Rovereto: tutte le stelle del Palio
02 Settembre 2023Quattordici medagliati dei Mondiali di Budapest, tra cui quattro neocampioni iridati e tre campioni olimpici in carica, attesi nell’edizione numero 59 del Palio Città della Quercia mercoledì 6 settembre a Rovereto (Trento), tappa Silver del World Athletics Continental Tour, con diretta tv su RaiSport dalle 20 alle 22. Una sfida sui 100 metri che si preannuncia da record con l’emergente giamaicano Oblique Seville di fronte al keniano Ferdinand Omanyala e all’oro europeo dei 60 indoor Samuele Ceccarelli, oltre che ai due campioni mondiali della staffetta 4x100 targata Stati Uniti, JT Smith e Brandon Carnes, e all’altro giamaicano, bronzo in staffetta, Rohan Watson. E ancora l’argento iridato di Leonardo Fabbri nel peso contro il bronzo Joe Kovacs e il campione europeo in sala Zane Weir. Poi la gara di triplo femminile, degna di una finale di un grande appuntamento con la giamaicana Shanieka Ricketts e Thea Lafond (Dominica), quarta e quinta a Budapest, insieme alle azzurre Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro, ottava e decima ai Mondiali, in attesa della conferma al maschile del primatista italiano Andy Diaz, e i 400 femminili con altre quattro medaglie di Budapest 2023 e tanti azzurri di primo livello, comprese le astiste Roberta Bruni che torna a Rovereto dodici mesi dopo aver migliorato il record italiano e la finalista mondiale Elisa Molinarolo. In tutto sono rappresentate ben 37 nazioni.
UOMINI JET - Al quarto posto nei 100 metri di Budapest 2023 dopo l’identico piazzamento di Eugene 2022. È indubbio che ci sia un forte spirito di rivalsa nella mente e nei muscoli del ventiduenne Oblique Seville, astro nascente della velocità caraibica che non si è accontentato del bronzo conquistato nella 4x100 alla rassegna iridata. Il giamaicano sarà l’uomo sotto i riflettori dei 100 metri che vedranno schierato anche il keniano Ferdinand Omanyala, a lungo primatista stagionale con 9.84 e settimo a Budapest, e i due statunitensi campioni iridati con la 4x100 a stelle e strisce, JT Smith e Brandon Carnes. A completare il quartetto di medaglie mondiali, l’altro giamaicano Rohan Watson, terzo nella staffetta. Avversari davvero impegnativi per Samuele Ceccarelli (Atl. Firenze Marathon), campione europeo in carica dei 60 indoor, in una gara che potrebbe vedere a rischio il record del meeting di 9.98 stabilito da Marvin Bracy nel 2021.
IN PEDANA - La serata proporrà altri momenti di grande richiamo a iniziare dal peso maschile dove l’argento mondiale Leonardo Fabbri (Aeronautica) incrocerà nuovamente il colosso statunitense Joe Kovacs, terzo alle sue spalle in Ungheria ma due volte campione iridato (Pechino 2015 e Doha 2019) e due volte argento olimpico (Rio 2016 e Tokyo 2021) con la presenza anche del campione europeo indoor Zane Weir (Fiamme Gialle). Nel triplo femminile saranno ben quattro le finaliste iridate, trainate da Shanieka Ricketts, argento sia a Doha 2019 che a Eugene 2022. A Budapest la giamaicana ha preceduto al quarto posto la dominicense Thea Lafond, arrivata a sua volta a sfiorare i 15 metri. Saranno della sfida anche le azzurre Dariya Derkach (Aeronautica), vicecampionessa europea indoor che proprio a Rovereto ha stabilito il personale di 14,47 agli Assoluti di due anni fa, e Ottavia Cestonaro (Carabinieri). Tra gli uomini potrebbe esserci il primatista italiano Andy Diaz (Libertas Unicusano Livorno) dopo il successo in Diamond League a Xiamen, in Cina, nella gara che attende anche Tobia Bocchi (Carabinieri).
DONNE SPRINT - Di assoluto rilievo la velocità femminile: nei 100 metri la primatista del Palio Città della Quercia, Twanisha Terry (Usa, oro nella 4x100 a Budapest), se la vedrà con le due giamaicane Natasha Morrison e Briana Williams (entrambe argento iridato in carica nella 4x100) oltre che con la primatista italiana Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) che ai Mondiali ha pareggiato dopo 22 anni il record di 11.14 stabilito da Manuela Levorato. Curiosità per la bicampionessa asiatica di 100 e 200 metri, Veronica Shanti Pereira in rappresentanza di Singapore. Nel giro di pista il bronzo mondiale Sada Williams (Barbados) affronterà le medagliate delle staffette Alexis Holmes (Usa, oro nella mista), Janieve Russell (Giamaica, argento) e Ama Pipi (Gran Bretagna, bronzo), con al via anche l’azzurra Alice Mangione (Esercito), settima e primatista italiana con la 4x400 a Budapest.
