Rovereto: 800 super con Kinyamal 1:43.94
29 Agosto 2017Il ventenne keniano fa segnare il quarto crono mondiale della stagione. Caravelli terza nei 400hs in 56.09.
Da Rovereto (Trento) arriva un risultato che sale ai piani alti del ranking internazionale stagionale. Stasera al 53esimo Palio Città della Quercia il ventenne keniano Wycliffe Kinyamal domina gli 800 metri in 1:43.94, quasi due secondi di primato personale e quarto crono al mondo nel 2017. Notevoli anche i tempi dei due atleti alle sue spalle: il burundese Antoine Gakeme (1:44.49) e il bosniaco, bronzo mondiale 2015, Amel Tuka (1:44.62). I 100 metri vanno al favorito giamaicano Julian Forte in 10.07 (+0.9) sull'ex connazionale, oggi con passaporto turco, Jak Ali Harvey (10.15). Nello sprint femminile l'ecuadoriana Angela Tenorio mette in fila tutte in 11.18 (+1.2). Nel triplo lo spagnolo Pablo Torrijos lambisce il muro dei 17 metri atterrando a 16,96 (-0.1). Sorpresa nell'alto delle donne dove l'ucraina, vicecampionessa del mondo, Yuliya Levchenko salta 1,93, ma viene battuta dalla connazionale Kateryna Tabashnyk che si migliora a 1,95. Terza l'azzurra, bronzo europeo U23, Erika Furlani (Fiamme Oro) con 1,83. Stesso piazzamento per Marzia Caravelli (Aeronautica) in 56.09, terzo miglior tempo in carriera, nei 400hs che hanno visto la doppietta giamaicana targata Tracey (54.58) e Russell (55.48). Margherita Magnani (Fiamme Gialle) finisce sesta in 8:58.78 nei 3000 metri della keniana Rengeruk (8:51.04). Buone prove per due giovani medagliati degli Europei U20 di Grosseto: l'oro dei 400 metri Vladimir Aceti (Vis Nova Giussano) chiude quinto in 46.48, alla prima gara dopo il titolo continentale. L'argento del giavellotto Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni) è quarta con 52,58; vittoria alla lettone Lina Muze (60,18).
800 VELOCI - Dagli 800 metri arriva la prestazione più significativa e al tempo stesso inattesa della serata. Emerge infatti il ventenne keniano Wycliffe Kinyamal che si impone in 1:43.94 e diventa il quarto al mondo del 2017. C’è anche il record del meeting per l’africano, finora accreditato con 1:45.65 quest’anno al meeting di Hengelo. Alle sue spalle il compatto Antoine Gakeme (Burundi, 1:44.49) e un parziale riscatto per il bosniaco Amel Tuka, autore del suo miglior crono stagionale in 1:44.62 dopo l’eliminazione in batteria ai Mondiali dove si presentava da bronzo uscente. Tra le donne invece pronostico rispettato, ma solo perché la burundese Francine Niyonsaba non ci sta a perdere e in 2:01.14 con l’allungo decisivo sul rettilineo finale precede Noelle Yarigo (Benin, 2:01.68). Ottava l’azzurra Yusneysi Santiusti (Assindustria Sport Padova) con 2:03.26, decima Joyce Mattagliano (Esercito, 2:05.14).
ALTO A SORPRESA - Vince un’ucraina nel salto in alto, ma non è la favorita Yuliya Levchenko. L’argento mondiale, non ancora ventenne, esce sconfitta per mano della connazionale Kateryna Tabashnyk che sale a 1,95 migliorandosi due volte in pochi minuti, con un percorso netto fino a 1,93, per un totale di tre centimetri. Proprio in Italia si rivelò nel 2013 con il titolo europeo juniores a Rieti, mentre la vicecampionessa iridata salta 1,93 dopo un errore alla precedente misura di 1,91 che l’aveva già messa dietro in classifica. Terza la 21enne Erika Furlani (Fiamme Oro), bronzo europeo under 23, a quota 1,83.
CARAVELLI A 4 DECIMI DAL PB - Una prova convincente di Marzia Caravelli nei 400 ostacoli. La pordenonese dell’Aeronautica trova la giusta ritmica tra le barriere e chiude in 56.09, con il suo terzo crono di sempre e il secondo stagionale. Quest’anno era scesa sotto i 56 secondi al Golden Gala (55.83), dove aveva sfiorato il 55.69 realizzato a Orvieto nel 2016. Sulla pista trentina l’azzurra finisce terza, a quattro decimi esatti dal personal best, nella gara vinta in 54.58 dalla giamaicana Ristananna Tracey, bronzo mondiale a Londra, nei confronti della connazionale Janieve Russell (55.48). Assente per un fastidio alla schiena la primatista italiana Yadis Pedroso (Aeronautica), sesta Valentina Cavalleri (Esercito) in 58.76.
