Schwazer: "Adesso voglio fermarmi"



La solita forza autodistruttiva. Alex Schwazer è fatto così, e purtroppo è già accaduto altre volte, nel corso della sua luminosa carriera. Quando le cose vanno male, l'altoatesino non trova mezze misure. Come in questo caso. "Il problema muscolare non c'entra - racconta nel dopo gara a Barcellona - il fatto è che io da almeno due anni mi sento vuoto, sono moscio, ecco questa è la parola giusta. Ho provato in questi mesi a cambiare qualcosa, proprio per trovare nuovi stimoli, ed anche la scelta di fare due gare, significa questo. Ma purtroppo non sono riuscito a modificare quello che ho dentro di me". La preparazione non è in discussione. "No, non lo è. Come non è in discussione la partecipazione alla gara sui 20km, che non c'entra nulla con il mio ritiro: in realtà, la 50 avrei potuto farla anche ieri, avevo già recuperato le energie. A questo punto non so cosa farò, ma è chiaro che devo fermarmi per capire". Marco De Luca è invece felice per il suo sesto posto, il terzo piazzamento nei primi otto colto in carriera nel corso di grandi manifestazioni estive (gare di Coppa a parte): "Ho rischiato qualcosa e sono contento di averlo fatto - racconta il romano - ho avuto un momento di crisi solo intorno al 38esimo chilometro, quando sono stato costretto a fermarmi per i crampi. Ma sono rientrato subito, e nel finale ho anche chiuso forte. Garcia Bragado era a pochi secondi, mentre all'irlandese bisogna fare i complimenti per la rimonta. Sì, ripeto, sono molto soddisfatto, questo risultato premia il grande lavoro che ho fatto in questi mesi con il mio tecnico, Patrizio Parcesepe, e allunga la mia serie di risultati positivi".

m.s.

Nella foto in alto Alex Schwazer, in quella in basso Marco De Luca (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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