Simonelli 6.59 accende il Memorial Giovannini

20 Gennaio 2024

L’evento di Ancona in ricordo del giornalista scomparso cinque anni fa: sui 60 sfreccia l’ostacolista azzurro che si prepara al debutto nei 60hs di sabato prossimo a Lodz. Il cubano Fernandez 6.52

di Nazareno Orlandi

Sembra di vederlo, Alessio. Avrebbe immediatamente postato il risultato sui social, aggiornato la news sul sito e poi, scendendo di corsa le scalette del Palaindoor, si sarebbe precipitato da Lorenzo Simonelli per dargli il cinque e chiedergli una ‘battuta’ sul suo 6.59, un risultato che spalanca prospettive fantastiche per questo giovane fuoriclasse azzurro. Nessuno può dimenticare Alessio Giovannini, e il modo più autentico, per ricordarlo, è proprio organizzare un meeting su questa pista, dentro questo impianto di Ancona dove si è innamorato dell’atletica e del suo lavoro di cronista, di comunicatore, di esperto dei social. La super volata di Simonelli (Esercito) è una prestazione di quelle che piacevano a lui, amico vero e collega eccezionale dell’area comunicazione FIDAL che ha lasciato un vuoto enorme e pensieri speciali nel cuore di tutti. La fiammata arriva nella finale dei 60 metri: la vince il cubano Jenns Fernandez (Lagarina Crus Team) con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 6.52 (eguagliato il crono di Dondra Swint in Texas) ma gli occhi sono tutti per l’ostacolista romano che ha scelto di partire dai 60 piani per prepararsi al debutto nei suoi 60hs programmato per sabato prossimo a Lodz, in Polonia.

“POSSO LIMARLO ANCORA…” - Appena rientrato dal raduno azzurro di Tenerife, Simonelli impressiona per la potenza con cui divora il rettilineo, comincia a tradurre nei 60 indoor il 10.25 dello scorso anno nei 100 (sotto la pioggia), pareggia il decimo posto italiano di sempre facendo compagnia a Stefano Tilli, Antonio Ullo e Luca Verdecchia con 6.59, ma soprattutto lancia un messaggio fortissimo in chiave ostacoli. Lo fa già in batteria con il 6.65 (stesso tempo di Matteo Melluzzo, Fiamme Gialle, che poi rinuncia alla finale per precauzione) e lo ribadisce in finale, dove precede Marco Ricci (Esercito, 6.66) e Alex Zlatan (La Fratellanza 1874 Modena, 6.67). “Non me l’aspettavo, è un tempo che posso limare ancora un po’ e probabilmente ci riproverò ai Campionati Italiani U23 di Ancona del 3-4 febbraio, dove dovrei correre proprio i 60 piani. Ora mi concentro su Lodz”, il commento di Simonelli, ventidue anni da compiere a giugno, pochi giorni prima degli Europei di Roma 2024...

A UN CENTESIMO DA TORTU - Dati, numeri, particolarmente rilevanti: per l’atleta allenato da Giorgio Frinolli allo stadio Paolo Rosi di Roma è un progresso (comunque prevedibile, serviva soltanto certificarlo) di 36 centesimi rispetto al PB dei 60 metri che risaliva al 2019 (6.95), l’ultima volta in cui si era cimentato su questa distanza. Tra gli U23 italiani soltanto Filippo Tortu ha corso più veloce di così: 6.58 sempre ad Ancona cinque anni fa. Niente male per un ostacolista, già ad un passo dal podio agli Europei indoor di Istanbul nei 60hs (7.59) e due volte a medaglia nelle competizioni continentali giovanili nei 110hs: argento agli Euro U23 di Espoo con il personale di 13.33, bronzo agli Euro U20 di Tallinn.

IL PRESIDENTE MEI: “ALESSIO RACCONTAVA GLI ATLETI COME NESSUN ALTRO” - Il messaggio del presidente FIDAL Stefano Mei, letto dal numero uno del Comitato Regionale Marche Simone Rocchetti, accanto all’ex presidente regionale Giuseppe Scorzoso e al nipote di Alessio, Francesco Giovannini, condensa il sentimento di tutti: “Sembra ieri e invece sono già passati cinque anni da quando se n’è andato Alessio. Credo ci sia soltanto un modo per ricordarlo: con il sorriso. Un ragazzo così appassionato, un professionista d’oro, preparato, serio, sempre dalla parte degli atleti, che lo stimavano e gli volevano bene. Alessio sapeva raccontarli come nessun altro, esaltando il loro lato umano, prima ancora che quello sportivo. Con il suo contributo la comunicazione dell’Atletica Italiana ha fatto passi da gigante anticipando il futuro e le nuove sfide digitali. Ci manca tantissimo, Alessio. Ed è nostro dovere ricordarlo anno dopo anno con questo meeting, sulla pista che ha amato di più”.

