Padova: Carosi e Modica a caccia del tricolore
La Maratona di Sant’Antonio a Padova ha quest’anno un sapore molto particolare, grazie alla sua valenza di Campionato Italiano della specialità. E’ la prima volta che la città ospita i Tricolori, mentre è la nona volta che il Campionato Italiano si corre in Veneto (l’ultima fu nel 1999 a Venezia). Sarà il presidente della Fidal Franco Arese a premiare i due nuovi campioni d’Italia (i detentori uscenti, Roberto Barbi e Ornella Ferrara, non saranno della partita) che potrebbero benissimo non essere i vincitori della Maratona, in quanto essa è aperta agli stranieri, e fra gli oltre 4.400 iscritti non sono pochi quelli che vengono da oltreconfine. Nel computo dei favoriti, d’altronde, spiccano nomi non italiani, come quelli dei keniani Lokira e Changwony e del brasiliano Caldera de Almeida. In questo caso, però, l’interesse principale sarà rivolto alla conoscenza del nome del nuovo ampione italiano. Che, nel caso fosse, Angelo Carosi, nuovo non sarebbe, in quanto l’atleta laziale ha già conquistato il titolo nel 2001 e 2003: “Non mi dispiacerebbe confermarmi l’uomo degli anni dispari – afferma il portacolori della Forestale – credo di avere le carte in regola per lottare per il titolo, e a 41 anni non sarebbe cosa da poco. Il mio problema è la sciatalgia che nell’ultimo mese e mezzo mi ha un po’ frenato: infatti, dopo aver fatto da lepre a Treviso e Roma, avevo previsto di andare a Boston, ma un po’ perché non ho avuto alcuna garanzia economica neanche per l’ospitalità, un po’ perché su quel percorso i problemi alla coscia sarebbero stati più forti, ho preferito rinunciare”. Carosi, a dispetto di una condizione fisica ancora non ottimale, ma in virtù di un’ultima settimana di allenamenti incoraggiante, si sente in grado di puntare alla maglia tricolore: “Credo di valere un tempo intorno alle 2h13:30. E’ chiaro che i keniani andranno più forte, hanno chiesto un passaggio alla mezza inferiore a 1h05 che io non sono in grado di sostenere, ma resto ottimista. La cosa che temo di più è il tempo: le previsioni danno pioggia per domenica, e col freddo e l’acqua potrebbero saltare tante gerarchie. Staremo a vedere”. Con tanti protagonisti italiani che hanno scelto altre maratone o che per problemi fisici hanno dovuto rinunciare (ultimo in ordine di tempo, il campano Giovanni Ruggiero), il principale rivale di Carosi per la conquista del titolo italiano si profila essere Vincenzo Modica, l’ex vicecampione mondiale di Siviglia 1999 che si dice pronto alla battaglia: “Mi sono finalmente allenato con regolarità: venivo da un inverno molto sofferto, con tante sedute interrotte, e il risultato è stato la debacle di Treviso. Ma da allora ho potuto lavorare bene e la mia condizione è notevolmente cresciuta, credo di poter correre non lontano dal mio record personale (2h11:39 datato 1996, ndr) sempreché le condizioni climatiche e lo sviluppo della corsa lo consentano. Io comunque a questo titolo italiano tengo tantissimo: in carriera ne ho già vinti 7, fra cross, strada, maratonina e 10000, ma quello di maratona ancora mi manca”. Anche Modica ha intenzione di correre una gara “parallela” a quella per la vittoria nella maratona: “Il treno chiesto dai keniani è troppo forte, bisognerà vedere se lo terranno con il cattivo tempo: non è detto che la vittoria del titolo italiano non significhi anche il primo posto, ma quel che conta è correre con attenzione per non perdere l’obiettivo primario”. In campo femminile la sfida (che rispetto a quella maschile ha presenze straniere meno qualificate) ha perso nelle ultime ore un’attesa protagonista, Giovanna Volpato colpita da un attacco influenzale che l’ha debilitata proprio nel momento peggiore: “Mi dispiace enormemente, avevo lavorato oltre un mese in Namibia pensando a questo appuntamento e sognando anche la conquista di una maglia azzurra per i prossimi Mondiali”. Senza l’atleta dell’Assindustria, il pronostico privilegia Ivana Iozzia, la portacolori della Corradini Calcestruzzi che è reduce dall’ottimo 3° posto alla Stramilano in 1h13:43, e che dovrà vedersela con Silvia Sommaggio, al suo secondo appuntamento con la maratona, e con Maria Cocchetti, vincitrice in passato a Roma e Trieste ma da tempo assente sulla distanza. Il via domenica alle 9 da Vedelago: la Rai trasmetterà in registrata le fasi salienti della manifestazione su Rai Due alle 2,30 della notte e il giorno dopo su RaiSport Sat dalle 16 alle 16,40. Gabriele Gentili Nella foto: Giovanna Volpato in occasione della sua vittoriosa apparizione nel 2002 (foto organizzatori)
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