Olivieri: "Verso il 2019 per crescere ancora"
05 Novembre 2018Il martellista sangiorgese si racconta dopo la stagione del record italiano under 20, con i nuovi obiettivi per il prossimo anno
Il 2018 è stato un altro anno da record per Giorgio Olivieri. Il giovane lanciatore del Team Atletica Marche ha proseguito la sua collezione di primati italiani nel martello, stavolta tra gli under 20. Al debutto nella categoria juniores il sangiorgese ha firmato l’impresa il 16 settembre a San Benedetto del Tronto, dove ha spedito l’attrezzo da 6 chilogrammi a 77.21. E sulla stessa pedana in cui dodici mesi prima aveva portato a 77.53 il limite under 18 con il martello da 5 kg. In questa stagione ha conquistato il suo quarto tricolore estivo di fila, dopo il titolo da cadetto e i due da allievo, ma anche quello invernale per la prima volta.
Successi maturati grazie agli allenamenti svolti con il tecnico Alfio Petrelli, nell’impianto di Fermo oltre che a Porto San Giorgio: in collaborazione con il papà Luigi Olivieri, che è stato un valido interprete del giavellotto, e con la consulenza di Nicola Silvaggi per la programmazione. L’unica delusione è arrivata in un contesto internazionale, ai Mondiali under 20 di Tampere (Finlandia): dopo due nulli, un lancio a 67.29 nel terzo e ultimo tentativo non è bastato per superare la qualificazione, a pochi giorni dal 76.13 con cui si era presentato alla rassegna iridata. Alla fine un sedicesimo posto, mentre per andare avanti sarebbe stato sufficiente un 68.46 ampiamente alla sua portata.
VIDEO | INTERVISTA A GIORGIO OLIVIERI
“A Tampere avevo l’ottava misura degli iscritti - racconta Olivieri dal raduno nazionale di Grosseto - e quello che è accaduto lì è stato un ulteriore stimolo per il finale di stagione. Così ho tolto il record a un altro marchigiano, Massimo Marussi, e per me è un onore. Anche una settimana prima, agli Assoluti di Pescara, era andata bene perché ho sfiorato il podio. Tutta esperienza per l’anno prossimo che dovrà essere quello decisivo. Vorrei buttare giù due muri, 80 metri con l’attrezzo da 6 chilogrammi e anche i 70 con il martello assoluto per essere il primo under 20 italiano a infrangere quella barriera. Ma per crescere sarà necessario fare più attività a livello assoluto e internazionale, con la partecipazione a qualche meeting”. Studente del liceo scientifico sportivo, in primavera è stato premiato dall’amministrazione comunale come “Sangiorgese dell’anno”.
“Fin da piccolo frequentavo il campo di atletica - prosegue Giorgio, che proprio lunedì 5 novembre compie 18 anni - dove mi portava mio padre, ex giavellottista. Ma la passione più forte è venuta intorno ai 13-14 anni. Ho provato un po’ di tutto, però ho visto che nei lanci avevo più caratteristiche per emergere. All’inizio nel peso, poi grazie anche all’amicizia e all’occhio non solo di mio padre ma del mio allenatore Alfio Petrelli ho iniziato con il martello. Non essendo un gigante, c’era chi mi prendeva in giro. Mi ricordo ancora che alla prima gara un altro tecnico disse al mio: “A questo ragazzo dagli da mangiare un panino con la mortadella”... e diciamo che ha funzionato!”.
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