E FANIEL - Il nuovo re della maratona alle Olimpiadi è l’etiope Tamirat Tola. Sullo spettacolare percorso di Parigi trionfa con 2h06’26” sferrando l’attacco decisivo dopo 28 chilometri, all’inizio dell’impegnativa salita. Con una seconda metà gara sensazionale, in 1h01’35” nonostante le difficoltà del tracciato, il trentaduenne africano migliora il record olimpico (2h06’32” del compianto keniano Samuel Wanjiru a Pechino 2008) e conquista un altro titolo che si aggiunge a quello mondiale di due anni fa. L’azzurro delle Fiamme Oro, Yeman Crippa, finisce al 25esimo posto con 2h10’36”, in corsa per la top ten fino al trentacinquesimo chilometro, ma poi il primatista italiano perde nove posizioni nell’ultimo tratto, dal quarantesimo in avanti. Più dietro il vicentino Eyob Faniel, 43esimo in 2h12’50” dopo aver attaccato nella parte di avvio, in fuga solitaria per circa dieci chilometri (dall’undicesimo a poco prima della mezza), mentre il terzo azzurro, Daniele Meucci, è 51esimo con 2h14’02”. “Dopo la discesa che ero riuscito a far bene - racconta Yeman Crippa, quest’anno campione europeo di mezza maratona - poco prima del 35esimo chilometro sono andato in crisi all’improvviso, mi passavano in tanti ed è stato brutto non poter provare a rispondere. Questa gara mi insegna che ci possono essere molti tipi di maratona, soprattutto quella olimpica è davvero difficile. Ora mi prendo un momento di pausa, poi mi preparerò per un’altra avventura”. Domani mattina, di nuovo con partenza alle 8 sullo stesso percorso, la maratona femminile con le azzurre Sofiia Yaremchuk e la veneziana Giovanna Epis.
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