Padova: Shubenkov accende il nuovo stadio
02 Settembre 2018L’ostacolista russo incanta il pubblico in 13.09 al meeting veneto, nel rinnovato Colbachini. Sui 400 metri Re con 45.63 batte Galvan, al femminile si migliora Lukudo (52.42).
Nel 32° Meeting internazionale Città di Padova, applausi per Sergey Shubenkov. Il fuoriclasse russo vola tra le barriere dei 110 ostacoli in 13.09 (+1.7), un crono di assoluto valore per il capolista mondiale dell’anno (12.92 in questa stagione) che si conferma ancora al top, dopo che agli Europei di Berlino si è dovuto accontentare dell’argento al fotofinish. Terzo posto di Hassane Fofana (Fiamme Oro) in 13.56, ad appena sei centesimi dal personale, e quarto Lorenzo Perini (Aeronautica, 13.59). Tante le stelle in gara sulla nuova pista azzurra dello stadio Colbachini - inaugurata in apertura alla presenza del sindaco Sergio Giordani e del presidente FIDAL Alfio Giomi - che torna ad accogliere il meeting dopo 25 anni: la russa Anzhelika Sidorova sale a 4,75 nell’asta e la connazionale Mariya Lasitskene prevale nell’alto con 1,95 soltanto grazie al minor numero di errori sull’ucraina Kateryna Tabashnyk (per Alessia Trost 1,81 e tre nulli a 1,85), mentre l’etiope Genzebe Dibaba nel miglio cerca il grande risultato ma chiude in 4:20.51 calando il ritmo nel finale. Sul rettilineo dei 100 il più veloce è lo statunitense Michael Rodgers in 10.10 (+1.0), quarto Marcell Jacobs (Fiamme Oro, 10.28).
Azzurri in forma nei 400 metri: al maschile Davide Re (Fiamme Gialle) si impone in rimonta con 45.63 a meno di quattro decimi dal personale, davanti al compagno di club Matteo Galvan che è secondo in 46.16. Tra le donne cresce Raphaela Lukudo (Esercito), terza con 52.42 e un miglioramento di 23 centesimi nella gara conquistata dalla giamaicana Stephenie-Ann McPherson (50.94) per aggiudicarsi la sfida in chiave italiana con Maria Benedicta Chigbolu (Esercito, 52.56). E in attesa della rivincita agli Assoluti, nel prossimo weekend a Pescara, da venerdì 7 a domenica 9 settembre. Anche dagli 800 metri arrivano segnali di progresso, con Irene Baldessari (Esercito) che eguaglia il personale di 2:02.79 (sesta con il successo all’ucraina campionessa europea Nataliya Pryshchepa in 2:00.37) ed Enrico Brazzale (Atl. Vicentina) sceso a 1:46.93. Sempre nel mezzofondo, sui 1500 primato stagionale di Joao Bussotti (Esercito, quarto in 3:38:05) e record personale del 21enne Ossama Meslek (Atl. Vicentina) con 3:39.31. Nei 100 ostacoli seconda Luminosa Bogliolo (Cus Genova) in 13.25 (+1.7).
SHUBENKOV 13.09 - Si corre veloce sulla nuova pista dello stadio Colbachini. L’acuto del meeting porta la firma di uno dei maggiori protagonisti dell’intera stagione a livello globale: Sergey Shubenkov, magistrale interprete dei 110 ostacoli, con 13.09 e vento favorevole ma entro la norma (+1.7). Quest’anno, oltre al 27enne russo, solo un altro atleta (lo spagnolo Ortega in 13.08) ha corso più veloce. E ora l’ex iridato, nuovo primatista del meeting (cancellato il 13.18 dello statunitense Jason Richardson targato 2012), detiene sette dei migliori otto tempi nel 2018. Per il vicecampione europeo anche il premio speciale, una campana in bronzo, dedicato a Daciano Colbachini che è stato uno specialista proprio dei 110 ostacoli, ex primatista nazionale e quattro volte tricolore con due partecipazioni olimpiche (1912 e 1920).
Dietro il sudafricano Antonio Alkana (13.50) si comportano bene i due azzurri: Hassane Fofana (Fiamme Oro), quinta prestazione in carriera con 13.56, e il tricolore Lorenzo Perini (Aeronautica), 13.59 con il suo quarto crono di sempre a un decimo dal personale. Una sfida che si rinnoverà anche agli imminenti Assoluti.
400: VINCE RE, SI MIGLIORA LUKUDO - Bel duello tra azzurri nel giro di pista. Per la prima volta Davide Re (Fiamme Gialle), con il settimo tempo in carriera (45.63), riesce a battere dei 400 metri il recordman nazionale Matteo Galvan che oggi viene superato nel rettilineo finale dal compagno di allenamenti e chiude in 46.16. Al sesto posto il campione europeo under 20 Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) con 46.63. Nella gara femminile la migliore delle azzurre è Raphaela Lukudo: la 24enne modenese dell’Esercito toglie oltre due decimi al personal best con 52.42 e si prende il terzo posto, per lasciarsi alle spalle Maria Benedicta Chigbolu (Esercito), quarta in 52.56, e Giancarla Trevisan (Bracco Atletica, 53.25). Davanti a tutte la giamaicana Stephenie-Ann McPherson (50.94) che precede la statunitense Courtney Okolo (51.91).
