Ottocento volte Cusma
E' stata una delle protagoniste del 2009 e di sicuro una delle azzurre che ha più gareggiato in questa interminabile stagione. Elisa Cusma chiude l'anno con un bronzo continentale, quello degli Euroindoor di Torino, un sesto posto ai Mondiali di Berlino, due ori ai Giochi del Mediterraneo, quattro titoli e un primato italiano ritoccato, quello degli 800 indoor in 1:59.25. Scorrendo le graduatorie nazionali - in cui svetta con il season best e suo secondo miglior crono di sempre, 1:58.81, della finale berlinese che fa il paio con il 4:04.98 corso sui 1500 ad Atene - si possono quindi rilevare i numeri della sua stagione "sempre in pista" fatta di 27 gare (compresi i turni eliminatori) sugli 800, di cui 7 indoor e 20 all'aperto, e 8 performance sui 1500 (1 indoor e 7 outdoor) e tre occasioni in cui si è trasformata anche in frazionista della 4x400. In più la mezzofondista dell'Esercito allenata da Claudio Guizzardi, non si è fatta mancare nemmeno una "variazione sul tema" con i 5,5 km su strada di Oderzo.
Che effetto ti fa, a ormai due mesi di distanza, quel sesto posto ai Mondiali?
"Beh, sinceramente mi fa lo stesso effetto che ho provato appena arrivata. Un po' di rimpianto e una grande felicità! Ma vorrei sicuramente incorniciare tutta la stagione. Ogni gara è stata una sicurezza e una consapevolezza di quello che potevo e dovevo fare. Forse mi sarebbe piaciuto fare una gara leggermente diversa in finale a Berlino. Con questo non voglio dire che sarebbe andata meglio, però un po' ci penso. Magari, con il senno di poi, avrei evitato di mettermi subito in lotta con le prime, risparmiandomi per il finale. Mi dispiace di aver detto a fine gara quelle cose sulla Semenya. Sono state parole eccessive pronunciate a caldo, potendo tornare indietro non le direi mai più".
Quale consideri, invece, la tua migliore gara, tatticamente e in termini di condizione fisica, dell'anno?
"Penso a Karlsruhe, ho fatto una gara perfetta con l'1:59.25 del record italiano indoor. Ero appena tornata dal raduno in Sudafrica, le gambe giravano alla grande e anche di testa ero al massimo".
Dopo tante gare, ti sei concessa finalmente un po' di vacanza?
"Sì, un po' di relax ci voleva. Quest'anno, però, non sono andata da nessuna parte sia perché non avevo proprio voglia di prendere ancora un aereo per fare anche solo un altro viaggio e sia perché mi sono dedicata alla mia nuova casa che finalmente è finita. Sono andata a vivere da sola, sempre a Piumazzo, non troppo lontano da casa dei miei. Mi sono divertita ad arredarla in stile etnico e con tanto arancione".
Quando e come pensi di ricominciare la preparazione?
"Per adesso mi limito solo a qualche corsetta e a qualche esercizio. Ricomincerò in maniera più sistematica a fine mese".
La solita domanda: 800 o 1500 nell'imminente futuro di Elisa Cusma?
"Ritengo che ogni atleta, al di là delle preferenze personali, debba dedicarsi alla specialità in cui effettivamente può essere più forte. Non bisogna mai porsi dei limiti. Fatto sta che non abbondenerò mai gli 800, anche se sicuramente mi dedicherò con più convinzione ai 1500".
Il 2010, Europei di Barcellona e cos'altro?
"Sicuramente indoor con qualche meeting all'estero, gli Assoluti e i Mondiali. Ormai avrete capito che non posso stare a lungo senza gareggiare. Agli Europei di Barcellona la situazione sugli 800 non sarà molto diversa da quella vista ai Mondiali. Basti pensare che a Berlino, su 8 finaliste 6 erano europee. Comunque, staremo a vedere...".
Di recente sei stata al matrimonio di Antonietta Di Martino, emozionata? E tu ci pensi ai fiori d'arancio?
"Mi ha fatto molto piacere che Antonietta mi abbia invitata. Per me lei è una grande persona ed ero davvero contenta perchè l'ho vista molto emozionata. Beh, diciamo che sposarmi è uno dei miei grandi sogni, ma bisogna prima trovare la persona giusta e questo è un serio problema al giorno d'oggi!".
a.g.
Nella foto, Elisa Cusma ai Mondiali di Berlino (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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