Paralimpici a Rieti: 3 giornate, 10 record
20 Maggio 2018Successo per il weekend (18-20 maggio) degli Italian Open Championships, unica tappa del World Para Athletics Grand Prix sul territorio nazionale
Spettacolo a Rieti per il weekend degli Italian Open Championships, meeting internazionale del circuito World Para Athletics Grand Prix al suo primo appuntamento europeo. In tutto sono stati dieci i record italiani realizzati sulla pista e sulle pedane del Guidobaldi: il discobolo Oney Tapia ha sfiorato il suo recente primato mondiale, due nuovi limiti nazionali per Giuseppe Campoccio nei lanci e Diego Gastaldi nella corsa in carrozzina. A Rieti anche il ritorno alle gare dopo 20 mesi di Oxana Corso.
Dopo gli ottimi risultati dei giorni scorsi, il Grand Prix di Rieti si chiude con altri quattro record assoluti da aggiungere al bottino azzurro dei sei precedenti. I 200 metri sono particolarmente felici per la corsa in carrozzina nazionale. Diego Gastaldi (Sport No Limits Firenze) bissa il risultato dei 100 di ieri e ottiene la migliore prestazione tricolore T53 di 28.52 che resisteva dal 1994 (29.03). Il già primatista italiano T54 Giandomenico Sartor (Veneto Special Sport) taglia il traguardo in 26,83 e riesce ad abbassare il suo limite di 22 centesimi di secondo. FISPES Academy, l’Accademia giovanile di atletica paralimpica, è invece ben rappresentata da Nicholas Zani (Sempione 82), che nell’arco di due settimane si migliora ulteriormente di 1 secondo e 52 centesimi e conclude la sua gara T33 in 56.15. Tra i deambulanti T35 il nuovo primato nazionale è di Marco Baldini (Acli III Millennio) che fa registrare il crono di 32.51. In chiave femminile, l’argento dei Mondiali under 18 Carlotta Bertoli (Veneto Special Sport) realizza il suo personal best di 29.27. La kermesse internazionale è però una nuova occasione per Oney Tapia (Fiamme Azzurre) di dimostrare al mondo che lui c’è. Il discobolo italo-cubano trova la seconda migliore prestazione mondiale di sempre dopo lo strepitoso record iridato di 45,65 realizzato a Chiuro a fine aprile.
Oggi l’attrezzo atterra a 45,38 alla quarta prova, un risultato di grande rilevanza considerato il leggero risentimento muscolare a una gamba.
Il Presidente FISPES Sandrino Porru è soddisfatto degli esiti della manifestazione: “Sono molto contento di questa edizione degli Italian Open Championships per il livello tecnico espresso da tutti gli atleti in gara, il numero di partecipanti e l’organizzazione sempre più professionale. Le prestazioni dei nostri ragazzi fanno ben sperare per i Campionati Italiani a Nembro (9-10 giugno) e mi danno molta fiducia in avvicinamento agli Europei di Berlino di agosto. C’è un po’ di rammarico per la poca partecipazione della cittadinanza reatina a un evento di atletica paralimpica. Ringrazio come sempre il contributo prezioso dell’Atletica Studentesca Andrea Milardi e dei partner Karhu, PMG Italia, ADR Aeroporti di Roma e Tre Emme Viaggi che ci stanno accompagnando in questo percorso che speriamo di estendere a tutte le discipline federali”. Il prossimo fine settimana la carovana del Grand Prix si sposta a Nottwil in Svizzera, quinta tappa delle nove previste con finale in programma a Berlino a fine giugno.
DAY 2 - Gli Italian Open Championships offrono a Rieti una bellissima giornata di gare, soprattutto in chiave azzurra. Dei quattro primati italiani registrati, emerge il solito Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) che a ogni gara importante fa sempre parlare di sé. Dopo l’exploit del disco (26,76), è bis per lui nel peso F33 con il record tricolore di 11,31 che supera di 30 centimetri il suo precedente limite nazionale. Nella pedana del disco F57 è invece Piero Suma (Paralimpico Difesa) a migliorare di 63 centimetri il primato assoluto che gli appartiene, prima lanciando a 28,34 e poi a 28,58 trovato all’ultimo tentativo. Anche dai 100 metri arrivano segnali di ottimismo per gli atleti italiani. Con 11.56 Riccardo Bagaini (Sempione 82) strappa tre centesimi di secondo al suo record tricolore precedente della categoria T47. Il compagno della staffetta d’argento mondiale Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) stabilisce con 12.07 la migliore prestazione stagionale europea T44 che, secondo le regole sulle nuove classificazioni, potrà essere omologata da World Para Athletics come primato continentale solo a fine anno.
Nella corsa in carrozzina T53 Diego Gastaldi (Sport No Limits Firenze) centra il limite nazionale di 16.40 che resisteva addirittura da 35 anni. Tra le donne, Oxana Corso (T35) 16.79 al suo rientro agonistico dall’operazione al piede di fine 2016. La portacolori delle Fiamme Gialle, pluridecorata in tutte le rassegne internazionali che contano, è contenta: “Questa pista, dove ho fatto i miei due record del mondo nei 400, è sempre bella. Riprendere da qui mi ha fatto emozionare. A Nembro, ai Campionati Italiani, proverò anche i 200”. Il bronzo paralimpico T63 Monica Contrafatto (Paralimpico Difesa) rallenta a metà gara per un problema alla protesi e termina in 15.57, mentre tra le giovani T13 Carlotta Bertoli (Veneto Special Sport) ha la meglio sull’amica-rivale Margherita Paciolla (Polisportiva Milanese) con un secondo posto da 14.03 dietro l’irlandese Orla Comerford (12.75). Nel lungo risultato da incorniciare per l’ungherese Luca Ekler che salta un eccellente 5,18 a quattro centimetri dal record del mondo T38.
DAY 1 - La sessione pomeridiana riserva l’ennesima prestazione da primato sulle pedane reatine da parte di Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) che nel disco ritocca di oltre un metro il suo record italiano F33 (26,76) al quinto lancio. Nei 1500 T64 è Claudio De Vivo (Asco) ad imporsi all’attenzione di tutti abbassando il limite nazionale di quasi 10 secondi a 4.56.87. Nei 400 metri risposte molto positive da parte degli atleti italiani. L’argento mondiale di staffetta amputati 4x100 Riccardo Bagaini (Sempione 82) realizza il suo personal best di 53.43 nella categoria 47, mentre per la corsa in carrozzina sia Giandomenico Sartor (Veneto Special Sport) che Diego Gastaldi (Sport No Limits Firenze) si avvicinano ai loro primati tricolori T54 (51.66) e T53 (53,86), nonostante la pista del Guidobaldi non sia considerata veloce per la specialità. Entrambi saranno presenti a Nottwil, in Svizzera, alla quinta tappa del Grand Prix della prossima settimana. Il finlandese Henry Manni, campione europeo T34, chiude invece in 55.28. Nella pedana del lungo, il sudafricano Hilton Langenhoven, oro T12 alle Paralimpiadi di Rio, piazza una serie di salti in regolarità per concludere con 6,87. Il pluridecorato azzurro T64 Roberto La Barbera (Pegaso Asti) si ferma a una misura di 6,29. Ottimo esordio internazionale invece per Marco Cicchetti (Fiamme Azzurre) appartenente a FISPES Academy, l’Accademia giovanile dell’atletica paralimpica. Il suo salto da 6,94 per la nuova categoria T44 (senza protesi) vale come migliore prestazione italiana.
Giuliana Grillo (ufficio stampa FISPES)
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