Tamberi 2,31, bronzo mondiale a Belgrado!
20 Marzo 2022Il graffio del fuoriclasse. Un altro podio mondiale per Gianmarco Tamberi: il campione olimpico del salto in alto vince la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado con la misura di 2,31, nella prima gara dell’anno, senza aver preparato l’evento in maniera specifica ma soltanto come tappa di passaggio verso i Mondiali all’aperto di Eugene in luglio. L’oro è del coreano Sanghyeok Woo con 2,34, l’argento va allo svizzero Loic Gasch con 2,31, l’azzurro è invece terzo con la stessa misura ottenuta al secondo tentativo ma è determinante l’errore in più a 2,24. Anche in questa occasione, come a Tokyo, è una medaglia condivisa per Tamberi, considerato che conquista il bronzo anche il neozelandese Hamish Kerr, a sua volta a 2,31 alla seconda prova e con lo stesso numero di errori alle misure precedenti. Per Gimbo è la seconda medaglia mondiale dopo il trionfo di sei anni fa a Portland, sempre al coperto. L’Italia, che è stata oro ieri sera con Marcell Jacobs nei 60 metri, non vinceva due medaglie nella stessa edizione dei Mondiali indoor da Barcellona 1995.
GIMBO PER L’UCRAINA - Sulla spalla sinistra l’adesivo tricolore con il verde il bianco e il rosso, sulla destra la bandiera dell’Ucraina e l’omaggio agli amici saltatori Bondarenko e Protsenko, con i loro cognomi griffati sulla pelle con un pennarello. La vicinanza al popolo ucraino straziato dalla guerra è testimoniata anche dalla mascherina con i colori del Paese, all’indomani dell’abbraccio con l’oro mondiale al femminile Yaroslava Mahuchikh, supportata a bordo pedana durante tutta la finale. Nessun problema alla misura d’ingresso a 2,15 e nella quota successiva di 2,20, le prime insidie si manifestano a 2,24, prestazione ottenuta al secondo tentativo e superata invece alla prima prova da cinque atleti (Woo, Gasch, Kerr, il brasiliano Ferreira, il messicano Rivera). A 2,28 Gimbo non sbaglia, nonostante l’attesa di qualche minuto necessaria per sistemare la telecamera che il belga Thomas Carmoy aveva involontariamente fatto cadere dai ritti colpendo l’asticella. La progressione è severa ma non produce una selezione eccessiva: avanti anche Woo, Gasch e Kerr senza macchie, il brasiliano Thiago Moura alla seconda, Carmoy alla terza. Rimangono in sei a provare il 2,31. Il campione olimpico si fa accompagnare fuori dalla pedana da uno dei giudici per un bisogno fisico e poi comincia i propri assalti. Da campione vero, dopo una prima incertezza, piazza il salto-show alla seconda stoccata, mandando in delirio il pubblico della Stark Arena. Lo imitano al secondo tentativo Gasch, Moura e Kerr, il coreano Woo al terzo, fuori invece Carmoy. Altro che gara agevole, questa finale si rivela tutt’altro che tale: a provare i 2,34 si presentano in cinque. E dopo aver rischiato l’eliminazione alla misura precedente, il match-ball lo mette a segno Woo, favorito della vigilia e leader mondiale stagionale, in grado di oltrepassare 2,34 al primo ingresso in pedana. Misura tabù per tutti gli altri, Gimbo compreso. Ed è bronzo. Un bronzo che vale.
GIMBO: “UNA FOLLIA, MA CI HO TROVATO STIMOLI” - “Contentissimo di quello che sono riuscito a fare - il commento di Gianmarco Tamberi - era una sfida molto difficile, avevo saltato una sola volta in allenamento, quando di solito preparo queste gare con almeno 30-40 sedute di tecnica e cinque, sei, sette gare prima. Oggi si sono svegliati un po’ tutti gli avversari, ma mi fa piacere, perché riuscire a prendere una medaglia in un contesto di alto livello vale molto di più che vincerla con una misura mediocre. E quest’estate ci divertiamo…”. Azzardo, la parola che usa il saltatore delle Fiamme Oro allenato dal papà Marco: “Oggettivamente era una follia, ma mi piaceva, ci ho trovato stimoli. Sono quelle esperienze che se le sentissi raccontare da un altro, mi verrebbero i brividi. Quelle cose strane, che fanno la differenza”.
TRIPLO - Giornata “no” per Dariya Derkach che non trova il giusto feeling con la pedana e si ferma a 13,67 nel triplo, quindicesimo posto. L’azzurra commette un nullo al secondo hop-step-jump e conclude la sua prova con un terzo salto da 13,61, senza guadagnare i tre turni di finale, per i quali sarebbe servito 14,28. Sensazionale record del mondo per la venezuelana Yulimar Rojas che decolla a 15,74, meglio anche del suo primato mondiale all’aperto di 15,67, e si impone con un metro esatto di vantaggio sull’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (14,74). Bronzo alla giamaicana Kimberly Williams (14,62).
OSTACOLI - Batteria dei 60hs superata per Hassane Fofana, nonostante un’incertezza al quarto ostacolo. Quinto posto con 7.73 nella più rapida delle sette batterie, divorata dal primatista del mondo Grant Holloway (Stati Uniti) in 7.40. Per il 29enne bergamasco c’è l’ultimo tempo di recupero, a sette centesimi dal primato personale eguagliato agli Assoluti indoor: pass per la semifinale delle 17.05. Nel pomeriggio in gara anche Larissa Iapichino nella finale diretta del lungo e Pietro Arese nella finale dei 1500.
LE ALTRE GARE - Doppietta etiope nei 3000 metri uomini: perentoria la progressione finale dell’oro olimpico dei 10.000 Selemon Barega (7:41.38) che trascina all’argento il connazionale Lamecha Girma (7:41.63). Sul podio anche il britannico Marc Scott (7:42.02) che esclude i keniani Ebenyo e Krop dalle medaglie. Nelle batterie delle staffette 4x400, miglior tempo per la Spagna al maschile (3:06.98) e per gli Stati Uniti tra le donne (3:28.82).
TV E STREAMING - I Campionati Mondiali indoor di Belgrado, in programma da venerdì 18 a domenica 20 marzo, saranno trasmessi integralmente dalla Rai, tra dirette tv su RaiSport+HD e streaming su RaiSport Web. Il palinsesto prevede dirette televisive sul canale 58 con i seguenti orari: domenica dalle 16.45 alle 20.40. Negli orari non coperti dalla diretta tv è previsto lo streaming su RaiSport Web, con “finestre” televisive all’interno delle dirette di altri sport.
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