Stadio Collana, il pastrocchio politica-sport è servito.
25 Aprile 2021di Campania
avevamo detto e scritto tempo fa, c'è voluta la Magistratura, prima, mossasi a seguito di denunce del Movimento 5 Stelle e delle associazioni sportive che operavano nella struttura e poi del Commissario della Regione, Pasquale Manduca, per rilevare le anomalie "economiche ed amministrative" verificatesi nella gestione del Collana.
I fatti : la Regione Campania subentra al Comune di Napoli, come proprietaria del Collana e decide praticamente subito di affidare a Giano (impresa privata), in cui socio importante è Paolo Pagliara, ma dove girano tanti volti più o meno conosciuti dello sport partenopeo.
Ancora una volta quel pessimo rapporto pubblico-privato che lascia sempre e comunque dubbi ed incertezze.
Bene il Commissario della Regione ha verificato che Giano non ha provveduto ai lavori previsti dall'affido.
Ora la Regione, tirata scandalosamente in campo, pensa di revocare l'affido e di passare i lavori all'ARU (Agenzia Regionale Universiadi) e quindi alla gestione diretta del CONI Regionale e delle Federazioni Sportive.
Naturalmente arrivano le rimostranze, contro il ribaltone, di Patrizio Oliva, di Maurizio Marino e dello stesso Paolo Pagliara.
Ricco anche il parterre di chi ha denunciato queste "irregolarità", primi tra tutti la consigliere M5S, Maria Muscarà, Sandro Cuomo, ex schermitore internazionale e via via tutte le società sportive che avevano la gestione di palestre e spazi del Collana.
Insomma ora si preannuncia battaglia legale tra Regione e Giano, tra associazioni sportive e Regione e chi più ne ha più ne metta.
Il richio quello di vedere chiuso ancora una volta il Collana, lasciando fuori società e migliaia di atleti.
Il pastrocchio, prima voluto da De Luca, a cui ora si cerca rimedio legale, è servito e non è l'unica cosa che si vive a Napoli, dove forse la legge spesso fa finta di niente.
Vittorio Savino
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