Tamberi riprende il volo: 2,30 a Ostrava
31 Maggio 2022Il miglior regalo per i suoi trent’anni, da festeggiare allo scoccare della mezzanotte, finalmente con una misura che rispecchia il suo valore. Gianmarco Tamberi decolla a Ostrava, in Repubblica Ceca: alla quarta uscita in poche settimane, il campione olimpico torna a 2,30 al Golden Spike e si riaffaccia sulle quote che gli appartengono, aggiungendo cinque centimetri allo stagionale che fin qui era inchiodato a 2,25, a tre giorni dal 2,15 di sabato scorso a Trieste. L’azzurro delle Fiamme Oro trova la misura al secondo tentativo e poi tenta per tre volte anche il 2,34 che avrebbe rappresentato la miglior misura al mondo dell’anno, con un primo tentativo che fa ben sperare, soprattutto in ottica Golden Gala Pietro Mennea: potrà riprovarci il 9 giugno allo stadio Olimpico di Roma. Riapparso in pedana con la mezza barba che lo ha caratterizzato per anni (ma che era scomparsa dalle Olimpiadi di Tokyo in poi), Gimbo è impeccabile nelle prime tre misure (2,15, 2,20, 2,24), saltate in pantaloncini da basket, segno della fiducia, anche tecnica, ritrovata quest’oggi. A 2,27 il primo errore, rimediato al secondo assalto, e subito dopo lo stesso copione si ripete tre centimetri più su. È la quota superata anche dal brasiliano Fernando Ferreira che però saluta sbagliando 2,30. Terzo il siriano Majd Eddin Ghazal (2,24), quarto con 2,24 l’olandese Douwe Amels. È un pomeriggio favorevole anche per l’altro azzurro Silvano Chesani (Fiamme Oro) che si riporta a 2,20.
GIMBO: “ORA IL GOLDEN GALA PER SENTIRE IL CALORE” - “Sono contento, ci voleva proprio questo risultato perché avevo cominciato la stagione in maniera un po’ zoppicante - le parole di Tamberi - oggi ero super carico, mi sono sentito veramente bene in riscaldamento e ho iniziato la gara con la convinzione di poter saltare molto in alto. Poi in realtà ho un po’ pasticciato con la tecnica, i salti del pre-gara li considero i migliori, insieme al primo dei tre tentativi sbagliati a 2,34. Comunque oggi era fondamentale saltare almeno 2,30. Questa misura avrei voluto farla a Trieste per regalarla al pubblico italiano ma ora penso soltanto al Golden Gala, non vedo l’ora di sentire il calore del tifo, le curve e le tribune piene di passione, sarà qualcosa di unico”. È tutto pronto per i suoi trent’anni: “Qui a Ostrava, insieme alla scarpa d’oro, mi hanno anche regalato una torta al cioccolato, temo però che non potrò mangiarla. Torno domattina in Italia e sicuramente festeggerò con Chiara e con i miei amici. Il regalo più bello, per ora, è la foto mandata dalla ditta che sta facendo i lavori nella mia nuova casa ad Ancona: hanno appena montato il canestro da basket…”. Il ritorno alla mezza barba in volto lo spiega così: “Sapevo che era arrivato il momento di tirar fuori… gli attribuiti e lottare! Come facevano gli indiani quando andavano in guerra, due segni in volto e iniziava la lotta. Questo per me è l’Halfshave, mettersi con le spalle al muro e cercare in tutti i modi di capire come uscirne!”.
200 - Sotto i 23 secondi, con un progresso di oltre due decimi (23.20 sabato scorso), sulla distanza che ancora non ha abbracciato del tutto. Vittoria Fontana è terza nei 200 metri con 22.97 (-0.2) ed è un risultato che profuma di futuro per la 21enne varesina dei Carabinieri, specialista dei 100 e primatista italiana della 4x100. Non capita tutti i giorni di correre insieme ad Allyson Felix, e soprattutto di restarle a meno di due decimi (l’americana seconda in 22.78). L’azzurra diventa la settima italiana di sempre, nella gara vinta dalla sprinter del Niger Aminatou Seyni (22.21). “Sono contenta, anche se penso che avrei potuto fare ancora meglio, magari correndo proprio nella corsia accanto alla Felix e non in seconda - le parole di Vittoria Fontana - l’importante qui, con questo cast, era stare tra le più grandi. Ho fatto quattro gare di seguito, una dietro l’altra, e comincio a sentire un po’ di fatica. Adesso farò un blocco di allenamento e poi riprenderò a gareggiare”.
