On The Road con i giovani Nestola e Guerra
18 Ottobre 2023Volti nuovi, atleti emergenti che si sono distinti su strada, in pista, nel cross: la puntata di questa settimana di AtleticaTalk va alla scoperta di due giovani prospetti del mezzofondo e del fondo come Sara Nestola, sei titoli italiani U23 in una sola stagione (l’ultimo domenica scorsa a Telese nella mezza), e Francesco Guerra, vincitore nello scorso weekend del match internazionale U23 di Trieste nei 10 km su strada. Ad accomunarli, oltre all’età (22 anni), c’è la medaglia d’argento conquistata nei 10.000 agli Europei U23 di Espoo in luglio e la voglia di raggiungere traguardi sempre più prestigiosi, sulla scia dei compagni di Nazionale che li stanno ispirando. Con noi, in puntata, anche il due volte vincitore della Maratona di New York Orlando Pizzolato.
“Sono molto soddisfatta dei 6 titoli, non tutti aspettati: ogni volta è stata diversa, speciale e magica - commenta l’atleta reggiana della Calcestruzzi Corradini Excelsior allenata dall’olimpionico di maratona Stefano Baldini - ho gareggiato su tutti i fronti, dai 3000 indoor alla mezza, ma è nel cross e nella strada che mi trovo più a mio agio. La mezza maratona al momento è la mia distanza preferita e provare la maratona in futuro sarebbe un sogno”. Con Baldini si allena in un gruppo ricco di talento e stimoli: “L’ambiente con Pietro Riva, Cavalli, Lonedo, ti dà tanto dal punto di vista sportivo ma anche da quello umano. Oltre che compagni d’allenamento siamo tutti amici”. La corsa, per Sara, è “scultura in movimento”. La medaglia di Espoo è stata “un punto di partenza”. E in questa stagione di crescita può puntare a un altro obiettivo: “Bruxelles, 10 dicembre, Europei di cross. Dopo il titolo a squadre dello scorso anno insieme a Nadia Battocletti, da cui ho appreso molto, ora posso giocarmi le mie carte”.
“La maglia azzurra dà una carica che nessun’altra riesce a dare - le parole di Francesco Guerra, romano dei Castelli (Frascati), seguito da Vittorio Di Saverio - È quello che ho pensato domenica a Trieste anche nell’ultimo chilometro piuttosto difficile, e quello che ho sentito anche agli Europei U23 in Finlandia. Avevo partecipato a tanti eventi giovanili con la Nazionale ma non era mai arrivata la soddisfazione della medaglia: sono contento di essere riuscito a sfruttare l’occasione”. Attualmente si sente più “un uomo da pista: è soprattutto nei 5000 che sono più rodato. Probabilmente in futuro potrei essere più orientato sulle lunghe distanze”. Per eccellere nella facoltà che frequenta (ingegneria aerospaziale) “non bisogna essere dei geni, ma è fondamentale impegno e costanza”. E se c’è un obiettivo fisso in testa, ha la forma dello stadio Olimpico di Roma: “Ci proviamo, tutti i nostri piani sono rivolti alla qualificazione per gli Europei del prossimo anno”.
GUARDA LA PUNTATA CON NESTOLA, GUERRA, PIZZOLATO
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