Tamberi in finale: “Martedì tutti all’Olimpico”

09 Giugno 2024

Agli Europei di Roma il campione di tutto si qualifica con un salto a 2,21. Passano anche Lando e Sottile, promossa Fantini nel martello come i triplisti Ihemeje, Dallavalle e Bocchi

di Luca Cassai e Cesare Rizzi

È già record per l’Italia agli Europei di Roma, a quota 13 medaglie con 7 ori, ma gli azzurri vogliono continuare a gioire. Nella mattina della terza giornata allo stadio Olimpico arrivano altre sette qualificazioni per le finali a cominciare dall’alto con Gianmarco Tamberi. Basta un salto valido a 2,21 per il campione in carica che all’esordio stagionale risolve agevolmente la pratica, osannato dalla curva Sud. Quando va in pedana è sempre uno show per il pubblico e Gimbo da vero capitano non perde l’occasione per abbracciare gli eroi azzurri della mezza maratona, Yeman Crippa oro e Pietro Riva argento, appena dopo la loro premiazione. Appuntamento alla finale dell’alto per martedì, ore 20.35. “La squadra italiana sta facendo magie in campo - le sue parole - e invito tutti a sostenerla: abbiamo bisogno del vostro tifo e del vostro supporto, venite a divertirvi con noi”. Ci saranno anche Manuel Lando e Stefano Sottile, a loro volta promossi con 2,21 alla prima prova e un percorso netto alle misure precedenti, invece non supera lo scoglio Marco Fassinotti con 2,17. Avanti nel martello Sara Fantini che si prende la Q maiuscola con 72,28 al terzo lancio per firmare la seconda misura del turno, dietro soltanto al 72,88 della danese Katrine Koch Jacobsen. La primatista italiana potrà andare di nuovo in caccia del podio alle 21.33 di lunedì, a due anni dal bronzo di Monaco di Baviera, mentre la campionessa mondiale under 20 Rachele Mori è la prima delle escluse con lo stagionale di 68,52. Tutti e tre in finale gli azzurri nel triplo: Emmanuel Ihemeje atterra subito a 16,98 (+0.4) per la terza posizione complessiva, Andrea Dallavalle con 16,59 (+0.3) è undicesimo, Tobia Bocchi viene ammesso su decisione dei giudici dopo essere stato condizionato da una lunga attesa per un problema al misuratore prima del suo ultimo salto (si era piazzato quattordicesimo con 16,43/-0.8). In pista guadagnano una corsia per le semifinali dei 400 ostacoli Giacomo Bertoncelli (49.41) e Mario Lambrughi (49.74), al femminile Linda Olivieri (55.95), sui 200 metri Diego Pettorossi in 20.56 (-0.7) a due centesimi dal personale. Nella serata quattro finali da seguire in chiave azzurra: Dariya Derkach nel triplo, Catalin Tecuceanu sugli 800 e Ludovica Cavalli nei 1500, per chiudere con i 100 donne di Zaynab Dosso e Anna Bongiorni che prima saranno al via in semifinale alla ricerca di un posto tra le migliori otto.

Alto uomini (qualificazione) - La mattinata d’esordio di Gimbo Tamberi si sviluppa anche in zona podio, a celebrare il trionfo di Yeman Crippa, l’argento di Pietro Riva e l’oro della squadra maschile nella mezza maratona da capitano azzurro, oltre che in pedana. Per il campione in carica d’Europa, del mondo e olimpico, è sufficiente un solo salto a 2,21 all’esordio stagionale per accedere alla finale di martedì alle ore 20.35. “Questa squadra farà faville - esclama l’anconetano delle Fiamme Oro - l’avevo detto fin dalla vigilia, io ho solo condiviso con loro l’idea di credere sempre nei propri obiettivi. È stata una qualificazione semplice, qui voglio vincere, magari con l’azzurro a destra e a sinistra sul podio. Mi trovo in una forma fisica stratosferica, ho lavorato tantissimo e sacrificato tutto quanto potevo per questo percorso, ora è il tempo di raccogliere”. Due metri e 21 centimetri valgono il pass per tredici atleti tra cui Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), che fa percorso netto anche alle quote precedenti (2,07, 2,12 e 2,17) e per Manuel Lando (Aeronautica), a sua volta autore di una gara priva di errori (a 2,12, 2,17 e 2,21). Esce invece di scena il finalista iridato Marco Fassinotti (Aeronautica) che supera 2,17 alla seconda ma commette tre nulli a 2,21.

Martello donne (qualificazione) - Sara Fantini si presenta all’Olimpico: al primo lancio aggiusta la mira con un 71,16 vicino ai settantuno metri e mezzo richiesti per la “Q” maiuscola. Poi alla terza prova l’emiliana dei Carabinieri, bronzo due anni fa a Monaco di Baviera, firma la seconda miglior misura di tutto il turno a 72,28 dietro alla danese Katrine Koch Jacobsen, leader con lo stagionale di 72,88, verso una finale in programma lunedì alle ore 21.33. “Troppo bello essere qui all’Olimpico - spiega la primatista italiana - e avevo la necessità di cercare le sensazioni migliori in vista di domani, le ho trovate all’ultimo lancio”. La polacca Katarzyna Furmanek intanto arriva a 68,66 con il terzo tentativo: risultato che esclude dalla finale Rachele Mori (Fiamme Gialle), allo stagionale con un 68,52 che vale la 13esima posizione. “Sono comunque contenta - le parole della campionessa mondiale under 20 - ho effettuato una serie di lanci in crescendo. Stamane ho vissuto una cerimonia della ‘matricola’ con un taglio di capelli al volo da parte di Marcell Jacobs prima di prendere il pullman: questo gruppo mi ha caricato a mille con gli ori della serata di ieri”.

