Ostacoli e multiple: meraviglie a cinque cerchi
23 Luglio 2024di Marco Buccellato
110/100 OSTACOLI
110HS - Il tre volte campione del mondo Grant Holloway alla ricerca del titolo mancante in bacheca, l'oro olimpico, sfuggitogli a Tokyo (a causa di uno dei sempre meno frequenti errori che commette) in favore del giamaicano Hansle Parchment, erede del titolo olimpico di un connazionale, Omar McLeod. Holloway e gli altri statunitensi Crittenden e Roberts hanno dato spettacolo ai Trials, scendendo in tre sotto i tredici secondi per la prima volta. Al di là del "muro", primo nell'elenco, c'è l'azzurro campione d'Europa Lorenzo Simonelli, confermatosi a livelli assoluti al Louis II di Monaco sette centesimi dietro il fuoriclasse USA. L'Europa non vede la cima olimpica dal 1980 (con il boicottaggio USA), e quattro anni prima a Montreal con il francese Drut. Il giamaicano più quotato, al momento, è Rasheed Broadbell, già capace di prevalere in gara di meeting su Holloway nelle scorse stagioni. Sull'arco dei Pirenei, altra Europa che conta con il prodigio di casa Sasha Zhoya e con il sempre più autorevole spagnolo Enrique Llopis, al momento prevalente sull'altro grande interprete Asier Martinez.
Azzurri convocati: Lorenzo Simonelli (Esercito)
100HS - In un lotto decisamente corposo di primedonne, l'oro andrà a chi farà meno errori, o nessuno. Nella storia dei Giochi (su tutte la finale di Barcellona '92, ma anche la finale maschile di Tokyo '21), il pronostico può ribaltarsi in una frazione di secondo. Tutte presenti: l'olimpionica uscente Jasmine Camacho-Quinn e le ultime due iridate, la primatista mondiale Tobi Amusan e la giamaicana Danielle Williams, due volte oro non senza sorpresa. Meritano menzione l'oro europeo e stella francese Cyrena Samba-Mayela, l'altra giamaicana Ackera Nugent, la bahamense Devynne Charlton, le statunitensi Russell, Johnson e Stark, tutte in pochissimi centesimi. Europa di lusso con la polacca Pia Skrzyszowska, la svizzera Ditaji Kambundji e la miglior versione di sempre dell'olandese Nadine Visser. Il primato dei Giochi è il 12.35 di Sally Pearson, oro australiano a Londra 2012.
400 OSTACOLI
UOMINI - Forse la gara delle gare allo Stade de France. La rivoluzione degli ostacoli bassi passa per le ritmiche di Karsten Warholm, Rai Benjamin e Alison dos Santos, che vantano assieme ventotto delle migliori trenta prestazioni di sempre. Il norvegese Warholm al momento detiene titolo olimpico, mondiale ed europeo, oltre al record del mondo. Lo statunitense Benjamin è l'argento di una Olimpiade e due Mondiali, al culmine della carriera e della condizione. Il brasiliano dos Santos è il campione del mondo di Eugene, forse il big con margini ancora da scrivere. A provare a inserirsi nel triumvirato, l'argento europeo e finalista olimpico Alessandro Sibilio, l'estone mai deludente Rasmus Magi, i giamaicani della nuova generazione James-King e Clarke, gli altri specialisti USA Allen e Bassitt, il qatarino Samba troppe volte penalizzato da problemi fisici e il caraibico McMaster, argento a Budapest. Portento in via di deflagrazione, l'altro brasiliano Matheus Lima.
Azzurri convocati: Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle)
DONNE - Anche al femminile, come al maschile e forse di più, i 400 metri ostacoli rischiano di diventare il "must" dei Giochi. All'ennesimo primato del mondo della campionessa olimpica Sydney McLaughlin-Levrone (50.65), ha replicato pochi giorni fa l'iridata di Budapest Femke Bol con un altro primato d'Europa (50.95), seconda donna a scendere sotto i 51". Non è remota la possibilità che, per vincere, entrambe dovranno migliorarsi ancora. Dietro le due superstar, la stagione propone soprattutto l'altra statunitense Anna Cockrell e la giamaicana Rushell Clayton. Nell'ultimo mese è tornata a farsi sentire la bahrainita ex-nigeriana Kemi Adekoya, quarta a Budapest con tre record asiatici in successione. L'ultima europea a vincere una finale olimpica fu la greca Halkia nella sua Atene.
Azzurre convocate: Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), Alice Muraro (Aeronautica), Rebecca Sartori (Fiamme Oro)
PROVE MULTIPLE
DECATHLON - Il sogno olimpico del primatista mondiale Kevin Mayer, vincere l'oro ai Giochi dopo due titoli mondiali e due argenti a cinque cerchi, è appeso a un filo. Il francese si è infortunato in Diamond League e la partecipazione al consesso olimpico è seriamente a rischio. Iscritto il canadese Damian Warner (oro a Tokyo) mentre un'ernia del disco ha costretto al forfait Pierce LePage (iridato a Budapest). Gli altri nomi da seguire sono quelli del podio di Roma, l'estone Johannes Erm, il norvegese Sander Skotheim e il francese Makenson Gletty, il tedesco campione mondiale di Doha Niklas Kaul, l'australiano bronzo olimpico Ashley Moloney, e l'unico capace di avvicinare i 9000 punti quest'anno, il tedesco Leo Neugebauer. Sempre quotato il grenadino Lindon Victor, così come il portoricano Ayden Owens-Delerme. USA con il giovane Heath Baldwin e Zach Ziemek, bronzo mondiale a Eugene.
EPTATHLON - Dopo gli ori di Rio e Tokyo, la belga Nafissatou Thiam può staccare il terzo acuto olimpico, prima nella storia a superare la doppietta ai Giochi. Forte del recente titolo europeo a Roma, troverà avversarie tradizionali quali la britannica due volte iridata Katarina Johnson-Thompson e il resto del podio di Budapest, la statunitense Anna Hall e l'olandese Anouk Vetter. L'altra belga Noor Vidts e la svizzera Annik Kälin gravitano nel limbo delle favorite per salire sul podio parigino. In gara la primatista italiana Sveva Gerevini, magnifica performer agli Europei di Roma, sesta dietro la più giovane delle atlete di primo piano, l'altra olandese Sofie Dokter.
Azzurre convocate: Sveva Gerevini (Carabinieri)
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