MEZZOFONDO - Gli 800 metri vivranno presumibilmente del duello tra il bronzo iridato Ben Pattison (Gran Bretagna) e l’argento olimpico Ferguson Rotich (Kenya), senza dimenticare il campione europeo Mariano Garcia (Spagna) e l’azzurro Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) mentre nei 3000 spicca la presenza del canadese Mohamed Ahmed, argento nei 5000 a Tokyo 2021. In gara con lui anche il campione mondiale juniores di cross in carica, il keniano Ishmael Kipkurui. Sulla stessa distanza, al femminile, osservata speciale potrebbe essere la giovanissima etiope Wubrist Aschal, classe 2005 ma quest’anno campionessa africana under 20 nei 1500 e 5000 metri. In gara anche Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli), azzurra dei 1500 alle prese con una distanza più lunga rispetto a quella abituale. A proposito di giovani, nel 2018 la statunitense Tia Jones ha conquistato il titolo iridato nei 100hs e a Rovereto sarà in pole position forte del 12.39 stagionale.
AZZURRI - Nell’asta lo scorso anno al Palio arrivò il record italiano a firma di Roberta Bruni (Carabinieri), confermata in pedana insieme alla finalista iridata Elisa Molinarolo (Fiamme Oro), ma sono annunciate anche il bronzo olimpico Holly Bradshaw (Gran Bretagna) e la quinta classificata di Budapest, la svizzera Angelica Moser. Sugli 800 metri attenzione ai progressi di Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre), affiancata dalla compagna di club Elena Bellò (Fiamme Azzurre). Al maschile nei 400 ci sarà il finalista mondiale della 4x400 Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre), 110 ostacoli con Hassane Fofana (Fiamme Oro) e salto in alto con Stefano Sottile (Fiamme Azzurre).
LA PRESENTAZIONE - Il meeting è stato presentato ufficialmente oggi alla Campana dei Caduti di Rovereto, grazie all’ospitalità dell’omonima fondazione guidata dal reggente Marco Marsilli, con l’intervento del sindaco di Rovereto Francesco Valduga accompagnato dall’assessore allo sport Mario Bortot, Ivano Fracchetti in rappresentanza della Comunità della Vallagarina, Giampiero Lui quale vicepresidente dell’APT di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, il presidente FIDAL Trentino Dino Parise e la presidentessa del CONI Trentino Paola Mora. In questa occasione Carlo Giordani, presidente dell’Us Quercia, ha così potuto svelare i nomi che compongono il cast dell’edizione numero 59 del meeting su pista più antico d’Italia: “Il Palio resiste, nonostante tutto. Nonostante le difficoltà economiche, burocratiche e amministrative che ogni anno si fanno più complesse. Vogliamo tenere duro, in vista della 60esima edizione ma non nascondo la sempre più forte convinzione che nel prossimo futuro andrà studiata una formula diversa dal punto di vista organizzativo. Non posso però che ringraziare gli sponsor che ci sostengono ancora, pur lamentando la completa distanza del tessuto imprenditoriale roveretano da un evento che garantisce una vetrina unica alla Città di Rovereto, con due ore di trasmissione televisiva in oltre 50 nazioni del mondo”. “Per Rovereto il Palio è una risorsa e una vetrina - ha spiegato il sindaco Valduga - e l’amministrazione comunale sarà sempre accanto a questo evento, come lo è stata in questi anni che hanno portato alla progettazione e ora all’abbattimento della tribuna Est intitolata ad Edo Benedetti che rinascerà a breve completamente rinnovata e con un impianto indoor di ultima generazione per rendere ancora più completo lo Stadio Quercia. Grazie per la volontà di proseguire nel riproporre questo evento e per l’impegno quotidiano profuso per i giovani e per il tessuto sociale cittadino”. Dino Parise, presidente FIDAL Trentino, ha sottolineato come “l’Us Quercia sappia abbinare grandi organizzazioni a una cura del settore agonistico che ne fanno una delle società principali del panorama italiano. Questo 2023 ha messo in mostra tanta Quercia su molti palcoscenici, sia italiani che internazionali con l’acuto del titolo italiano di Lorenzo Naidon e le maglie azzurre di Tavernini, Palumbo, Valduga, Demattè e via dicendo. L’atletica trentina non può che ringraziare sentitamente l’Us Quercia per l’impegno quotidiano e per la volontà di dedicarsi alla realizzazione di un evento come il Palio Città della Quercia che richiama grande attenzione sul nostro movimento”.
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