Roma Appia Run: Chekwemoi vince, Inglese 2°
28 Aprile 2019In 7000 a Caracalla. La Roma Appia Run nel segno di Bikila e degli atleti africani: podio maschile tutto marocchino. Tra le donne, l'atleta dell'Esercito dà un minuto a Yaremchuk
La Roma Appia Run nel segno di Bikila e degli atleti africani: podio maschile tutto marocchino, Veronica Inglese seconda tra le donne. In una fresca mattinata primaverile, le Terme di Caracalla accolgono 7000 atleti per la 21esima Roma Appia Run, evento spettacolare per le sue caratteristiche storico-ambientali. Organizzazione a cura dell’ACSI Italia Atletica e di ACSI Campidoglio Palatino, con il patrocinio di CONI, FIDAL, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, Parco Regionale e Archeologico dell’Appia Antica. Roma, è la città più ambita dai corridori di tutto il mondo, agonisti o amatori che siano: il fascino e la bellezza che emana la città incantata l’hanno provata anche questa domenica, i migliaia di partecipanti dei 13 km della prova competitiva e non competitiva; a cui si aggiunge la distanza dei 4 km.
IL TRAGUARDO – Il percorso di gara, ha fatto provare ai podisti, la meravigliosa sensazione di correre su cinque pavimentazioni diverse. Unica competizione al mondo, ad avere l’asfalto, il sampietrino, il basolato lavico e lo sterrato. Contesto, molto impegnativo anche per gli agonisti oltre 2200, che non hanno deluso le aspettative della vigilia. La sfida tra l’ucraina Sofiia Yaremchuk (46:44), che gareggia per l’ACSI Italia Atletica e la barlettana dell’Esercito Veronica Inglese (45:49), si risolve con quasi un minuto di vantaggio a favore di quest’ultima, seconda assoluta dietro la giovane vincitrice, classe 2001, l’ugandese Esther Yeko Chekwemoi (ACSI Italia Atl./45:29). Al maschile, podio tutto marocchino, vince Aziz Laktri della International Security Service (38:22), ad appena 6 centesimi dal suo primato, stabilito l’anno precedente, secondo il compagno di squadra Hicham Boufars (38:40) e terzo Tarik Marhnaoui (39:10), della Enterprise Sport & Service.
LE REAZIONI - Grande soddisfazione manifestata dall'azzurra Veronica Inglese, la più attesa al traguardo dopo una lunga assenza per infortunio: “Sono veramente molto contenta di essere tornata alle gare proprio qui a Roma per l’Appia Run, una gara a cui sono molto legata perché qui ho vinto tre volte (2011, 2012 e 2016, ndr), oltre al fatto che l’Acsi Italia che organizza l'evento è il mio precedente gruppo sportivo. Questa gara per me era la prima dopo due anni di stop e ammetto che riattaccare il pettorale è sempre una grande emozione. Soddisfatta di questo risultato, un ottimo secondo posto, che mi fa ben sperare per il mio pieno e completo recupero”. Roberto De Benedittis, presidente dell’ACSI Italia Atletica e organizzatore della manifestazione, ha raccontato cosa vuol dire correre una tra più prestigiose gare dell’intero panorama podistico capitolino, l’unica corsa al mondo a disputarsi su ben 5 pavimentazioni diverse: “Come ogni anno la Roma Appia Run si lega al mito di Bikila prima medaglia africana nella storia delle Olimpiadi - afferma De Benedittis - La presenza degli atleti africani ha caratterizzato da sempre la manifestazione. Nei giorni in cui qualcuno distingue la partecipazione degli atleti in base alla provenienza noi siamo fieri di non aver mai percorso questa strada ingiusta e pericolosa”.
EVENTI DEL SABATO - Nel pomeriggio, si sono svolte all’interno dello Stadio “Nando Martellini”, prove di velocità per i bambini e ragazzi fino ai 16 anni, denominate: Fulmine dell’Appia, sulle distanze dai 30 agli 80 metri. Non solo corsa, ma anche cultura e archeologia. Parte il progetto “Archeorunning”, una brillante intuizione di Isabella Calidonna, tecnico istruttore della FIDAL e guida turistica. Ha organizzato una passeggiata per famiglie e atleti, toccando alcuni punti della gara principale, con l’obiettivo di far conoscere le meraviglie di un percorso unico al mondo e poter affrontare con lo spirito giusto la competizione.
LA MEDAGLIA – All’anteprima della presentazione della medaglia, aveva suscitato da parte degli appassionati corridori, riscontri positivi. Ricevendola oggi all’arrivo dentro lo Stadio delle Terme, ha emozionato ulteriormente i partecipant: l’artista di questa meravigliosa creazione è Desirèe Perifano, che ha disegnato il piede di Abebe Bikila, con il basolato lavico dell’Appia Antica e l’Arco di Costantino; dove l’atleta etiope, vinse la leggendaria maratona dell’olimpiade del 1960.
IL SOLIDALE – Nel villaggio, all’interno dello stadio, Retake Roma, ha allestito un punto di raccolta delle scarpe da ginnastica usate. Anche YMCA Italia, è impegnata nel raggiungimento dell’obiettivo numero 12 dell’agenda 2030. “Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”, tutte le eccedenze alimentari raccolte oggi, saranno raccolte e destinate ai più bisognosi. La “Jolette”, è una carrozzina speciale, mono o bi-ruota. Due ne sono state messe a disposizione dalla Sod Italia running Team, che permettono a persone impossibilitate allo svolgimento dell’attività fisica, di provare l’ebrezza della corsa e della sensazione del vento in faccia. Si rinnova anche quest’anno la campagna “Alcohol Prevention Race”, per la prevenzione dell’abuso dell’alcool nelle giovani generazioni, promossa dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità.
“RUNNING FOR…” – Con la Roma Appia Run parte anche la campagna “Running for Ethiopia” a sostegno del progetto del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, sulla formazione professionale e l’inserimento lavorativo di ragazze, ragazzi e giovani nella Regione di Gambella. In questo territorio è stato rilevato un contesto di conflittualità sociale, determinato dalla presenza di diverse etnie e dalle pressione demografica di quasi mezzo milione di sud sudanesi, fuggiti dalla violenza armata del loro Paese. Per favorire la stabilità e lo sviluppo dell’area, oltre ad interventi di emergenza a favore dei profughi sudsudanesi, risulta necessario supportare anche le comunità ospitanti. Il progetto punta sull’educazione per favorire la coesione sociale tra le varie etnie presenti nel territorio, sulla formazione professionale e l’inserimento lavorativo di ragazzi e giovani. Progetto nato dal sostegno dell’ACSI Italia Atletica, che donerà 3 euro per ogni iscrizione alla corsa e Fondazione Mediolanum Onlus.
di Moreno Saddi
(ha collaborato Fabrizio Tomasello, ufficio stampa e promozione Roma Appia Run)
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |