Presentata Grosseto 2004. Howe capitano azzurro



Basta un numero per far capire come, ancor prima di cominciare, i Mondiali Juniores di Grosseto saranno un successo: 176 Paesi già iscritti. Mancano solamente alcune Nazioni africane e, purtroppo, Iraq e Afghanistan dove in questo momento fare sport è una difficile conquista. Mai nessun evento sportivo organizzato in Italia ha avuto una presenza così massiccia. Un fatto che riempie d’orgoglio la Federazione Italiana di Atletica Leggera e il Comitato Organizzatore, che hanno presentato a Roma la decima edizione della rassegna iridata, in programma nella città maremmana dal 12 al 18 luglio. Nel suo intervento introduttivo, il presidente della Fidal Gianni Gola ha sottolineato un altro aspetto davvero positivo della manifestazione, il coinvolgimento della città nella sua interezza: “Il Comitato Organizzatore ha avuto la capacità di coinvolgere l’intera città nelle sue istituzioni, nelle scuole, nella gente che vive questo evento con crescente attesa e partecipazione. Il successo degli Eurojuniores del 2001 è stata la spinta ad accettare questa sfida esaltante, che ha già ricevuto la gratificazione del premio attribuito all’evento dalla Comunità Europea nel quadro dell’Anno Europeo dell’Educazione attraverso lo Sport. Sicuramente vogliamo che l’Italia si presenti a quest’appuntamento con una Nazionale all’altezza, per questo già da più di due anni oltre 100 ragazzi hanno vissuto più periodi di allenamento a Grosseto, hanno già assaggiato l’atmosfera di un Mondiale. Andrew Howe è il capitano e la punta di diamante di un team che ha lavorato a lungo in funzione di quest’evento e non deluderà. Per quanto riguarda la televisione, abbiamo già la certezza di una copertura Rai di 24 ore complessive in diretta sul canale satellitare e di sintesi serali sul terrestre. Un risultato di non poco conto”. Il presidente del Comitato organizzatore Alfio Giomi ha poi puntualizzato lo stato della preparazione dell’evento da parte della città: “La nostra forza è stata aver parcellizzato gli appoggi: tanti sponsor, da quelli istituzionali a quelli privati, tutti presenti attraverso impegni accessibili. Questo ci ha consentito di portare a termine tutti i progetti, sia principali che di contorno, sui quali i Mondiali sono strutturati. Ad esempio Italia 2004, l’iniziativa che ha permesso agli atleti di lavorare per intere stagioni in funzione dei Mondiali mettendoli nelle condizioni ideali perché nessuno si perdesse. Oppure l’allestimento del Campus di 1.000 ragazzi provenienti da una quindicina di Paesi che assisteranno ai Mondiali, un’idea nata di comune accordo con la Federazione Europea”. Dal punto di vista agonistico, la preparazione dell’Italia procede a pieno ritmo e su buone prospettive, visto che sono 21 gli atleti già in possesso del minimo (ma il cittì D’Aprile attende anche il conseguimento della nazionalità italiana in tempo utile per il siepista Marco Najibe Salami): “Avremo una squadra competitiva, giovane visto che molti atleti sono al primo anno junior se non addirittura allievi, e duratura, nel senso che contiamo di avere atleti che anche da seniores possano dire la loro e mettersi in evidenza. I minimi si potranno ottenere entro il 20 giugno, e per allora conto di avere a disposizione una quarantina di qualificati – ha continuato D’Aprile – La punta è naturalmente Andrew Howe, che è molto maturato dopo il forzato stop per infortunio dello scorso anno, innanzitutto come persona prima ancora che come atleta. Ma sottolineo anche Mannucci e Spallanzani, due pesisti di valore internazionale come non ne avevamo da decenni a livello giovanile, o la sfida a colpi di primati italiani tra la Gibilisco e la Salis nel martello”. Chiaramente l’attenzione di tutti alla presentazione era puntata su Andrew Howe, fresco primatista italiano junior nel lungo con 8,01: “Prima del risultato di Rieti mi ritenevo un velocista, ora penso di poter far bene indifferentemente sia nella velocità che nel lungo. Per Grosseto ho già optato per 200 e lungo, ma se starò bene e la squadra lo vorrà, potrei anche contribuire alla staffetta 4x400. Dicono che a Grosseto ci sarà anche Bolt (nuovo talento della velocità, autore quest’anno di 19.93, ndr): il giamaicano è fortissimo, ma cercherò di rendergli la vita dura, visto che viene lui a correre a casa mia…”. Non potevano mancare domande su una sua possibile selezione olimpica, ma Andrew ha opportunamente glissato: “Atene è un sogno, e spero di realizzarlo ottenendo i minimi di ammissione, ma prima di tutto vengono i Mondiali di Grosseto, e a quelli voglio e devo pensare. Un passo per volta”. Gabriele Gentili Nella foto piccola: Andrew Howe durante la conferenza stampa Nella foto grande: da sinistra il presidente del Comitato organizzatore Alfio Giomi, il presidente della Fidal Gianni Gola, il cittì della nazionale juniores Angelo D'Aprile e Andrew Howe


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