Strade d'Italia: Floriani vince Vivicittà
Mentre ad Arco si festeggiava il trionfo di Alessandro Rambaldini e Mirella Bergamo, Yuri Floriani, 33enne delle Fiamme Gialle finalista ai Giochi olimpici di Londra 2012, a Palermo ha tagliato il traguardo per primo in 36:11 risultando il più veloce d'Italia nelle 45 Vivicittà. Al secondo posto si è classificato il vincitore della prova di Sarajevo, il 20enne serbo Uros Kutselic (36:20), al terzo invece il palermitano Vincenzo Agnello, arrivato dietro Floriani in 36:44. Fra le donne vince invece Reggio Emilia, grazie alla 27enne atleta di casa Barbara Bressi, capace di chiudere i 12 chilometri in 41:40, precedendo sul traguardo l’altra atleta emiliana Isabella Morlini che ha chiuso in 42:08. Per il terzo anno consecutivo Sarajevo vede una donna sul podio: si tratta della forte fondista serba Ana Subotic, vincitrice della prova nella capitale bosniaca in 42:27 e terza assoluta.
A Bolzano il migliore è invece stato il triatleta Daniel Hofer ma nei quartieri alti della classifica si sono fatti vedere anche Michele Vaia (us Cermis, quinto) ed il lagarino Mirko MAttuzzi (Us Quercia Trentingrana), dodicesimo.
Simultaneamente alle prove nei centri cittadini si è corso anche negli istituti penitenziari di 3 città italiane: Milano (Opera), Roma (Rebibbia), Catanzaro (istituto minorile Silvio Paternostro). In scena anche, nelle tre città di Firenze, Bra e Castrignano dei Greci (Le), la maratonina mentre altre località hanno scelto passeggiate ludico-motorie con distanze variabili tra i 2 e i 4 chilometri. Sono stati in 75.000 a presentarsi al via questa mattina in 45 città italiane e 8 all’estero (a Cuba si correrà la non competitiva nelle prossime ore). Record di partecipanti a Reggio Emilia, con circa 5000 persone che hanno invaso il centro della città. Benissimo anche a Bra, con oltre 4000 partecipanti, Palermo con oltre 3.000 e Torino con circa 2000, dei quali 1300 alla sola prova competitiva. Sono stati raccolti oltre 16.000 euro che saranno destinati al progetto “Sport & Dignity”, a favore dell’inclusione di bambini con disabilità del centro Kanafani nel campo profughi palestinese di Ain Al Helweh.
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