Pioggia su Daegu, e domani il Congresso IAAF
Prosegue il percorso di avvicinamento degli azzurri al Mondiale di Daegu. Lavoro per tutti e quattordici i convocati già presenti in Corea, in più di un caso, sotto la pioggia. Nicola Vizzoni, vittima ieri di una scivolata sul bagnato (nulla di serio per il capitano), ha voluto testare le pedane del campo di riscaldamento (simili a quella di gara), andando a lanciare, con il suo tecnico Ceccarini, nel complesso a ridosso dello stadio. Show di Chiara Rosa in palestra: la veneta è in ottime condizioni di forma, come dimostrato, anche oggi, nelle classiche esercitazioni con i pesi (con uno squat da applausi). Lavoro separato, oggi, per i "gemelli diversi" della marcia: impegno mattutino per Alex Schwazer, pomeridiano per Giorgio Rubino. Per entrambi, come più volte sottolineato dai tecnici (il responsabile di settore Vittorio Visini e il tecnico personale dell'altoatesino, Michele Didoni) si tratta degli ultimi ritocchi: nulla che possa modificare la condizione fin qui costruita. Alla prova dei 20km, mancano, del resto, appena cinque giorni (si gareggia domenica alle 9:00 locali, le due del mattino italiane). Razione di ostacoli (ma non solo) per l'eptathleta Francesca Doveri, mentre le staffettiste Bazzoni, Spacca, Milani, Bonfanti e Gentili si sono concesse anche una dose di lavoro sui cambi, alternandosi nel passaggio del testimone. La pioggia ha messo un po' in difficoltà i saltatori Anna Giordano Bruno e Silvano Chesani, seguiti dai tecnici Angelo Zamperin e Fabio Pilori. E' proprio la pioggia, l'elemento imprevisto di queste giornate a Daegu. Oggi la temperatura è scesa fino ai 21 gradi del tardo pomeriggio, seppure con tassi di umidità sempre molto elevati, ed il cielo resterà coperto almeno fino a sabato, quando il sole, che gli abitanti di qui dicono essere impietoso, tornerà sovrano nel cielo ("Daegu is the hottest city in Korea!", rideva oggi un volontario: ma forse per il gioco di parole). Stranezze del tempo. E' solo dell'altro ieri, infatti, il servizio delle news di KBS, l'emittente coreana, che sottolineava il ritorno del sole a Seul dopo 13 giorni di pioggia (e relativi allagamenti).
Domani è il gran giorno per la IAAF: dopo l'apertura di stasera, il Congresso passerà alla fase elettiva. La contesa per la poltrona di primo vice presidente (essendo Lamine Diack candidato unico alla presidenza: ha rifiutato però l'elezione per acclamazione) è l'elemento di maggior interesse: chi tra Sergey Bubka e Sebastian Coe la spunterà? Nel frattempo, è stato nominato il nuovo segretario generale della Federazione Mondiale, che succederà a Pierre Weiss, prossimo alla pensione. Sarà ancora un francese: si tratta di Essar Gabriel, 43 anni, già direttore generale dei Campionati del Mondo di Parigi 2003 (quando di anni ne aveva 35). Tornando alla squadra italiana, in serata sono giunti al villaggio altri tre elementi: Simona La Mantia, Ruggero Pertile e Libania Grenot. Il contingente sale così a 17 atleti. Giovedì 25, alle 11.30 locali (la notte italiana), primo incontro stampa a Casa Italia Atletica (con Meucci, Vizzoni, Rosa, Schwazer, Rubino). Nella serata, sempre giovedì, l'arrivo di altre quattro atlete: Zahra Bani, Antonietta Di Martino, Elisa Rigaudo, Raffaella Lamera. Al Mondiale mancano: quattro giorni.
m.s.
Coreando :-) La Corea vista dai Mondiali
3 - La vetrina dei desideri - C'è chi lo recita a memoria, e c'è invece chi lo riscrive ogni giorno. Unto, foderato, oppure nella pratica bustina (unta anch'essa, ovvio). E' il menù, rappresentazione testuale delle potenzialità (più spesso delle aspirazioni, visti i risultati) di un mastro di cucina. In Italia, però. Perché qui, al contrario, non hanno voglia di fantasticare. All'ingresso dei ristoranti, ma anche dei fast, campeggia una strana vetrinetta. La risposta all'italico menù. Si forma la coda. Tu passi, e dici: che sarà? Attendi il tuo turno (perché la visione ha i suoi tempi, eh?) e poi, eccola. L'esposizione. Una mitragliata di piatti (finti: di plastica) dai colori sgargianti e arricchiti di cartellino-prezzo. Vuoi - adattiamola alle nostre latitudini, se no non si capisce - un'impepata di cozze? Ecco, questa, volevo dire. Guardala. Ti piacciono i canederli in brodo? Questi qui, non quelli, seconda fila, terzo piatto: ecco. Hai visto come li facciamo? La pasta con le sarde? E così, via, andare. Anche una cinquantina di piatti. Rigorosamente finti. Altrimenti, si unge la vetrina.
Nella foto, un momento dell'arrivo della squadra italiana (FIDAL)
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