Roma: 8883 al traguardo, show Capitale
08 Aprile 2019Grande giornata per la XXV Acea Maratona Internazionale con il record femminile di Alemu Megertu. Roma si conferma l'evento agonistico di running più partecipato d'Italia
Sono stati 8883 i runner che alla XXV Acea Maratona Internazionale di Roma hanno tagliato il traguardo di via dei Fori Imperiali, inclusi i disabili, dato che conferma ancora una volta la maratona della Capitale quale evento agonistico di running più partecipato d'Italia. Gli uomini sono stati 7099, le donne 1874. Gli italiani 6299, gli stranieri 2584.
IL RECORD - L’aveva annunciata alla vigilia e l’impresa è riuscita. È caduto il primato femminile dei 42,195 km della Capitale: il risultato di giornata lo ha firmato la 22enne etiope Alemu Megertu, che con 2h22:52 ha limato un secondo al record della manifestazione che resisteva dal 2008 (2h22:53 della russa Galina Bogomolova) e ha abbassato di oltre cinque minuti il personale sulla distanza. Megertu ha preceduto l’altra etiope, più esperta, Muluhabt Tsega, seconda in 2h26:41, e un’altra connazionale, Chaltu Negesse (2h30:45). Quarto posto per l’azzurra Laila Soufyane (Esercito) che è rientrata in maratona dopo due anni e mezzo con 2h34:54. La doppietta etiope è stata completata dal successo maschile di Tebalu Zawude Heyi, primo sul traguardo dei Fori Imperiali con 2h08:37 davanti agli altri due etiopi Tesfa Wokneth (2h09:17) e Yihunilign Adane (2h09:53). L'azzurro Daniele Meucci (Esercito) è stato costretto al ritiro per problemi fisici dopo aver percorso 33 chilometri, e il primo degli italiani al traguardo è stato di nuovo Ahmed Nasef (11°, Atletica Desio) per la terza edizione consecutiva (2h16:57).
UOMINI - La pioggia disturba soprattutto la prima mezz’ora di gara. Ne escono passaggi al 5° km di 15:18, al 10° di 30:29 e al 15° di 46:07. Alla mezza (1h04:57 e una proiezione intorno alle due ore e dieci) resta insieme un drappello di una quindicina di uomini, con Daniele Meucci attento (1h05:04) e sempre sulla scia dei migliori, scortato dal compagno di club Najibe Salami che si ferma intorno al km 25. Ma non è la giornata che sperava il campione europeo di Zurigo 2014: perde contatto dal plotone dei favoriti al km 27, complice un problema di stomaco, quando gli altri, lì davanti, cominciano a fare sul serio. Il lavoro dell’ultimo pacer Mburugu finisce al km 32 ed è proprio a dieci chilometri dal termine che inizia il corpo a corpo tra i protagonisti. Si forma un gruppo di cinque etiopi: Heyi, Babo, Teshome, Adane e Wokneth. È al 36esimo chilometro che Heyi rompe gli indugi, in progressione saluta la concorrenza e si invola verso il traguardo.
DONNE - Tutto come previsto: è gara a due tra le donne, con le favorite etiopi Tsega e Megertu che partono con decisione (33:45 dopo 10 km), alla mezza “girano” a 1h11.11, con una proiezione sotto il record femminile. Dopo il 35° chilometro la più giovane delle due, Alemu Megertu (fin qui un personale di 2h28:08 realizzato a Shanghai nello scorso novembre) cambia passo e resta sola al comando. Corsa rotonda ed efficace, per presentarsi ai Fori Imperiali in piena linea con il record, poi battuto di un secondo. L’azzurra Soufyane stringe i denti, passa alla mezza in 1h16:19 e chiude in 2h34:54 recuperando un paio di posizioni prima del km 40.
LE PAROLE DEI VINCITORI - Alemu Megertu: “Il meteo non mi ha dato fastidio, devo ringraziare il mio manager per tutto quello che ha fatto per me. Ringrazio Dio: mi ha portato a vincere questa maratona, sono veramente fortunata. Ho spinto molto fino all’arrivo perché credevo nel record. Con il premio comprerò una casa... e se avanza qualcosa anche un'automobile”. Tebalu Zawude Heyi: “Sono felicissimo, non mi aspettavo di vincere. È stato difficile perché i sampietrini erano molto scivolosi per la pioggia. Volevo un crono da 2h07 però le condizioni meteo non sono state a mio favore. Vengo da Addis Abeba e ho due bambini, voglio dedicarmi tanto a loro”.
18.000 ALLA STRACITTADINA - Sono stati 18.000 i partecipanti della Stracittadina non competitiva (5 km) con partenza da piazza Venezia e arrivo al Circo Massimo. Il primo uomo arrivato è Juan Negreira, la prima donna è la portacolori dell’Athletica Vaticana Sara Carnicelli.
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