Societari, guidano Fiamme Gialle e Fondiaria Sai



Come se fosse sbocciata la primavera, tutta insieme. Una ventata d'aria nuova, capace di soffiare via polvere e ragnatele invernali, lanciando in orbita almeno un paio di atlete azzurre. Due record italiani assoluti, un primato junior, ed un gran numero di eccellenti prestazioni, per una delle più scoppiettanti prime giornate dei societari che si ricordi. Questo, in sintesi, il resoconto del sabato nello stadio romano di Casal del Marmo, vestito a festa per l'occasione e brulicante di atletica vivacità. La prima a dar fuoco alle polveri, quando il sole era ancora alto, è stata Ester Balassini, una abituata alla foto ricordo vicino al tabellone segnamisure: la cifra del limite, però, questa volta fa davvero sensazione. E' un 71,28 che supera il 70,43 del vecchio record (Padova, 5-7-2003) di ben 85 centimetri, e che la piazza all'ottavo posto della lista mondiale 2004 (serie: 67,22, 68,10; 64,78; 68,79; 69,58; 71,28). La molla, ancora una volta, è stata la contesa con Clarissa Claretti, l'avversaria di sempre, che l'ha pungolata dall'alto del suo eccellente 68,87, performance che mette una sorta di sigillo anche alla partecipazione della marchigiana ai Giochi di Atene. L'altro record ha il ritmo ed il sapore di Cuba, perché porta la firma della bellissima Magdelin Martinez, prima donna della storia atletica italiana a varcare la soglia dei 15 metri, tre centimetri oltre la fettuccia che idelamente la rappresenta. Il 14,90 di Parigi, il salto che le diede il bronzo iridato (26-8-2003), è superato, cancellato dal libro dei record. Per la signora Picotti, notevoli i progressi evidenziati (velocità, forza, ritmo), con una armonia complessiva del salto che trasforma il guardarla in puro piacere estetico. Questa la serie completa dell'azzurra (tra parentesi il vento): 15,03 (+1.9), 14,70 (+2.7), 14,78 (+1.4), N, p, p. Un altro record italiano, ma junior, è arrivato dalla pedana del lungo: l’ha ottenuto Andrew Howe, il bambino d’oro del’atletica italiana, che è atterrato nel lungo a 8,07 (vento: +1.5), tre centimetri oltre il suo fresco limite (Rieti, 11-6-2004); per lui però secondo posto, dietro Nicola Trentin, arrivato alla bella quota di 8,16 (+1.4), una specie di mezzo biglietto per Atene. Terza piazza per Stefano Dacastello, 8,00 (+2.0), nella miglior gara di lungo probabilmente mai disputata tra italiani. Lo sprint ha incendiato la pista, ma il vento ha finito per rovinare tutto: Marco Torrieri, sopinto da un vento di 2.8 m/s, ha fermato i cronometri su un eccellente 10.08. Per il romano (che su questa pista, sempre con vento generoso, aveva già corso quest’anno in 10.12), è comunque un’ottima premessa per i 200 metri di domani, la sua specialità di punta. Dietro Torrieri, significative anche le performances di Simone Collio, terzo in 10.14 (secondo il nigeriano Deji Aliu in 10.13), e Maurizio Checcucci, 10.25 (quarto). Due uomini oltre i 60 metri nel lancio del disco: vittoria per Diego Fortuna, con 62,92 davanti a Cristiano Andrei, 61,76. E va segnalato anche il progresso nell’asta del 23enne Giorgio Piantella, salito fino a 5,55, migliorando il suo precedente personale di 15 centimetri. Vento troppo generoso anche in una delle due gare di ostacoli in linea: il 13.53 di Andrea Giaconi è viziato da un +2.2, mentre il 13.12 di Margaret Macchiut (primato personale e terza prestazione italiana di sempre) è stato ottenuto con un vento di +0.9. Buon 39.28 per le Fiamme Gialle nella 4x100 conclusiva, con Alessandro Cavallaro più disinvolto rispetto alla frazione azzurra di Bydgoszcz di sette giorni fa. La classifica di società non ha dato verdetti conclusivi: tra gli uomini, le Fiamme Gialle guidano, ma i Carabinieri sono vicini (-7 punti), con l'Aeronautica - sospinta da Torrieri e Howe - rivelazione della prima giornata. Tra le donne, la Fondiaria Sai Roma, detentrice del titolo, comanda con margine risicato (due punti appena) sulla Tris Milano, che promette battaglia domani, con la Forestale che è assolutamente in gioco (-5 lunghezze). Domani seconda e conclusiva giornata di gare: negli 800 metri si rivede Andrea Longo, mentre i 200 vedranno Marco Torrieri cercare fortuna in una scomoda (sorteggiata) prima corsia; contro di lui potrebbe esserci Koura Kaba Fantoni, il gioiello d’origine congolese sceso già a 20.81 quest’anno. Vizzoni nel martello, Donato nel triplo, Talotti e Bettinelli nell’alto, Ceccarelli e Niederstaetter nei 400hs, possono offrire altri spunti di notevole interesse. Oggi si è chiusa la serie Argento, la categoria dell'atletica emergente, quella dove la competizione di squadra - il piacere di fare gruppo - è probabilmente ancora più sentita: promozione in A oro per la Riccardi Milano (107 punti) dell'eroico Tammaro, e per i sardi dell'Amsicora Cagliari (103), con la Cassa di Risparmio Gorizia beffata per soli cinque punti. Tra le donne, tornano in paradiso le poliziotte delle Fiamme Oro, retrocesse lo scorso anno, battute però in classifica dalle siciliane del Cus Palermo (stesso numero di punti, 102.5) per il numero di vittorie individuali. Terza piazza per la Darra Torveca Vigevano, che brilla al vertice. m.s.
Nella foto, Ester Balassini (Fotosport.it/FIDAL)

File allegati:
- TUTTI I RISULTATI
- I RISULTATI DELLA FINALE A1 DI PESCARA



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