OTTOCENTISTI OK - Dopo una prima parte di stagione a rincorrere la condizione migliore, per Irene Baldessari oggi c’è la soddisfazione del personal best pareggiato al centesimo con 2:02.79. Adesso la 25enne trentina dell’Esercito sembra la più brillante delle specialiste italiane, sesta al traguardo seguita da Elena Bellò (Fiamme Azzurre, ottava in 2:03.71) mentre finisce nelle retrovie Yusneysi Santiusti (Assindustria Sport Padova, decima con 2:04.66). La vittoria in 2:00.37 è dell’ucraina Nataliya Pryshchepa, bicampionessa europea su questa distanza. Al maschile Enrico Brazzale (Atl. Vicentina) esulta per un altro record personale: il 23enne veneto firma il suo primo sub-1:47 con il quarto posto in 1:46.93 e toglie due decimi esatti al crono realizzato nel meeting di Rovereto. Netto il successo dello spagnolo Alvaro de Arriba, bronzo europeo indoor, con 1:45.47.
1500 E MIGLIO - Dal mezzofondo arriva poi il progresso stagionale del finalista europeo Joao Bussotti (Esercito), quarto nei 1500 metri in 3:38.05 per ribadire il suo feeling con Padova dove ha ottenuto tre delle sue quattro migliori performance. Balzo in avanti per il 21enne Ossama Meslek (Atl. Vicentina), tricolore under 23 in sala, che sforbicia 14 decimi al personale con 3:39.31 in settima posizione. Ad imporsi il keniano Justus Soget (3:35.28), bronzo iridato juniores. Nel miglio donne in pratica dura poco più di metà gara il tentativo-record di Genzebe Dibaba: quando l’etiope rimane da sola, dopo il passaggio in 2:05.1 della pacer spagnola Esther Guerrero, l’andatura rallenta vistosamente e il crono finale è 4:20.51, con Elisa Bortoli (Esercito, 4:36.75) sesta davanti a Giulia Aprile (Esercito, 4:36.94) e alla siepista Martina Merlo (Aeronautica, 4:38.79).
SALTI RUSSI - Non solo Shubenkov, perché la Russia è protagonista a Padova anche tra le donne. Nell’asta la vicecampionessa mondiale indoor Anzhelika Sidorova piazza un 4,75 da record del meeting: battuto il 4,72 dell’olimpionica greca Katerina Stefanidi nella scorsa edizione.
Quinto posto con 4,30 al primo assalto di Roberta Bruni (Carabinieri), dopo il recente 4,40 a Rieti, e stessa misura di 4,30 per Sonia Malavisi (Fiamme Gialle), un risultato che non raggiungeva dall’esordio stagionale. Entrambe poi tentano senza successo 4,40, settima invece con 4,00 la tricolore assoluta Elisa Molinarolo (Aristide Coin Venezia 1949). Nell’alto vince ancora Mariya Lasitskene, ma senza strafare: 1,95 al primo tentativo, mentre l’ucraina Kateryna Tabashnyk supera la quota con il terzo. Non decolla Alessia Trost (Fiamme Gialle), che commette tre errori a 1,85 e quindi non va oltre il salto iniziale di 1,81 al secondo ingresso in pedana, invece l’altra azzurra Elena Vallortigara (Carabinieri) rinuncia alla gara, non al meglio, ma riceve comunque l’abbraccio del pubblico.
SPRINT USA - Doppietta statunitense sui 100 metri. La serata si chiude con la volata vincente di Michael Rodgers in 10.10 (+1.0), davanti all’ivoriano Arthur Cissé (10.15). Per l’azzurro Marcell Jacobs il quarto posto con 10.28, lo stesso risultato della semifinale di Berlino, all’indomani del 10.34 a Brugnera. Sesto invece il campione italiano Federico Cattaneo (Atl. Riccardi Milano 1946) in 10.45. Al femminile sfreccia di nuovo English Gardner, come al meeting di Rovereto, stavolta con l’uno periodico: 11.11 (+1.1) nei confronti della veneta Johanelis Herrera (Atl. Brescia 1950 Ispa Group), a poco più di un decimo dal personale con 11.63.
100HS: BOGLIOLO SECONDA - Vento alle spalle anche sui 100 ostacoli femminili (+1.7) con l’azzurra Luminosa Bogliolo al secondo posto in 13.25. La 23enne ligure del Cus Genova è superata dall’ucraina Hanna Plotitsyna (13.13) ma precede Elisa Di Lazzaro (Carabinieri), quarta in 13.46. Nei 400 ostacoli del turco argento europeo e mondiale Yasmani Copello in 49.09, sul giamaicano Annsert Whyte (49.16), quarto José Bencosme (Fiamme Gialle) con 49.93 dopo il 50.01 di giovedì a Zurigo.
IN PEDANA - L’atleta di casa Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) è terza nel getto del peso con il primato stagionale di 16,94 mentre per la vittoria non ha rivali la bielorussa Aliona Dubitskaya (18,91), bronzo agli Europei di Berlino. In evidenza la ventenne Martina Carnevale (Studentesca Rieti Milardi), quarta con il personale migliorato di oltre mezzo metro a 15,54. Nel lungo 7,93 (-0.5) del giamaicano Tajay Gayle.
TAGLIO DEL NASTRO - Il meeting torna, come non accadeva dal 1993, allo stadio Daciano Colbachini: otto corsie azzurre e nuove tribune con 4500 posti a sedere per dare un nuovo volto all’impianto, ufficialmente inaugurato prima del via delle gare. Al taglio del nastro, insieme al sindaco Sergio Giordani, il presidente FIDAL Alfio Giomi e due campionesse olimpiche come Gabriella Dorio e Sara Simeoni, oltre al presidente di Assindustria Sport Padova, Leopoldo Destro.
Luca Cassai
VIDEO | RIVEDI LA REGISTRAZIONE DEL MEETING DI PADOVA 2018
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