Tamberi: “Non sono stato all’altezza del tifo”

30 Agosto 2024

Golden Gala, le parole delle stelle azzurre. Diaz: “Sempre bellissimo trionfare in casa”. Fabbri: “Ho sentito il calore dello stadio dopo un periodo difficile”. Vissa: “Parigi non è stato un exploit”

Una serata da ricordare. Una notte di stelle. Ecco le parole degli azzurri che hanno ottenuto i migliori risultati al Golden Gala Pietro Mennea dello stadio Olimpico.

Andy Diaz (vincitore nel triplo, 17,32) - “Sono molto contento, ho vinto davanti al pubblico di casa ed è stato bellissimo farlo in uno stadio incredibile. Ho dato tutto. Ho sentito anche un crampo alla gamba sinistra e quindi sono riuscito a fare soltanto due tentativi validi, poi ho provato a saltare all’ultimo turno ma è venuto fuori un nullo. Ora voglio confermarmi campione della Diamond League nella finale di Bruxelles del 13-14 settembre”.

Leonardo Fabbri (secondo nel peso, 21,70) - “Purtroppo le gambe oggi non erano al 100%. Però va bene così, è bello ricevere calore dallo stadio, dopo un periodo difficile. Voglio finire la stagione lanciando a 23 metri, so di valerlo. Il passato non si può cambiare, si può solo correggere l’errore. Ringrazio sempre Paolo Dal Soglio perché mi sta aiutando tanto. E ringrazio Gimbo Tamberi, dà una grande energia a tutti”

Gianmarco Tamberi (terzo nell’alto con 2,27): “Mi dispiace tanto, questa sera la curva era tale e quale a quella degli Europei, sentire entusiasmo e carica mi ha fatto immenso piacere. Non sono stato all’altezza di questo tifo. Responsabilità mia. Non riuscivo a saltare, forse reduce dalla stanchezza della Slesia. L’ho sentito da subito. Avrei dovuto saltare almeno 2,30. Colpa mia, chiedo scusa a tutti, a chi è venuto e chi ha tifato”.

Sintayehu Vissa (sesta nei 1500 con 3:58.12) - “Gareggiare in casa mi metteva agitazione e pressione extra. Ma questa serata mi dà fiducia e mi dice che il risultato di Parigi non è stato un exploit. Lì c’erano tante motivazioni, ripetersi in un meeting non era semplice. Quando ai -800 metri ho visto la luce blu delle Wavelight, quella che indicava il ritmo del record italiano, ho pensato che lo avrei fatto di nuovo. Se avessi osato un po’ di più…”.

Nadia Battocletti (primato personale nei 1500, 3:59.19) - “Una emozione indescrivibile avere lo stadio così, un sacco di tifo, mi sono emozionata quando mi hanno presentato. Lo stadio è esploso come agli Europei. La condizione è quella che è, ho corso soltanto una ‘settimanina’ dopo i problemi fisici dei Giochi. Felice della vicinanza che ricevo da tutta Italia: oltre alle medaglie porto a casa un bel gruppo di fan. Spero sia d’ispirazione”.

Marcell Jacobs (nono nei 100 con 10.20) - “Olimpico sempre magnifico, il tifo incredibile. Una giornata del ‘cavolo’: quando mi sono svegliato stamattina ho subito sentito la giornata no. Bicipiti duri, non ho gestito il riscaldamento come volevo. Mi sono alzato un po’ alla fine, inutile farsi male, la gara era andata come è andata”.

RISULTATI - FOTOGALLERY (di Francesca Grana e Pino Fama/FIDAL)

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