Stoccolma, Howe in attesa, pronto Formichetti
La dolorosa rinuncia di Antonietta Di Martino, uscita malconcia dal debutto di Goteborg di sabato scorso, segna inevitabilmente la vigilia dell'appuntamento con l'Europeo a squadre di Stoccolma. Anche se, a conti fatti, quella della cavese (domani in visita dal professor Benazzo a Pavia) non sarà l'unica assenza di rilievo nel gruppo che partirà giovedì mattina alla volta della Svezia. La squadra varata dal DT Francesco Uguagliati dovrà fare a meno anche di big come Fabrizio Donato e Manuela Levorato, mentre altri come Andrew Howe, visitato questa mattina a Roma (all'Istituto di scienza dello sport del CONI) dal prof. Carlo Tranquilli, danzano ancora sul filo delle imperfette condizioni fisiche. Gli esiti degli accertamenti sostenuti dal reatino non hanno tranquillizzato del tutto lo staff tecnico azzurro, al punto che Uguagliati ha messo seriamente in preallarme il lunghista dell'Esercito Emanuele Formichetti. Il responsabile sanitario della FIDAL, il prof. Giuseppe Fischetto, in accordo con il prof. Tranquilli, invita alla prudenza, e ha disposto una pausa di 48 ore prima della decisione finale. Da assegnare le maglie dello sprint nelle gare individuali, sia al maschile sia al femminile, seppure in un contesto i cui valori in campo (almeno tra gli uomini) risultano piuttosto definiti. Attesa per la staffetta veloce d'argento a Barcellona, chiamata ad una conferma in un contesto di qualità assoluta. Nessuna sorpresa nel mezzofondo, anche se piace sottolineare la chiamata dei giovani Patrick Nasti e Giulia Martinelli (esordiente in nazionale assoluta), entrambi schierati nei 3000 siepi, mentre Elisa Cusma è attesa, almeno in via iniziale, dal doppio impegno 800-1500 metri. Tra le donne al via dei 5000 anche la maratoneta Anna Incerti, chiamata a supportare la formazione azzurra anche in forza del crono, 15:15.3, realizzato nei 5000 metri a Palermo (in gara mista) due settimane fa.
Punto di forza nei salti - Howe a parte - è certamente Simona La Mantia, la campionessa europea indoor del triplo, già positiva nelle prime uscite stagionali all'aperto ma attesa adesso dal primo confronto di livello internazionale dell'annata, all'interno di uno scenario tecnico che sta salendo settimanalmente di livello (il 14,43 dell'azzurra è attualmente l'undicesima prestazione mondiale 2011, già cinque europee sono salite oltre i 14,50). Beppe Gibilisco si conferma nell'asta, mentre nel triplo l'onore azzurro sarà nei rimbalzi di Fabrizio Schembri. Batteria dei lanci rafforzata dall'obice toscano Nicola Vizzoni, capitano di mille battaglie reduce dall'exploit di Torino, dove ha spedito il suo martello agli 80,29 della seconda prestazione mondiale 2011. Chiara Rosa (18,59 a Firenze nel getto del peso) è la punta al femminile, mentre la martellista Silvia Salis prova ad aggiungere centimetri al suo già positivo 71,93 (tredicesima mondiale stagionale) di metà maggio a Savona. Il regolamento del Campionato conferma l'eliminazione dopo quattro errori complessivi nei concorsi di salto in elevazione, ed un massimo di quattro tentativi per tutti gli altri concorsi (dopo le prime tre prove, i primi quattro in classifica saranno chiamati per un ultimo salto o lancio). Dodici punti al primo classificato di ogni gara, uno al dodicesimo e ultimo, la classifica finale sarà unica, e risulterà dalla somma dei punti ottenuti in tutte le gare, sia maschili sia femminili. Russia campione uscente e candidata - serissima, come d'abitudine - per la conferma.
Marco Sicari
Nella foto, Andrew Howe (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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