Strepitosa Bol, 400-record in 49.26

19 Febbraio 2023

L'olandese abbatte il primato mondiale indoor dei 400 donne ai campionati olandesi. Primati in Spagna e Svizzera. USA, Aleia Hobbs 6.94 a due centesimi dal record del mondo dei 60 metri.
di Marco Buccellato

Un record mondiale di granito per Femke Bol, oggi ai campionati olandesi di Apeldoorn. Dopo la sua miglior prestazione all-time sui 500 metri (1:05.63), il limite storico abbattuto oggi sui 400 metri con un incredibile 49.26 dall'olandese sempre più volante ha il sapore del miglioramento abissale, ben 33 centesimi sottratti dalla pluricampionessa europea di Monaco al datato 49.59 di Jarmila Kratochvilova, che risaliva agli Europei indoor di Milano del 1982! Un progresso clamoroso di sette decimi della Bol, rispetto al già sontuoso 49.96 di otto giorni fa a Metz, e migliore anche del suo personale all'aperto, il 49.44 con cui si è laureata oro europeo a Monaco. Nella scia, quasi sette decimi di progresso anche per Lieke Klaver, seconda in 50.34 e ora tredicesima performer all-time al coperto.

LE KAMBUNDJI, JOSEPH, DIAZ, LLOPIS. Ottimi risultati anche dagli altri campionati nazionali del calendario europeo. In Svizzera, nel St.Gallen Athletics Center, doppio primato elvetico nei 60 ostacoli per Jason Joseph (7.44, terzo crono mondiale dell'anno) e per Ditaji Kambundji (7.81, secondo crono mondiale dell'anno). La più celebre sorella, l'iridata indoor dei 60 Mujinga Kambundji, ha fermato il cronometro ieri in 7.03, primato europeo stagionale, mentre nella gara maschile Pascal Mancini è sceso al record svizzero in 6.58 e il lunghista-decatleta Simon Ehammer ha vinto il lungo con 7,98. In Spagna, quattro record nazionali nel pomeriggio odierno: quello doppio del triplista ex-cubano Jordan Alejandro Diaz, con 17,58 e 17,59 (world lead), il 7.48 nei 60 ostacoli di Enrique Llopis (eguagliato Orlando Ortega) e il 45.58 di Oscar Husillos nella finale dei 400 metri. Ieri, 6.173 per Jorge Urena nell'eptathlon, 7:44.15 Per Adel Mechaal sui 3000 metri, 6,66 di Fatima Diame nel lungo. Ostacoli-top anche in Finlandia, con Reetta Hurske che conferma una condizione-top con 7.85 preliminare e titolo in 7.83.

PANORAMICA EUROPA. A dieci giorni dall'Europeo, oltre trenta paesi hanno emesso i verdetti nazionali. In Francia, standard per Istanbul ottenuto in serie: Leonie Cambours (pentathlon in 4.603), lo sprinter U20 Jeff Erius (6.62), Laeticia Bapte nei 60hs in 7.95 (7.90 in batteria) e Cyrena Samba-Mayela 7.98 (7.95 in batteria). Personale per le altiste Solene Gicquel e Nawal Meniker (1,92), necessarie prestazioni di 46.11 per vincere i 400 (Biron), di 6.090 per l'eptathlon (Gletty), di 5,60 e 4,61 per le gare di asta (Sene e Chevrier). In Polonia (Torun) ancora un record nazionale di Natalia Kaczmarek, oggi scesa a 50.83. Record anche per Adrianna Sulek nel pentathlon con 4.860 (1,89 nell'alto e 6,56 nel lungo). Bukowiecki torna a vincere il peso con 21,55. I 60 sono di Kopec (6.58) e della Swoboda (7.10). A Dortmund campionati tedeschi con ottimo 3000 donne vinto dalla campionessa d'Europa dei 5000 Konstanze Klosterhalfen (8:34.89) su Hanna Klein (8:36.83). Sprint a Aleksandr Askovic in 6.56 e a Gina Luckenkemper in 7.17, Hess ancora campione nazionale di triplo con 16,73, gara d'addio per Cindy Roleder, terza sui 60hs in 8.17. Malaika Mihambo ha vinto il lungo con 6,66, alto a Potye con 2,28. Nei campionati britannici di Birmingham Reece Prescod vince i 60 metri in 6.54 sul bronzo europeo dei 100 Jeremiah Azu (6.57). Senza la Asher-Smith, titolo donne a Daryll Neita in 7.17. David King (7.62) vince i 60hs, con Andrew Pozzi lontano dalla migliore condizione, Melissa Courtney-Bryant 8:50.76 nei 3000. 

GARDASEVIC 6,90, LEVCHENKO 1,96. La miglior gara della carriera per la lunghista serba Milica Gardasevic, che a ai campionati nazionali di Belgrado batte Ivana Vuleta-Spanovic (6,81 e stop per un problema fisico), con personali indoor a ripetizione, 6,73 poi 6,74 e gran 6,90 nel salto conclusivo. Il pesista Sinancevic vince con 21,19 sul veterano Kolasinac (20,36). In Slovenia, 4,65 di Tina Sutej nell'asta. Senza la Mahuchikh, i campionati ucraini di Kiev hanno rimesso in carreggiata Yulia Levchenko, al titolo con 1,96, stessa misura superata da Kateryna Tabashnyk, terza Iryna Gerashchenko con 1,92. Assente anche Protsenko, titolo uomini a Roman Petruk con 2,26. Pentathlon a Yuliya Loban con 4.468 punti. In Bielorussia (Mogilyov) l'U20 astista Matvey Volkov cresce fino a 5,75. In Svezia (Malmoe), Andreas Kramer vince gli 800 in 1:46.75, misura sottotono per la lunghista Khadiatou Sagnia (6,39). In Repubblica Ceca (Ostava) record nazionale per Amalie Svabikova nell'asta con 4,72, primato sfiorato di un centesimo dallo sprinter Zdenek Stromsik sui 60 (6.59), puntuale la spallata di Tomas Stanek (21,43). In Portogallo (Pombal) 18,90 di Auriol Dongmo nel peso, 4:08.58 di Marta Pen nei 1500 metri, in Irlanda record nazionale del velocista Israel Olatunde con 6.57 nei 60 metri.

