Rieti: bis per Amani, Faggin, Nnachi e Serafini

10 Luglio 2022

I Tricolori U20 si chiudono con un altro titolo per la lunghista milanese, scesa a 24.02 nei 200, raddoppia anche lo sprinter padovano. Nuove vittorie per la torinese nell'asta e per il bellunese nei 1500

di Cesare Rizzi

Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) e Alessio Faggin (Fiamme Oro): sono i 200 metri del “raddoppio” ai Campionati italiani juniores di Rieti. Lei, 17enne dai modi gentili e dalla striscia di vittorie tricolori giovanili nel lungo aperta da tre anni, centra anche vittoria e personale sul mezzo giro con 24.02 (+0.2), per un progresso di ventidue centesimi. Lui, già re dei 100 con il suo primato, si porta nuovamente sotto i 21 secondi firmando 20.99 in una finale in cui piovono miglioramenti nonostante il vento a -0.7. Raddoppia anche Great Nnachi (Battaglio Cus Torino): dopo il trionfo sui 100 si conferma regina del “suo” salto con l’asta (4,02). Brutta notizia in apertura di alto: Edoardo Stronati (Pro Sesto) rinuncia per un risentimento muscolare e il titolo va a Marcello Donadoni (Fondazione Bentegodi) a parità di 2,10 con Alessandro Di Gregorio (Osa Saronno). Cresce ancora nei 400 metri Luca Sito (Cus Pro Patria Milano): 46.82 alle nove e un quarto del mattino per vincere il primo titolo italiano individuale e migliorarsi di 9/100, passo avanti anche di Tommaso Boninti (Atl. Livorno, 47.45). Al femminile Nancy Demattè (Us Quercia Trentingrana) piega Zoe Tessarolo (Atl. Vicentina) 55.44 a 55.62.

Nel triplo Federico Morseletto, portacolori della Studentesca Rieti Andrea Milardi, migliora due volte il PB e fa esplodere il “Guidobaldi” con il 15,84 (+0.7) che vale il sorpasso sul leader provvisorio Federico Bruno (Athletic Club 96 Alperia), 15,61 (+0.4). Palpitante anche l’epilogo del triplo donne: Claudia Tessitore (Formia Atl. Leggera) atterra al personale all’ultimo salto (12,59/+1.4) per prendere il comando e subito dopo arriva la risposta della detronizzata Francesca Orsatti (Cus Parma) che ritorna in testa e si impone con 12,67 (+1.1). Sono 1500 metri intrisi di tatticismo: Thomas Serafini (Athletic Club Firex Belluno) raddoppia in 3:53.95 il titolo dei 3000 piani e Camilla Galimberti (Bracco) coglie incredula il primo successo tricolore in 4:35.16. Il disco applaude la conferma di Benedetta Benedetti (Esercito) tra le donne con 50,96 e il personale di Matteo Perin (Team Treviso) a 53,36, a superare il campione italiano invernale Matteo Storti (La Fratellanza 1874, 51,15). Chiusura con le 4x400, vinte dalla Bracco Atletica (Temporin, Selley, Sana, Canazza: 3:46.81) al femminile e dall’Acsi Campidoglio Palatino (De Cesaris, Ricciardi, Argirò, Catalano: 3:16.32) dopo la squalifica dell’Atletica Livorno.

RISULTATI RIETI 2022 - PROGRAMMA ORARIO e INFO UTILI

FOTOGALLERY (Francesca Grana/FIDAL) 

200 FINALI - Palpitante l’epilogo del mezzo giro donne. Dalla corsia 3 è Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) a dipingere bene la curva, al pari di Giulia Fongaro (Atl. Vicentina) in corsia 6, ma gli ultimi 50 metri evidenziano il grande lanciato di Marta Amouhin Amani (Cus Pro Patria Milano), che supera Angelini nel finale per firmare il PB a 24.02 (+0.2), ventidue centesimi di progresso. Per la 17enne milanese è il terzo trionfo in carriera sui 200, il primo all’aperto (dopo gli ori indoor 2020 da allieva e 2022 da junior), pur senza una preparazione specifica sulla distanza, ma è anche la sua terza doppietta 200-lungo nello stesso campionato. Angelini è seconda con 24.13, Gaya Bertello (Novatletica Chieri) rimonta dalla corsia 1 fino alla terza piazza in 24.35 davanti a Fongaro (24.38). Alessio Faggin (Fiamme Oro) è il re dello sprint maschile a Rieti: dopo i 100 in 10.44 vince pure i 200 scendendo di nuovo sotto i 21 secondi, 20.99, nonostante un vento a -0.7. È una finale di buon livello: Samuele Rignanese (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) cresce ancora dopo la batteria e si prende il secondo posto (come nei 100) in 21.22 (92/100 di progresso sul pre-Rieti!), si migliorano poi anche Davide Guidolin (Atl. Vicentina) a 21.35, Paolo Langiulli (Osa Saronno) a 21.44 e Mattia Ndongala (Sisport) a 21.48.