Triplo uomini (qualificazione) - Tutti e tre gli italiani in finale nel triplo. Il bergamasco Emmanuel Ihemeje conferma la consueta solidità quando si tratti di gare in azzurro: la misura di qualificazione è 16,65, il portacolori dell’Aeronautica atterra a 16,98 (+0.4) al primo salto, prestazione che resterà la terza complessiva del turno dietro al 17,52 (-0.2) dello spagnolo Jordan Diaz e al 17,48 (+0.1) dell’olimpionico portoghese Pedro Pichardo, entrambi cubani di origine. Il piacentino Andrea Dallavalle (Fiamme Gialle), argento in carica, stacca il pass atterrando prima a 16,57 (-1.0) e poi a 16,59 (+0.3), undicesimo. Con la misura di 16,43 (-0.8) invece Tobia Bocchi (Carabinieri) sarebbe escluso, al quattordicesimo posto, poi viene accolta la protesta della squadra italiana perché al terzo tentativo l’azzurro ha aspettato circa 20 minuti in pedana per un problema al misuratore ma è stato riconosciuto che l’attesa abbia condizionato il suo ultimo salto e quindi è stato ammesso in finale. Ihemeje: “Pratica archiviata in fretta: ero concentrato nell’esecuzione del salto, curando tutti i dettagli e rispettando i tempi. Avrei potuto fare di meglio, ma quel qualcosa in più andrà messo in atto in finale”. Dallavalle: “Sto meglio, sono rimasto lontano dalle gare tanto tempo ma le sensazioni buone stanno tornando. Ci ho messo un po’ a capire la pedana ma sono abbastanza contento. Dispiaciuto per il secondo salto: ho staccato ‘da casa mia’, potevo ottenere subito la misura di qualificazione diretta”. Bocchi: “Mi porto dietro qualche problema fisico. Roma ha un’ottima pedana ma va interpretata”.

200 uomini (batterie) - Con i campioni olimpici della staffetta Filippo Tortu (bronzo nei 200 due anni fa) e Fausto Desalu già promossi alle semifinali di questa sera alle 21.39, il primo turno è pane per i denti di Diego Pettorossi (Libertas Unicusano Livorno). Spinto dal tifo di tanti amici il bolognese dipinge un buon 150 iniziale, si indurisce un po’ nel finale ma chiude comunque terzo nella terza batteria con lo stagionale a 20.56 (-0.7), quarto tempo complessivo del turno. Nella stessa eliminatoria arriva il miglior crono del primo round, il 20.52 di Felix Svensson. Tra i nomi illustri, avanza l’ex iridato Ramil Guliyev (Turchia, 20.66/+1.0) ed esce lo slovacco Jan Volko (21.09/+1.0).

400 ostacoli uomini (batterie) - Con Alessandro Sibilio, secondo in Europa quest’anno, ammesso direttamente al secondo round di lunedì 10 giugno (ore 12.40) tocca a Giacomo Bertoncelli (Atl. Insieme Verona) e Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) cercare gloria nel primo turno eliminatorio. Bertoncelli firma una prova solida e vicina al personale nella prima batteria, chiusa in 49.41 in terza posizione: “Mi sono sentito bene, ho cercato di correre i miei tempi senza strappare troppo. Mi sono dovuto un po’ adattare al caldo, al Nord il clima non è stato molto clemente”. Lambrughi si prende la soddisfazione di vincere la terza e ultima batteria con un ottimo 250 iniziale e gli ultimi 40 metri corsi con il piglio di chi vuol mettere il petto davanti a tutti. Per il brianzolo un buon 49.74 che lo colloca in ottava posizione nel riepilogo complessivo, con Bertoncelli quarto e il miglior crono di Thomas Barr, campione d’Europa con la 4x400 mista irlandese, a 49.31 (avanzano in 12). “Era importante correre forte a prescindere - dichiara Lambrughi - vincere è stato speciale e davvero bello con tutti i miei parenti e i miei amici a fare il tifo per me. Sono i miei terzi Europei ma qui sono andato sui blocchi con la testa fresca, nuova, resettando quello che dice il fisico e facendo solo quello che dice il cuore. Per domani il sogno è la finale, ma sarebbe importante per il ranking anche entrare nei primi dodici”.

400 ostacoli donne (batterie) - Se Ayomide Folorunso e Alice Muraro sono già alle semifinali di lunedì alle 13.15, invece Linda Olivieri il posto se lo deve conquistare. La novarese delle Fiamme Oro ci riesce con un 55.95 ottenuto con un bel primo 300 e una chiusura un po’ difficoltosa che non le impedisce però di chiudere quinta nella terza batteria e di staccare il nono tempo complessivo (passano in 13). La migliore del round 1 è la ceca Nikoleta Jichova al personale di 54.88.

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