Paralimpici, ripartenza tricolore a Jesolo
14 Settembre 2020L’atletica paralimpica torna a vivere le emozioni agonistiche con i Campionati italiani assoluti allo stadio Armando Picchi di Jesolo. Una ripartenza contrassegnata da risultati decisamente confortanti. Nella giornata inaugurale, la primatista mondiale dei 100 T63 Martina Caironi (Fiamme Gialle) debutta nella gara più veloce confermandosi in 15.23. Al secondo posto il doppio argento iridato Monica Contrafatto (Atletica Studentesca Rieti, 15.93) e terza la giovane esordiente Ambra Sabatini (Atletica Grosseto Banca Tema), classe 2002, 16.68 alla sua prima competizione ufficiale, prestazione che fa sognare un futuro sicuramente roseo. Per la categoria T35 l’argento mondiale Oxana Corso (Fiamme Gialle) conquista agevolmente il titolo in 16.21. L’atleta transgender Valentina Petrillo (Omero Bergamo) nella sua prima prova agonistica tra le donne ipovedenti T12 vince correndo in 13.24. Nella corsa in carrozzina femminile Maria Criscione (Handy Sport Ragusa) realizza il primato italiano nei 100 T33 con 43.00. Nei 100 maschili buona prova per Simone Manigrasso (Fiamme Gialle), primo gradino del podio tricolore T64 con 11.87 davanti al 12.18 di Riccardo Cotilli (Sempione 82).
Nei lanci tutti gli onori del record vanno ad Alessio Talocci (Anthropos Civitanova), che strappa a Cristian Lella (Polisportiva Luna e Sole) il limite nazionale del peso F20 in un testa a testa al quarto turno. La nuova migliore prestazione è quasi mezzo metro in più della precedente (10,45) e diventa 10,94. L’ex primatista sardo riesce comunque a migliorarsi con l’attrezzo che atterra a 10,77. In chiave femminile la dominatrice mondiale del peso F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova), disturbata da una contrattura femorale nei giorni precedenti, si aggiudica il successo con un solo lancio da 14,12. Agnese Caon (Veneto Special Sport) dà prova di essere in buone condizioni, fermandosi a soli due centimetri dal primato assoluto F41 di 4,87, registrato a Cassola il 5 settembre. Nei 10.000 T46 è Alessandro Di Lello (Fiamme Azzurre) a laurearsi campione italiano. Lo specialista della maratona, già plurimedagliato azzurro, termina la sua gara in 35:12.85 e inizia così la sua preparazione tecnica post-infortunio verso Tokyo.
Simone Colasuonno (Sardegna Sport) fa registrare un’ottima prestazione nella categoria T20 con 33:15.32.
Anche nella seconda giornata la protagonista è Martina Caironi (Fiamme Gialle) che nel lungo T63 eguaglia il suo record del mondo di 5,00 all’ultimo tentativo. Un salto con vento favorevole oltre la norma (+3.3 m/s), ma il risultato al rientro in gara la ripresenta già sullo scenario internazionale con eccellenti premesse nel percorso verso le Paralimpiadi di Tokyo. Dietro di lei si piazza la giovane emergente Ambra Sabatini (Atletica Grosseto Banca Tema), capace di 3,83 alla prima competizione di lungo della sua carriera sportiva paralimpica.
La pista regala invece la migliore prestazione mondiale a Lorenzo Marcantognini (Sempione 82) che nei 400 T63 stoppa il cronometro a 1:10.67, quasi 4 secondi in meno rispetto al tempo realizzato l’anno scorso sempre a Jesolo (1:14.35). Risultato da ricordare anche per il compagno di squadra Riccardo Bagaini con l’ottimo 51.24 nei 400 T47. Il suo record nazionale abbassa di 29 centesimi il limite di Samuele Gobbi fatto segnare otto anni fa. Ancora un nuovo primato per Maria Criscione (Handy Sport Ragusa) che fa doppietta con i 200 T33 col crono di 1:34.11. Nella categoria T35 il bronzo mondiale 2019 Oxana Corso (Fiamme Gialle) riesce a prendersi l’ennesimo titolo italiano in 33.99. La velocista transgender Valentina Petrillo (Omero Bergamo) termina la sua gara preferita dei 200 T12 femminile in 27.47 e porta a tre gli ori tricolori vinti a questi Assoluti compresi 100 e 400.
Alla lista dei primati si aggiungono due nomi. Ndiaga Dieng, il mezzofondista italo-senegalese (Anthropos Civitanova) già autore di brillanti prestazioni quest’anno, sbriciola il precedente record FISPES sui 1500 T20 di quasi 8 secondi e lo fissa a 4:10.34. E poi Nicholas Zani (Sempione 82), il giovane corridore in carrozzina che porta a 2:43.49 il record assoluto degli 800 T33. Nei 5000 metri le Fiamme Azzurre schierano il bronzo paralimpico dei 1500 T11 Annalisa Minetti (22:14.06) e lo specialista di maratona T46 Alessandro Di Lello (17:01.02), in pista per un primo test in avvicinamento alla preparazione invernale.
Il T20 Fabrizio Vallone (Anthropos Civitanova) ottiene invece la miglior prestazione italiana con 15:39.64.
Nei lanci la pluridecorata azzurra F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) sale tre volte sul gradino più alto del podio tricolore: al peso aggiunge l’accoppiata giavellotto (22,29) e disco (37,71). Lo scopo dichiarato degli Assoluti era di attaccare il primato continentale del disco che le appartiene (37,89) e in gara riesce ad avvicinarlo di 18 centimetri nonostante la fastidiosa contrattura femorale. L’obiettivo è solo rimandato. Nella stessa specialità al maschile, l’argento mondiale e campione europeo Oney Tapia (Fiamme Azzurre) trova la misura giusta a 41,24 fatta due volte, mentre Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) lancia a 42,65 per il tricolore F64. Alessio Talocci, al debutto nel disco, realizza la migliore prova di sempre per la categoria F20 con 29,41. Nel lungo T64 Roberto La Barbera (Pegaso) aumenta la sua ricca collezione di titoli italiani con 6,44, e Marco Cicchetti (Fiamme Azzurre) è primo a 6,75 per la T44.
Nel weekend Sandrino Porru è stato riconfermato alla presidenza della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali per il quadriennio paralimpico 2021-2024. Per Porru, che ha ottenuto 81 voti, si tratta del quarto mandato alla guida della FISPES, federazione paralimpica che si occupa di atletica leggera, rugby in carrozzina, calcio amputati e calcio a 7 per atleti con cerebrolesione. Al termine dell’elezione il presidente Porru dichiara: “Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata per camminare altri quattro anni insieme. Questo riconoscimento è un premio al grande lavoro che è stato fatto fin qui. Una persona sola non può far niente senza avere una grande squadra alle spalle, con l’apporto della struttura federale, di tutte le società, dei consiglieri federali, dei delegati territoriali e del presidente del Collegio dei Revisore dei Conti. L’obiettivo dei prossimi anni avrà il suo focus sul miglioramento dell’ambito promozionale e della formazione non solo dei tecnici, ma anche dei dirigenti, per dare supporto e impulso alla crescita del movimento”.
Giuliana Grillo (FISPES)
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