ASTA DONNE - Altra doppietta sprint-asta per Great Nnachi: la portacolori del Battaglio Cus Torino vince la gara a 4,02 dopo che Chiara Centenaro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) si era migliorata due volte (3,92 e 3,97) per prendersi la seconda piazza; Nnachi poi attacca senza successo tre volte 4,20: per lei è comunque la seconda accoppiata (in stagione e in carriera) in due specialità piuttosto diverse dopo le vittorie su 60 piani e asta ai tricolori juniores dello scorso febbraio. Al terzo posto Matilde Poli (Centro Atl. Piombino, 3,72).

400 PIANI - Luca Sito (Cus Pro Patria Milano) in corsia cinque, Tommaso Boninti (Atl. Livorno) in sei: il toscano, argento europeo under 20 del 2021 nella 4x400, è il punto di riferimento perfetto per i primi 150 metri del milanese “esploso” in questa stagione. Nella seconda curva Sito si invola verso un successo (il primo individuale in chiave tricolore: in bacheca c’è già il titolo assoluto della 4x400) che vale parecchio: 46.82, nove centesimi di progresso rispetto al crono siglato al Challenge di Firenze per lambire la top ten italiana all time a livello juniores (il decimo è Riccardo Meli con 46.78). Anche alle sue spalle si assiste a crescite cronometriche: Boninti scende da 47.80 a 47.45, Marco Zunino (Atl. Arcobaleno Savona) si migliora dopo due stagioni per la terza piazza e il primo blitz sotto i 48 secondi (47.86). Tesa ed equilibrata la finale femminile, che vive sul duello nella parte finale tra la campionessa italiana allieve di Rieti 2021 Nancy Demattè (Us Quercia Trentingrana) e la campionessa italiana cadette di Rieti 2018 (sui 300) Zoe Tessarolo (Atl. Vicentina): prevale la trentina classe 2004 con 55.44 a 55.62, per la terza piazza Charlotte Sana (Bracco) sfiora il PB siglato ieri e corre in 56.50.

ALTO UOMINI - Una brutta notizia arriva a gara appena iniziata: Edoardo Stronati (Pro Sesto), 2,20 quest’anno, dopo aver avvertito un risentimento al bicipite femorale sinistro decide precauzionalmente di non gareggiare. Il concorso diventa così apertissimo e sono Marcello Donadoni (Fondazione Bentegodi) e Alessandro Di Gregorio (Osa Saronno) a prendersi la scena: il veneto, dopo aver pareggiato il PB con 2,08 alla terza prova, centra 2,10 al secondo assalto ed è campione d’Italia; il lombardo, arrivato all’alto dalle prove multiple, supera anch’egli 2,10 alla seconda prova ma paga un errore in più alle quote precedenti (quattro contro tre). Terzo posto per Alberto Murari (Athletic Club 96 Alperia) con 2,03, stessa misura di Andrea Cesana (Atl. Vedano).

TRIPLO UOMINI - Esplode la tribuna del “Guidobaldi”: Federico Morseletto, portacolori della società di casa, la Studentesca Rieti Andrea Milardi, migliora due volte il personale, al quinto salto a 15,61 (+1.2) e al sesto a 15,84 (+0.7). Nel primo caso Morseletto pareggia ma non supera il leader Federico Bruno (Athletic Club 96 Alperia), atterrato a 15,61 (+0.4) e detentore di una seconda miglior misura: il sorpasso arriva però qualche minuto più tardi e consente al neocampione d’Italia di riconquistare un titolo outdoor già suo due volte da under 18 e una da under 16. Terza piazza per Alex Fabbri (Pontevecchio Bologna) con 15,47 (+0.9) a piazzare sul podio i tre uomini in stagione oltre i 15 metri.

TRIPLO DONNE - Gara senza squilli metrici ma molto appassionante. Con la finalista iridata U20 Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta) al rientro da infortuni vari e in pedana senza pretese (sarà quarta a 12,31/+1.3), Francesca Orsatti (Cus Parma) prende subito il comando con 12,50 (+2.0). Il sussulto arriva grazie a Claudia Tessitore, che (ispirata dall’argento europeo U18 Nicolò Cannavale, compagno di club in Formia Atletica Leggera) si migliora due volte, prima a 12,35 (+1.0) e poi a 12,59 (+1.4) al sesto salto per prendere la testa. Orsatti però risponde subito alla grande: 12,67 (+1.1) per il controsorpasso decisivo e il ritorno sul trono della specialità dopo il titolo allieve vinto due anni fa sempre a Rieti. Terza posizione per Chiara Fantin (Assindustria Sport) con 12,37 ventoso (+2.3) al sesto salto.

