SARA SIMEONI E QUEL VOLO LUNGO QUARANT’ANNI
04 Agosto 2018Quarant’anni oggi. Come vola il tempo. Era il 4 agosto 1978, quando Sara Simeoni saltò 2.01, stabilendo il record mondiale ed entrando nella storia dell’atletica azzurra. A Brescia, al Campo Morosini, poi intitolato alla memoria di Sandro Calvesi, si sfidavano le Nazionali di Italia e Polonia. A bordo pista, su tribune montate per l’occasione, c’erano ben seimila persone. Sara realizzò il record italiano, saltando 1.98, e poi quello mondiale, aggiungendo un centimetro al record della tedesca dell’Est Rosemarie Ackermann, che la fuoriclasse veronese sconfiggerà in una sfida diretta 27 giorni dopo, agli Europei di Praga, ripetendo il 2.01 di Brescia. Il palmarés di Sara – oggi anche vicepresidente del Comitato regionale veneto della Fidal – comprende tre medaglie olimpiche (argento nel 1976 a Montreal; oro nel 1980 a Mosca; argento nel 1984 a Los Angeles), tre podi europei (bronzo nel 1974 a Roma; oro nel 1978 a Praga; ancora bronzo nel 1982 ad Atene), oltre a 24 primati nazionali (da 1.71 nel 1970 a 2.01 nel 1978) e a 14 titoli di campionessa d'Italia. Ma quel pomeriggio, al campo di Brescia, non lontano dalla sua Verona, è rimasto nella storia. La leggenda di una delle più grandi atlete italiane di ogni epoca, se non la più grande, partì da lì. Quarant’anni dopo, per tutti gli appassionati di atletica, Sara è ancora in volo.
SARA SALE SUL TETTO DEL MONDO: IL VIDEOCondividi con | Tweet |
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