USA, SHOW-DONNE A ALBUQUERQUE. Edizione dei campionati USA dettata dalle tante assenze, ma non meno d'impatto, soprattutto al femminile, dove la prima pagina è per la sprinter Aleia Hobbs, per la versatile Anna Hall e per la lanciatrice DeAnna Price. La Hobbs, già sotto i 7.00 in carriera, un fantastico 6.94 nella fnale dei 60 metri, primato nazionale (precedente 6.95 di Gail Devers), seconda prestazione di sempre e quarto crono assoluto dopo il 6.92 di Irina Privalova del 1993 e del 1995, cui appartengono anche un 6.93 (del 1994) e un 6.94 (del 1995). Anna Hall, nella prima giornata di gare, ha vinto il pentathlon con il record nazionale di 5.004 punti, a soli nove punti dal record mondiale dell'ucraina Nataliya Dobrynska, uno score che fa dell'americana la terza atleta a quota 5.000, punteggio raggiunto anche dalla britannica Katerina Johnson-Thompson. Nell'ultima giornata ha vinto anche i 400 piani in 51.03, a conferma delle ancora inesplorate possibilità (vanta anche 54.48 nei 400 ostacoli). DeAnna Price, iridata 2019 nel martello, ha migliorato due volte la miglior prestazione all-time del peso con maniglia (da 20 libbre), prima con 25,77 poi con 26,02. Nel resto del programma spiccano anche la doppia world lead nel lungo donne della texana Tara Davis, 6,94 e 6,99, i 2,00 nell'alto di Vashti Cunningham (personale indoor eguagliato), il 25,44 dell'altro martellista Daniel Haugh (quarta misura all-time e settimo uomo oltre i 25 metri) e il doppio 7.49 nella finale dei 60 ostacoli maschili di Freddie Crittenden e Robert Dunning, battuto per quattro millesimi. 

LYLES DNS. L'uomo più atteso dello sprint, Noah Lyles, non ha corso la finale dopo aver vinto la semifinale in 6.56, lasciando la passerella alla semi-novità J.T. SMith (6.53). Graditi ritorni: di nuovo a pieno regime Sam Kendricks, al titolo dell'asta con 5,91 dopo una bella sfida con Jacob Wooten (5,86, personale indoor), e titolo donne a Katie Moon-Nageotte con 4,80. Nei lanci, con il rimbombo del record del mondo di Ryan Crouser in Idaho, vince Joe Kovacs con 21,55 ma senza dominare, con Geist secondo (21,36) e Tripp Piperi terzo (21,05). Peso donne alla campionessa mondiale Chase Ealey con 19,87. Altri risultati: 7.83 per Alaysha Johnson sui 60hs (Marshall 7.85), 8,20 di Will Williams nel lungo, 45.40 di Justin Robinson sui 400 metri. 

PETTOROSSI & PAISSAN. Due sprinter italiani in evidenza nelle tante riunioni dell'agenda USA. Diego Aldo Pettorossi ha tolto altri quattro centesimi al personale indoor dei 200 metri vincenco la propria serie in 20.95 nel Matador Qualifier di Lubbock, in Texas, secondo tempo della riunione dopo il 20.75 del velocista dello Zimbabwe Takudzwa Chiyangwa (20.75). Per il campione europeo U20 del 2019 Lorenzo Paissan doppio personal best sui 60 metri in 6.72 (un centesimo di miglioramento) e sui 200 metri in 21.36 nel Nebraska Tune-Up di Lincoln. 

RAS AL KHAIMAH E BARCELLONA. Migliori prestazioni stagionali nella mezza degli Emirati. Tra le donne vittoria della favorita keniana Hellen Obiri in 1:05:05, con largo margine sulle etiopi Gotytom Gebreslase (1:05:51) e Ftaw Zeray (1:06:04). Fuori dalle prime tre la primatista mondiale di maratona Brigid Kosgei (1:06:34). Al maschile 58:45 de keniano Benard Kibet Koech sul connazionale Daniel Mateiko (58:49). La world lead della Obiri cede appena ventiquattr'ore dopo sotto l'attacco delle altre keniane Irene Kimais e Joyciline Jepkosgei, che a Barcellona chiudono sotto al record del percorso in 1:04:37 e 1:04:46 (ottava e nona all-time), con quinto posto dell'osservata speciale Genzebe Dibaba (1h05:46), mentre al maschile scendono sotto i 59 miuti Charles Kipkurui Lagat (58:53) e Birhanu Legese (58:59).

SUD AFRICA. Eccellenti prestazioni in quota a Pretoria sulla distanza dei 300 metri. Per il primatista mondiale U20 dei 100, Letsile Tebogo, la decima prestazione di sempre in 31.54 con vistoso rallentamento negli ultimi venti metri. Per la namibiana Beatrice Masilingi addirittura la seconda prestazione di sempre in 34.60, a diciannove centesimi dal world best di Shaunae Miller-Uibo, e seconda a scendere sotto i 35 secondi, oltre a togliere un secondo e mezzo al precedente record africano di Nadjina Kaltouma (Chad, 36.10 nel 2001). 

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