QArco Games: primati per Palmero e De Marchi
29 Agosto 2021La ventiduenne piemontese di Pinerolo ha sfruttato a dovere il lavoro della lepre d'eccezione Irene Baldessari (tornata a vestire la canotta del Gs Trilacum all'indomani del congedo dall'Esercito) nelle due miglia per fermare il cronometro sul 10'13"73, nuova miglior prestazione italiana U23 sulla distanza; al maschile il triestino con forti legami affetti in Val di Non ha saputo ritoccare di un secondo il proprio primato personale sui 1500 metri scendendo a 3'44"43 per superare il bergamasco Abdelhakim Elliasmine che con 3'47"07 ha potuto brindare alla sua prima gara da italiano. Bene negli 800 metri anche Serena Troiani (Cus Pro Patria Milano) in 2'05"81 (anche qui, treno di Baldessari) mentre la curiosità di vedere in scena il salto in lungo da fermo è stata ripagata con il 3,22 di Mattia Italo Anrnaboldi (Riccardi Milano), misura mai rilevata in precedenza in Italia.
Tutti i Risultati - La FotoGallery di Valeria Biasioni
Il racconto della serata con le parole degli organizzatori:
Focus innanzitutto sul mezzofondo e in particolare sul record italiano Under 23 delle Due Miglia realizzato dall’atleta dell’Esercito Elisa Palmero che con 10:13.73 (passaggio ufficiale ai 3000 9’35) ha migliorato un primato che resisteva addirittura da 34 anni, realizzato da Maura Viceconte al Meeting di Formia nel lontano 1987. Anche Michela Moretton con 10.26.73 (passaggio ufficiale ai 3000 9’53) è scesa sotto il precedente limite, seguita dalle sorelle Federica Zanne (vincitrice domenica scorsa della Ledro Running) e Giulia Zanne in 10’41 e 1’0’48. A livello giovanile anche Anna Hofer (Sportclub Merano, passaggio ufficiale ai 3000 10’23) ha firmato il nuovo primato allieve e juniores con 10.50.15. Il tutto in una gara resa molto difficile dal vento alzatosi quasi subito e terribilmente avverso sul rettilineo opposto. A tirare la gara (in modo perfetto) Irene Baldessari, che ha fatto da pacemaker per i primi 1400 metri.
La stessa Baldessari, che proprio oggi dopo il congedo di ieri dall’Esercito è tornata a gareggiare con la maglia civile della sua società di origine GS Trilacum, in precedenza aveva leprato alla perfezione un 800 metri di grande spessore. Passaggio poco sotto i 60, con Serena Troiani che ha poi preso la testa incalzata da Joyce Mattagliano in un duello avvincente che ha visto l’atleta del Cus Pro Patria Milano imporsi in 2.05.81 contro il 2:06.76 della rivale. Terza Irene Vian 2:07.61, quarta Giulia Aprile 2:08.36.
Nelle gare maschili fari puntati sui 1500 metri, anche qui con lepraggio concordato con gli atleti intorno ai 2’29 ai 1000 ad opera di Soufiane El Aoufi (ieri 1’52 sugli 800 di Bussolengo). Terminato il suo lavoro, è subentrato uno Jacopo De Marchi in grande spolvero, capace di non mollare un metro rispetto al ritmo precedente, per andare a chiudere in un eccellente 3:44.43. PB migliorato dopo 3 anni dunque per l’atleta neo-arruolato in Esercito. E dopo una stagione afflitta da mille problemi, come ha detto al nostro microfono, finalmente sta arrivando la forma migliore che lo porterà ora a cercare altre gare in questo finale di stagione.
Bella prova anche di Abdelhakim Elliasmine, fresco di cittadinanza italiana (ha giurato giovedì) e dunque alla prima gara da italiano. Pur non attraversando il suo miglior momento di forma, il mezzofondista dell’Atletica Bergamo ha stampato un ottimo 3:47.07 (a poco più di due secondi dal PB) che gli ha regalato il secondo posto davanti a El Bir 3’48, Brazzale 3’52, lo junior reduce dai Mondiali di Nairobi Masresha Costa 3’53, e Pietro Pellegrini 3’55.
Passando alla velocità, nei 100 metri Aurora Berton (PB di 11.57) ha purtroppo trovato vento in faccia di -0.8 per chiudere in 11.98, così come l’allievo Mattia Arnaboldi (11.15 con -2.8 addirittura, nel momento in cui il vento ha soffiato ai massimi). Lo stesso Arnaboldi ha trovato però modo di rifarsi poi con una strabiliante prestazione nel salto in lungo da fermo, la gara che QA ha fortemente voluto reintrodurre nel programma gare e che avevamo già proposto in aprile a Pavia.
In questo caso però l’atleta della Riccardi Milano è riuscito là dove sia gli atleti dei QA Games sia quelli del successivo meeting “fratello” di Ancona avevano fallito: battere il record italiano di Oreste Zaccagna a 108 anni da quel fatidico 2013. Arnaboldi è riuscito nell’impresa ben tre volte, con un apice di 3,22; 15 cm oltre il precedente limite, prendendosi così il primato di tutte le categorie dagli allievi in su. E anche il secondo piazzato, Mirko Pezzini del Lagarina Crus, con 3,01 entra nella top 10 italiana d’ogni tempo al nono posto.
Eccellente anche la misura della vincitrice femminile, la junior Erika Cirlini dell’Atletica Reggio, che con 2,55 stabilisce il limite under 20 e diventa la seconda di sempre dopo Benedetta Boriani (2,60 ad Ancona). Entrano in top 10 anche Caterina Manera con 2,39 (quinta) e Greta De Pietri con 2,35 (ottava).
Le altre gare. Nel giavellotto vittorie di Hubert Goeller con 57,75 davanti a Nicolò Pisoni 57,00, e di Delia Fravezzi 40,63 davanti alla multiplista Giulia Riccardi 36,94. Due Miglia maschili a Lorenzo Turrini (Valchiese) in 9:48.61. 80 cadetti a Massimiliano Cofone (Pol. Oltrefersina) 10.59 (-2.8) ed Elisa Parisi (Atl. Alto Garda e Ledro) 11.39 (-3.8 addirittura). 1000 cadetti a Fabio Mozzi (Team Loppio) 2:46.25 e Sofia Demetz (SC Merano) 3:06.02.
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