Saransk quinto lo junior Fortunato
12 Maggio 2012di FIDAL
La venticinquesima edizione della Coppa del Mondo di marcia si apre a Saransk in un caldo pomeriggio dal cielo coperto. Tutto esaurito e tifo da stadio sulle numerose tribune che costeggiano il perimetro del percorso. L'anello di gara si distende tra la monumentale cattedrale dalle cupole dorate e gli imponenti cantieri dei modernissimi edifici che daranno un volto nuovo alla città anche in vista dei Mondiali di calcio di Russia 2018. Oggi, però, la protagonista indiscussa qui è soltanto la marcia. Si comincia con le due gare giovanili di 10km che vedono le affermazioni di individuali del colombiano Eider Arevalo (41:17), già leader dell'edizione 2010, e della connazionale Sandra Arenas (45:57). La Russia dei padroni di casa si rifà a squadre, monopolizzando il vetrice di entrambe le classifiche. In chiave italiana, bene il pugliese Francesco Fortunato che conquista il quinto posto a suon di primato personale (42:13), miglior piazzamento di sempre di un azzurrino in Coppa del Mondo. Con Vito Minei diciottesimo (43:27), l'Italia è quinta. Settima, invece, la formazione femminile con Anna Clemente quattordicesima (48:25) ed Elena Poli ventiduesima (50:28).
JUNIORES (10km uomini) - E' la gara che inaugura la manifestazione. Nella prima parte la Russia sembra voler subito mostrare i muscoli al resto della concorrenza. Il campione nazionale di categoria Aleksandr Ivanov, infatti, si mette in mostra in prima fila.
Anche gli azzurrini Minei e Fortunato viaggiano nel gruppone dei battistrada. All'approssimarsi del giro di boa qualcosa davanti si muove con il messicano Jesus Vega che prova a prendere il comando delle operazioni e transita al 5° km in 21:18 seguito a ruota da Ivanov, dallo spagnolo Martìn. Minei a metà gara è nono (21:21) con quattro secondi e cinque posizioni vantaggio su Fortunato (21:25). Al 7° km, Ivanov tenta e mette a segno l'attacco su Nava, ma in scia si fa notare la prepotente azione di rimonta del colombiano Eider Arevalo, ovvero il vincitore della passata edizione di Chihuahua che nel giro di poco aggancia la seconda posizione. Intanto, Fortunato inizia a guadagnare terreno sopravanzando Minei (12°) e portandosi al settimo posto. Ivanov è ancora in testa alla campana dell'ultimo giro, ma appena un paio di minuti dopo Arevalo non gli lascia scampo producendosi in un'accelerazione che lo conduce al traguardo in 41:17. Secondo, ma staccato di 25 secondi, Ivanov (41:42) e terzo Vega (41:56). Per la quarta posizione è un bel duello tra il russo Babikov e il nostro Fortunato che solo in dirittura d'arrivo viene superato dall'avversario (42:11) e chiude in 42:13. Nettamente primato personale (aveva 43:05) e, soprattutto, il miglior piazzamento di sempre di un italiano nella gara junior di Coppa del Mondo. Nel 2008 Federico Tontodonati a Cheboksary era stato settimo. "Sono strafelice - la parole di Fortunato, 17enne di Andria (BA) tesserato per l'Enterprise Sport & Service - sapevo di stare bene e volevo dimostrarlo andando forte.
I primi 5km mi sono controllato, poi nella seconda parte ho cambiato passo. Dedico questo risultato a mio padre e al mio tecnico Antonio Lopetuso". Diciottesimo Minei (43:27) con un fastidio al ginocchio e un finale un po' sofferto. Italia quinta nella classifica a squadre vinta dalla Russia davanti a Colombia, Cina e Messico.
JUNIORES (10km donne) - Prova femminile sulla falsa riga di quella maschile. Subito davanti le russe Leontyeva, bronzo dei Giochi Olimpici Giovanili 2010 e dei Mondiali Allievi 2011, e Medvedeva per la gioia del pubblico di casa che ad ogni passaggio non manca di sostenerle con fragorosi incitamenti. Sulle tracce delle due beniamine locali stanno, però, la messicana Ortega e la colombiana Arenas e così in quattro passano in 23:24 ai 5km. L'olimpionica giovanile Anna Clemente, dopo un buon avvio nelle prime posizioni, perde progressivamente terreno e a metà gara è dodicesima con 26 secondi di ritardo (23:50) sul quartetto leader. Più indietro l'altra azzurrina Elena Poli che transita al ventiseiesimo posto (24:54). Gli ultimi chilometri diventano un'accesa sfida a tre che con il traguardo ormai di fronte portano al successo, praticamente allo sprint, ancora la Colombia, stavolta nei panni della diciottene Sandra Arenas che per tre secondi (45:57) ha la meglio sulla Ortega (46:00) e su una delusissima Leontyeva (46:02). Quattordicesimi posto per la Clemente che cronometricamente con 48:25 fa appena meglio rispetto a quanto già marciato in questa stagione. Ventiduesima, infine, la Poli (50:28), all'esordio in una grande evento internazionale, dopo l'esperienza di Podebrady. A squadre secondo successo della giornata per la Russia che prevale su Cina e Ucraina. Italia settima.
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