Stano verso i Mondiali: 2h24:19 a Dublino

15 Dicembre 2024

Brillante successo nella 35 km del marciatore, a poco più di un minuto dal suo record europeo, con lo standard per la prossima rassegna iridata di Tokyo: “E ora un periodo di allenamenti in Giappone”

È un bel rientro nella 35 chilometri di marcia per Massimo Stano. L’azzurro vince a Dublino con il notevole crono di 2h24:19 arrivando a poco più di un minuto dal suo primato europeo (2h23:14) realizzato due anni fa trionfando ai Mondiali di Eugene. Un risultato di valore assoluto con cui non solo riesce subito a firmare nettamente lo standard per la rassegna iridata del prossimo settembre a Tokyo (fissato a 2h28:00) ma dimostra di essere già in ottima condizione. Nella capitale irlandese si rende protagonista di una gara condotta con facilità e chiusa con un finale in progressione al Saint Anne’s Park, in località Raheny, sette giorni dopo aver concluso il raduno in altura di quasi un mese in Cina trascorrendo una settimana ai 1900 metri di Kunming e le tre successive ai 2400 metri di Lijiang. Alle sue spalle il messicano Ricardo Ortiz, staccato al 25° km, con un ritardo di un paio di minuti in 2h26:15 mentre è terzo il brasiliano Caio Bonfim (2h27:48), argento olimpico della 20 km e due volte bronzo mondiale. Ecco i passaggi di Stano: 20:58 (5 km), 41:29 (10 km), 1h02:11 (15 km), 1h22:54 (20 km), 1h43:46 (25 km), 2h04:11 (30 km) con parziali di 20:58, 20:31, 20:42, 20:43, 20:52, 20:25, 20:08 ogni cinque chilometri. Per il 32enne delle Fiamme Oro, campione olimpico nel 2021 sulla 20 chilometri, era la prima uscita agonistica dai Giochi di Parigi della medaglia sfiorata (quarto a un secondo dal podio) nonostante l’infortunio primaverile e anche la prima 35 km dai Mondiali di Budapest dell’anno scorso dove si era piazzato settimo.

“MEGLIO DEL PREVISTO” - “Soddisfatto e mi sono divertito - commenta Massimo Stano - perché avevo la curiosità di vedere la risposta sette giorni dopo la fine dell’altura, cioè qualcuno in più del solito, e senza finalizzare la preparazione alla gara. È andata bene, malgrado il vento sul percorso: all’inizio ho cercato di stare riparato, ma quando il messicano Ortiz cominciava a perdere ritmo allora mi sono messo davanti. Ho anche provato a scendere sotto i venti minuti nell’ultimo parziale di cinque chilometri, ci sono andato vicino. Ero partito per fare il ‘minimo’ e invece...”. Per l’azzurro è arrivato un crono migliore di quello dell’ultimo titolo iridato (2h24:30 dello spagnolo Alvaro Martin) anche se si marcia sempre più forte e di recente il giapponese Masatora Kawano ha portato il record del mondo a 2h21:47. Intanto Stano è qualificato su entrambe le specialità (20 km e 35 km) per Tokyo 2025, ultimo grande evento di World Athletics prima dell’introduzione di maratona e mezza nel programma della marcia.

“DIREZIONE GIAPPONE” - “Ma sono tranquillo - sottolinea il pugliese - se penso che ultimamente la consapevolezza non mi manca. Ho svolto una grossa mole di lavoro, che sta pagando, e ora mi aspetta una lunga trasferta in Giappone. Tra un paio di giorni partirò per Tokai dove ho scelto di allenarmi per due mesi e mezzo insieme all’amico Toshikazu Yamanishi, due ori mondiali e un bronzo olimpico in carriera”. Ci andrà insieme alla famiglia (la moglie Fatima, i figli Sophie e Liam): “Ancora una volta l’ho mobilitata per inseguire i miei sogni e sarà un’esperienza stimolante a 360 gradi, mentre con il coach Patrick Parcesepe ci sentiremo a distanza in quel periodo”. Poi sarà di nuovo in gara nella 20 km di Taicang, in Cina all’inizio di marzo, dove quest’anno ha vissuto la gioia del record italiano in 1h17:26 prima dello sfortunato episodio ai Mondiali a squadre di Antalya, con la frattura al piede sinistro che ha condizionato il cammino verso Parigi. “Una stagione molto dura, ma che si chiude bene. Ho provato ad andare oltre le difficoltà, ad abbattere le barriere e continuerò a farlo”.

GLI ALTRI AZZURRI - Nella tappa Bronze del World Race Walking Tour, ultima prova del 2024 per il circuito mondiale della marcia, in gara anche Michele Antonelli (Aeronautica) che coglie il terzo posto sui 20 km con 1h23:52. Tra le donne Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) viene fermata a un paio di chilometri dal traguardo nella 35 km ricevendo il quarto ‘rosso’ al momento della sosta in penalty zone (ultimo crono intermedio di 2h33:11 al 32° km) mentre era in linea per il record personale e anche per lo standard iridato.

l.c.

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