3000 SIEPI - Davanti scappano via in due, ma nel gruppo degli inseguitori si distingue Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle) tra i più presenti e attivi. Il mezzofondista azzurro che ha disputato la finale alle Olimpiadi di Tokyo nei 3000 siepi si esprime già vicino ai propri livelli top, cambiando passo rispetto al debutto di Doha in Diamond League: “Una buona gara, vicina al personale, sono molto soddisfatto”, le sue parole. È un prestigioso terzo posto quello centrato a Ostrava, con una condotta di gara a viso aperto e con un tempo di qualità (8:14.53) a circa due secondi e mezzo dal personale realizzato lo scorso anno al Golden Gala di Firenze (8:12.04). Golden Gala che stavolta lo vedrà tra i protagonisti a Roma il 9 giugno, insieme all’etiope argento olimpico Lamecha Girma che scende per la prima volta in carriera sotto gli otto minuti firmando la migliore prestazione mondiale dell’anno (7:58.68). Sesto Osama Zoghlami (Aeronautica) che parte da 8:22.11, si ferma invece il gemello Ala Zoghlami (Fiamme Oro).
800-1500: OK TECUCEANU-DEL BUONO - Ammucchiata negli 800 (in 16), così come nei 1500 (in 21). La gara di Catalin Tecuceanu è già condizionata dopo cento metri per il contatto con il britannico Max Burgin, braccio contro braccio, nell’inevitabile lotta per guadagnare le posizioni migliori al termine della prima curva. Il mezzofondista della Silca Ultralite Vittorio Veneto resta bloccato nel traffico fino al rettilineo conclusivo, quindi riesce a recuperare terreno allargandosi addirittura in quarta corsia e sfoggiando il proprio classico finale arrembante: il tempo, in ogni caso, non è affatto da disprezzare (1:45.24), a poco più di tre decimi dal personale, e il piazzamento è in top 8 (ottavo posto), nella prova vinta in volata dal campione del mondo U20 Emmanuel Wanyonyi (Kenya, 1:44.15) sull’algerino Slimane Moula (1:44.19). Affollatissimi anche i 1500 al femminile. Federica Del Buono (Carabinieri) si conferma sui tempi corsi a Grosseto che le mancavano dal 2014: quattordicesimo posto in 4:05.93. In due sotto i quattro minuti, nello specifico le etiopi Diribe Welteji (3:59.19) e Ayal Dagnachew (3:59.87).
LE ALTRE GARE: BOL DA RECORD - È sesto Edoardo Scotti (Carabinieri) nei primi 400 metri all’aperto dell’anno: 46.21 per il finalista mondiale della 4x400 che si presenta sul rettilineo conclusivo poco distante dai più forti ma non riesce a distendersi e sfruttare il proprio consueto finale. A primeggiare è il dominicano Alexander Ogando (45.37). Sesta Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 300hs di super-Femke Bol, alla migliore prestazione di sempre: 36.86 per l’olandese che schianta il limite mondiale della ceca Zuzana Hejnova (38.16 nel 2013). Per l’azzurra, che ritroverà la Bol nel giro di pista con barriere del Golden Gala, c’è il crono di 39.60. Non brilla Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) nei 100hs: 13.17 con vento contrario (-1.0) e settimo posto. Svetta la campionessa olimpica Jasmine Camacho-Quinn (Portorico) con 12.56. Nel peso è sesto Zane Weir (Fiamme Gialle) con 20,43, ottavo Leonardo Fabbri (Aeronautica) con 19,68, nella gara dominata dal 22,25 dell’argento olimpico Joe Kovacs (Stati Uniti), una delle stelle annunciate al Golden Gala Pietro Mennea. In serata, sui social, Weir ha dato notizia di essersi fratturato l’indice della mano destra durante il quarto lancio: questo l’esito della radiografia a cui si è sottoposto in Repubblica Ceca.
100: PRESCOD 9.93 - Si rivede ai massimi livelli il britannico Reece Prescod. Con 9.93 l’argento europeo lima un centesimo al primato personale nei 100 metri dopo quattro anni, nonostante una folata contraria di -1.2. Staccati Yohan Blake (Giamaica, 10.05), Zharnel Hughes (Gran Bretagna, 10.05), Akani Simbine (Sudafrica, 10.06) e il cingalese di Roma Yupun Abeykoon (Nissolino Sport, 10.08).
naz.orl.
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