1500 - Dopo una prima fase decisamente sonnacchiosa è il “solito” Mario Roani (Nissolino Sport) a “svegliare”, nella serie più accreditata, un ritmo che agli 800 era di otto secondi più lento rispetto alla serie precedente (2:12.4 contro 2:04.6). Come nei 3000 piani di ieri, il finale arride ancora a Thomas Serafini (Athletic Club Firex Belluno) che negli ultimi 300 piazza la progressione, resistendo nell’ultima retta al rientro di Alessandro Morotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) per un solo decimo (3:53.95 contro 3:54.05): il podio è per due terzi identico ai 3000 visto che sul terzo gradino sale Elmehdi Bouchouata (Interflumina è Più Pomì) con 3:55.19 a precedere il siepista Cesare Caiani (Atl. Brugnera Friulintagli, 3:56.54), appena davanti al vincitore della prima serie Ismaele Deidda (Olympia Villacidro, 3:56.60). Epilogo a sorpresa nella serie più accreditata al femminile: dopo una prima parte segnata dal tatticismo e dal tentativo di fuga di Elena Fontanesi (Self Atl. Montanari Gruzza) è Camilla Galimberti (Bracco), già seconda nei 3000 siepi, ad attaccare alla campana portando via un terzetto con la campionessa delle siepi Agnese Carcano (Atl. Verona Pindemonte) e la vincitrice dei 3000 piani Melissa Fracassini (Arcs Cus Perugia). Sul rettilineo finale Galimberti resiste a ogni attacco ed è tricolore quasi incredula con 4:35.16, precedendo Carcano (4:35.52) e Fracassini (4:37.58).

DISCO - Pronostico rispettato tra le donne: la padrona di casa e finalista iridata under 20 Benedetta Benedetti (Esercito) apre con 50,29 e mette il sigillo al terzo turno con 50,96. Molto vicine al personale le compagne di podio Sofia Coppari (Atl. Fabriano) e Maria Calabresi (Bracco), seconda (47,92) e terza (46,11). Gerarchie sovvertite invece in campo maschile. Matteo Perin (Team Treviso) porta il PB da 51,58 a 53,36 al secondo turno di lanci e conquista il bersaglio grosso superando il campione italiano U20 invernale Mattia Storti (La Fratellanza 1874, 51,15). Il terzo posto completa l’eccellente weekend di Francesco Mazzoccato (Varese Atletica), secondo ieri nel peso con progresso monstre e oggi cresciuto nel disco da 43,84 a 48,64 per lasciare giù dal podio per quattro centimetri Stefano Marmonti (Soi Inveruno, 48,60).

4x400 - La migliore squadra al traguardo, appena sopra i 3:14.00, è l’Atletica Livorno, ma il quartetto biancoverde è squalificato per l’avvio anticipato (rispetto alla zona cambio) del terzo frazionista. Trionfa così l’Acsi Campidoglio Palatino di Daniel De Cesaris, Tommaso Ricciardi, Matteo Argirò e Giacomo Catalano in 3:16.32, solo cinque centesimi meglio dell’Assindustria Sport (Pilli, Bortolami, il secondo classificato degli 800 Lazzaro e Albertin: 3:16.37). Terza piazza dalla serie precedente con il 3:21.80 dell’Atletica Arcobaleno Savona (Di Crescenzo, Oberti, Morando e Zunino, terzo nei 400). In campo femminile domina la Bracco Atletica a 3:46.81, a due secondi dalla MPI di società che già detiene: dopo l’apertura di Sveva Temporin e Breanna Selley, il sodalizio milanese fa il vuoto con Charlotte Sana (terza nella gara individuale) e Martina Canazza (tricolore degli 800). Il podio è tutto di club lombardi: seconda l’Atletica Vigevano (Moretti, Caronti, Frigatti, Pilla) in 3:50.10, terza la Nuova Atletica Varese (Fantoni, 19 anni oggi, poi Cottini, Conti e Guidali) in 3:54.20.

200 BATTERIE - Otto finaliste racchiuse in 38 centesimi: al femminile il turno eliminatorio è serratissimo, con il miglior crono per Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) dalla corsia 8 della prima batteria (+0.9) in 24.24 a precedere Gaya Bertello (Novatletica Chieri) e a costringerla al ripescaggio (e alla corsia 1 in finale) nonostante 24.40. La tricolore del lungo Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) si presenta invece con 24.29 (+0.9), a soli cinque centesimi dal PB. In campo maschile impressiona il tricolore dei 100 Alessio Faggin (Fiamme Oro): 21.39 (+0.9) nonostante trenta metri abbondanti finali in “folle”, ma dietro attenzione a Samuele Rignanese (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), secondo nei 100, che scende a 21.50 (aveva 22.14) nonostante un vento da -1.0.

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