BERTON 7.32, COIRO 52.92 - Al PalaCasali la vittoria al femminile, nei 60, è per Aurora Berton (Fiamme Gialle) che si rivede su buoni tempi (7.32) davanti ad Alice Pagliarini (Fiamme Gialle) che con 7.36 sfiora il record italiano U20 (7.35 di Vincenza Calì nel 2002). Progresso anche per Alessandra Gasparelli (Olimpus San Marino, 7.37) e l’allieva Margherita Castellani (Arcs Cus Perugia) quarta U18 italiana di sempre con 7.49. Spumeggianti i duelli dei 400 metri. Al femminile, Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) rimonta nel finale su Rebecca Borga (Fiamme Gialle) e si prende il successo con il personale di 52.92, risultato da leggere con ottimismo in prospettiva 800 metri. Borga 53.20, a seguire l’allieva primo anno Caterina Caligiana (2008, Atl. Capanne Pro Loco) si conferma la settima under 18 italiana di sempre con 55.75. Non tradisce nemmeno il confronto maschile tra i due campioni europei U23 della staffetta 4x400 Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) e Riccardo Meli (Fiamme Gialle): Benati si porta al comando a metà gara e mantiene la leadership fino al termine (47.09) davanti a Meli (47.16).

GIOVANI RECORD: TOGNI E SANTANGELO MPI - Prosegue l’ascesa di Matteo Togni (Bergamo Stars), autore della migliore prestazione italiana juniores dei 60hs con gli ostacoli dei grandi (106 centimetri): tre anni fa Lorenzo Simonelli corse in 7.82 su questa stessa pista, oggi il promettente ostacolista bergamasco abbassa il limite a 7.79. È la specialità in cui il multiplista Dario Dester (Carabinieri) firma il miglior tempo e porta il personale a 7.94. Tra le donne, la spunta Nicla Mosetti (Nissolino Sport) con 8.08 precedendo Veronica Besana (Fiamme Gialle, 8.14) e la multiplista Sveva Gerevini (Carabinieri, 8.36). Nel mezzofondo, Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco) con 4:14.43 precede Marta Zenoni (Luiss, 4:15.31) nei 1500. Notevole il 2:05.44 con cui Gloria Kabangu (Acsi Italia) diventa la seconda U20 italiana di sempre negli 800 indoor, nella gara che vede il successo della slovena Veronika Sadek (2:05.06) davanti ad Eleonora Vandi (Avis Macerata, 2:05.39) con l’allieva Elena Irbetti (Atl. Spezia Duferco) a 2:07.47, seconda U18 alltime a livello nazionale. Negli 800 uomini c’è la firma di Federico Riva (Fiamme Gialle) con 1:48.90, nei 3000 quella di Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior) con 8:02.55. Su questa distanza, da segnalare un altro giovane che potrà far parlare di sé, Alessandro Santangelo (Atl. Virtus Lucca), capace della migliore prestazione italiana U18 (8:29.05). Triplo a Simone Contaldo (Atl. Firenze Marathon) con 16,07, lungo a Ramona Verman (Romania) con 6,34.   

PRE-MEETING: LANDO 2,24 NELL’ALTO Nel pre-meeting, ottima prova di Manuel Lando (Aeronautica) nell’alto: 2,24 al secondo tentativo, a un centimetro dal primato personale centrato lo scorso anno all’aperto a Lignano Sabbiadoro. Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) riparte invece da 2,20 alla seconda prova. Tra i giovani si mette in evidenza nei 200 metri l’allievo Diego Nappi (Atl. Porto Torres) che con 21.62 manca di un solo centesimo la migliore prestazione U18 indoor che appartiene a Andrew Howe (21.61) dal 2002. Miglior tempo per Andrea Federici (Atl. Biotekna) con 21.35, personale indoor con 21.55 per il bronzo europeo U18 Daniele Groos (Atl. Futura Roma). 

PADOVA - La stagione di Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) inizia dal 47.31 di Padova nei 400 metri. In altra serie, personale di 47.45 per Paolo Messina (Fiamme Gialle). Nei 3000 metri, assolo di Sebastiano Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese) con 8:05.21 [RISULTATI].

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File allegati:
- DIRETTA STREAMING
- RISULTATI MEMORIAL
- RISULTATI PRE-MEETING


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