FORTE 10.07 - Tutti gli occhi nei 100 sono puntati sul giamaicano Julian Forte, per almeno due motivi: alla scorsa edizione del meeting di Rovereto era sfrecciato in 9.97 appena ventoso e solo due giorni fa, a Berlino, ha sbalordito con 9.91.
Stasera non è il più rapido in partenza, ma poi si distende per vincere nettamente in 10.07 (+0.9). Battuti il turco Jak Ali Harvey (10.15) e il cubano Yunier Perez (10.17), settimo Delmas Obou (Fiamme Gialle) con 10.56. Nella gara femminile prevale in 11.18 (+1.2) la 21enne ecuadoriana Angela Tenorio, sui 110 ostacoli 13.52 (+1.2) dello statunitense Jarret Eaton.
GIRO DI PISTA - Si comporta bene il giovane azzurro Vladimir Aceti, alla sua prima uscita agonistica dopo gli Europei under 20 di Grosseto dove ha vinto due medaglie d’oro: 400 e 4x400. Per il non ancora 19enne dell’Atletica Vis Nova Giussano, un quinto posto in 46.48 (quarto tempo in carriera) e il successo va al britannico Dwayne Cowan, bronzo mondiale in staffetta, con 45.63. Senza rivali al femminile Stephenie-Ann McPherson: 50.86 per la finalista iridata nella gara individuale e argento a cinque cerchi con la 4x400 giamaicana. La campionessa italiana Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) finisce sesta in 53.20, stesso identico crono dell’altra azzurra Maria Enrica Spacca (Carabinieri) che è terza nell’altra serie.
MEZZOFONDO - Torna in azione Margherita Magnani, azzurra dei 1500 a Londra e oggi impegnata sulla doppia distanza, in vista della prossima stagione in cui cercherà di allungare la gittata verso i 5000 metri. La romagnola delle Fiamme Gialle sfiora il season best nei 3000 con 8:58.78 e si piazza al sesto posto, invece si impone la keniana Lilian Rengeruk in 8:51.04. Sui 5000 maschili vinti da Birhanu Balew (Bahrein, 13:22.81), sesto Lorenzo Dini con 13:46.24 seguito da Yassin Bouih (13:50.22) e dal gemello Samuele Dini (13:50.79), entrambi suoi compagni di club nelle Fiamme Gialle.
DALLE PEDANE - Il triplista spagnolo Pablo Torrijos, vicecampione europeo indoor nel 2015, eguaglia il personale all’aperto di 16,96 (-0.1) mentre è settimo Jan Luxa, il 21enne di origine slovena che atterra a 16,11 (0.0) non troppo distante dal suo miglior risultato in carriera con vento regolare di 16,23. Lo statunitense Mason Finley, bronzo a Londra, spedisce il disco a 64,77 e batte l’estone Gerd Kanter (62,41), con il settimo posto del tricolore assoluto Hannes Kirchler (Carabinieri, 58,26). Nel giavellotto la più giovane tra le atlete italiane è anche la migliore in questa gara: la 17enne Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni), vicecampionessa europea under 20, si piazza quarta con 52,58 davanti alla promessa Paola Padovan (Assindustria Sport Padova/50,77) e alla tricolore assoluta Zahra Bani (Fiamme Azzurre/50,09). La spallata vincente con 60,18 porta la firma della lettone Lina Muze, oro europeo U23 nel 2013.
GIOVANI - Nelle gare under 23, vittoria e record personale sui 1500 per la tricolore promesse Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) che si migliora di quasi due secondi con 4:19.30, quindi il successo maschile va a Simone Bernardi (Atl. Imola Sacmi Avis), 3:46.20.
MASTER - Per la terza edizione consecutiva l’apertura del meeting è dedicata ad alcune competizioni master, come avviene al Golden Gala di Roma. Quest’anno a Rovereto gli “over 35” gareggiano su 100 e 800 metri: al femminile le più veloci sono rispettivamente Antonella Giulivi (Vittorio Alfieri Asti/SF40) in 13.68 (0.0) e la campionessa mondiale indoor di categoria Simona Prunea (Gs Orecchiella Garfagnana/SF45) con 2:26.64, invece tra gli uomini Luigi Cicchetti (Romatletica Footworks Salaria Village/SM45), 11.94 (-0.7), e Alessandro Iacomino (Atletica Pistoia/SM40), 2:04.67.
Luca Cassai
VIDEO | RIVEDI LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DEL MEETING DI ROVERETO 2017
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