Tilburg 13 anni dopo: arriva l'Europa del cross

05 Dicembre 2018

di Giorgio Cimbrico

A Chia 2016, c’erano i fenicotteri; a Tilburg, leoni, scimmie, giraffe, aquile con la testa bianca. L’Europeo di cross, domenica 9 dicembre, va di scena nel Safaripark Beekse Bergen, Brabante olandese, un piacevole e verde spazio comodo da raggiungere da Anversa e da Utrecht, da Amsterdam e da Rotterdam. Non è una sede nuova: nel 2005 la vittoria, una delle nove, di Serhiy Lebid, ucraino trapiantato in Italia senza mai rinunciare a bandiera e passaporto originali, e di Lornah Kiplagat, nata nei pressi della Rift Valley ma diventata orange-Olanda.

In quell’edizione l’Italia raccolse nulla. Le cose, ultimamente, sono cambiate in meglio e fra poco, con Daniele Meucci maggiore e Yeman Crippa capitano (per medaglie raccolte e per età al pisano tocca un grado superiore ma il trentino d’Etiopia punta alla promozione sul campo), le prospettive sono buone e da estendere anche al resto della spedizione.

Chi ha creduto sin dagli inizi agli Europei di cross non si è calato in un atto di fede irrazionale, cieca. Sono cresciuti. Prendiamo proprio Tilburg 2005: 356 atleti di 27 paesi. Tilburg 2018 ne allineerà 616 di 38. La corsa campestre non è morta, non boccheggia, è in buona salute, lo specchio di un continente che ha saputo accogliere, far crescere, iniziare allo sport ragazzi e ragazze del nord Africa, dell’Etiopia, dell’Africa Nera che ora è di moda chiamare sub sahariana. Non è una novità assoluta: Alain Mimoun vinceva per la Francia il Cross delle Nazioni (quattro volte tra il ’49 e il ’56, eguagliando il formidabile britannico Jack Holden), ma oggi il fenomeno è più rilevante e investe molti paesi, anche quelli che non hanno avuto imperi coloniali. Accoglienza significa anche trovare una strada che porta allo sport. E non c’è nulla come i prati a dare un’idea di libertà.

VIDEO | TILBURG 2018: ANTEPRIMA DEL PERCORSO DI GARA

Una ragione del progressivo aumento dei partecipanti può esser spiegata con la considerazione in cui il cross è tenuto da Sebastian Coe: il presidente della Iaaf ha conosciuto le difficoltà, a volte i rigori, della corsa campestre e non ha smesso di sostenerla come scuola di vita per il mezzofondista, sia esso veloce, come nel suo caso, o resistente. Da qui l’idea, che si sta trasformando in progetto, di riportarla all’Olimpiade. La scadenza è il 2024, che segna il centenario dell’ultimo cross corso ai Giochi, a Parigi, in una giornata di caldo torrido e su un percorso durissimo che costò sofferenze a tutti meno al vincitore, Paavo Nurmi.

E così molti dei giovani in gara domenica - Crippa compreso, specialista con quattro medaglie, due d’oro e due di bronzo in collezione - intravedono la chance di una prova a cinque cerchi sotto gli alberi del Bois de Boulogne. O a Vincennes o a Auteuil. A Parigi gli spazi non mancano e hanno nomi fortemente evocativi.

Uno degli ospiti d’onore nel Safaripark olandese sarà Jakob Ingebrigtsen, al via per la prima volta da maggiorenne in una gara che assegna un titolo. A Berlino, all’età di 17 e 324 giorni, il giovanissimo norvegese, fratello minore di Henrik e Filip, è diventato campione d’Europa dei 1500 e due giorni dopo dei 5000 proponendosi come il più precoce nella storia della rassegna. Nel frattempo è “invecchiato” e il 19 settembre ha toccato il traguardo dei 18 anni. Pronto ad andare a caccia del titolo under 20. Sarebbe la terza corona dell’anno e la terza consecutiva nel cross per chi sta bruciando le tappe. Il Mozart del mezzofondo.

TILBURG 2018: LA MAPPA DEL PERCORSO

TV E DIRETTA STREAMING - Domenica 9 dicembre la EA ha predisposto la diretta video streaming per i Campionati Europei di cross a Tilburg dalle ore 10.30 a questo LINK. Differita tv in onda su RaiSport dalle ore 23.00.

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